
Per quanto riguarda il contratto di lavoro a tutele crescenti disciplina dei licenziamenti illegittimi 1.065 favorevoli all’abrogazione (88,46%) e 139 contrari (11,54%). 1.241 i votanti (30.38%) sette schede nulle e 30 bianche. Sul quesito piccole imprese – licenziamenti e relatività indennità, favorevoli all’abrogazione parziale in 1.042 (87.05%) e contrari in 155 (12.95%). Votanti 1.241 (30.38%), schede nulle 6 e schede bianche 38. In merito al quesito 3 relativo a norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi favorevoli all’abrogazione parziale in 1.052 (87.96%) e contrari 144 (12.04%). Votanti 1.241 (30.38%), schede nulle 8 e schede bianche 37. In merito all’esclusione della responsabilità solidale di committente, appaltatore e subappaltatore per infortuni del dipendente d’impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese predette, favorevoli all’abrogazione 1.058 (87,66%) e contrari 149 (12.34%). Votanti 1.245 (30,48%), schede nulle 8 e schede bianche 30. Ed infine in merito alla cittadinanza italiana favorevoli al dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana in 780 (65,16%) e contrari 417 (34,84%). Votanti 1.243 (30,43%) schede nulle 10.
“Trand aquesiano simile a quello nazionale”, sottolineano dalla Segreteria locale Partito Democratico di Loriano Ronca. “ Il voto sui cinque quesiti abrogativi (diritti sul lavoro e cittadinanza) ha registrato un’affluenza del 30–31% a livello nazionale, ben al di sotto del quorum del 50%+1 e simile al dato regionale del Lazio .In provincia di Viterbo e nel distretto di Acquapendente, l’obbligo della soglia quinquennale non è stato raggiunto, e il risultato rispecchia la tendenza nazionale.Cosa significa davvero questo dato?1. Non è fallimento, ma segnalePiù di 15 milioni di cittadini hanno votato Sì ai referendum, chiedendo più diritti sul lavoro e giustizia per chi chiede la cittadinanza. Purtroppo però il quorum non è stato raggiunto .2. Un voto silenzioso. L’astensione è una scelta: non è assenza di opinione, ma spesso segnale di sfiducia. Dobbiamo trasformarla in impegno e partecipazione attiva.3. Sempre in campo. Il Partito Democratico di Acquapendente vuole dar voce ai risultati: chiediamo alla Regione e agli interlocutori locali di tradurre i contenuti dei referendum in proposte concrete, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle comunità.Un invito alla cittadinanza:Non basta dire “non mi interessa”. Serve tornare a votare, informarsi, discutere. Questi temi – lavoro, diritti, cittadinanza – ci riguardano da vicino, anche qui da noi.Il PD c’è. Con coraggio e responsabilità”.