
Contro l’imperialismo e il sionismo: ampliare, diffondere e rafforzare la solidarietà militante alla resistenza palestinese!
Con il trattato di Camp David, la “pace” di Oslo, l’assegnazione all’ANP del ruolo di collaborazionismo con l’entità sionista e il tentativo fallito nel 2023 degli “accordi di Abramo” tra Israele, Arabia Saudita e i suoi accoliti del Golfo – ma non solo – si sarebbe voluto sancire il trionfo delle politiche israeliane di colonizzazione, oppressione e razzismo.
È per questo, invece, che il 7 ottobre 2023 è un atto di rottura, rivoluzionario, perché ha riportato in primo piano la questione palestinese in tutta la sua forza e dignità, dimostrando come barbarie e colonialismo non hanno fiaccato lo spirito di rivolta dei palestinesi. Tutte le organizzazioni politiche combattenti, unite in un fronte unico di lotta e di comando, hanno mostrato che lottare a viso aperto contro l’imperialismo e il sionismo non è solo giusto ma anche possibile.
OSARE VINCERE qui e in Palestina: questa è la lezione che dobbiamo trarre dai quindici mesi dell’eroica resistenza a Gaza, Yemen e Libano. Allo stesso tempo la CONQUISTA della tregua, sempre che sia rispettata dell’entità sionista non nuova a inganni e sotterfugi, è una grande VITTORIA della Resistenza ottenuta grazie all’unità, al coraggio, alla determinazione delle organizzazioni politiche e del popolo palestinese tutto.
Ribadiamo il nostro sostegno senza ambiguità al loro fianco poichè riteniamo che distruggere il dominio imperialista in tutta l’area aprirebbe alla possibilità di rivoluzione non solo del mondo arabo ma in tutte le lotte antimperialiste e anticapitaliste.
Per noi, infatti, i primi nemici saranno sempre i nostri padroni, lo Stato e le sue istituzioni, l’UE, la NATO e i loro servi in divisa (ricordiamo infatti che l’arma dei carabinieri addestra la polizia in Cisgiordania): tutti complici di Israele nel genocidio e impegnati ad ogni livello anche nel fronte bellico tra i blocchi NATO-Ucraina e Russia, che da quasi tre anni sta massacrando proletari trascinati a morire in guerra contro la propria volontà.
IL NEMICO È IN CASA NOSTRA! ANCHE A VITERBO, LA NOSTRA CITTÀ!
Nella zona produttiva del Poggino ha infatti sede l’azienda Gelco SPA, che si occupa dello studio, sviluppo e assemblaggio di microchip impiegati in campo militare in aviazione e tecniche navali.
L’Università della Tuscia, invece, ha firmato accordi con la fondazione Me-dor (a principale controllo di Leonardo SPA, una delle maggiori aziende italiane che produce ed esporta armi e morte in tutto il mondo) e intrattiene rapporti stabili di collaborazione con gli atenei israeliani della Ben-Gurion University of the Negev, The Jerusalem College of Technology e The Hebrew University of Jerusalem, attraverso tre apposite borse di ricerca presso il Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa (DEIM).
Riteniamo inaccettabile qualsiasi forma di collaborazione con le istituzioni sioniste! Tutte le forme organizzative dello stato sionista sono parte integrante della macchina bellica e dei progetti di sterminio in corso! Chiediamo immediatamente la cessazione della complicità con i colpevoli del genocidio palestinese: non può esservi collaborazione alcuna con chi massacra donne, bambini e neonati, uomini e anziani, bombarda scuole, ospedali e campi profughi!
Manifestiamo la nostra solidarietà al fianco della resistenza arabo-palestinese, contro il genocidio in corso e per la fine del sionismo!
Fermiamo la complicità con le istituzioni universitarie sioniste!
Lottiamo anche nel nostro territorio contro la presenza di aziende di ricerca bellica, contro i loro profitti fatti col sangue di noi proletari nel mondo nelle guerre dei padroni!
INVITIAMO TUTTE E TUTTI A PARTECIPARE AL CORTEO PORTANDO SOLO BANDIERE DELLA PALESTINA IN SEGNO DI SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO PALESTINESE CHE RESISTE
CORTEO – SABATO 1 FEBBRAIO – ORE 15
PARTENZA PIAZZA DELLA ROCCA – VITERBO
Comitato di Lotta Viterbo
S.I. COBAS Viterbo
G.P.I. – Giovani Palestinesi Italia
U.D.A.P. – Unione Democratica Arabo Palestinese