
I vincitori del bando “Raccontiamo le Aree Interne” esplorano il borgo attraverso nuovi linguaggi
Camilla Groppi, Andrea Leandri, Margherita Ferracuti, Giorgia Garuti, Matteo Capone, Viola Capotosti, Syria Lubelli e Sara Santoleri sono gli otto giovani vincitori del bando “Raccontiamo le Aree Interne”, promosso dal Comune di Acquapendente in collaborazione con Produzioni dal Basso, nell’ambito del progetto Trevinano RiWind (PNRR – Attrattività dei Borghi).







Obiettivi del progetto
L’iniziativa ha coinvolto creativi under 35 in un percorso di rigenerazione culturale e territoriale con quattro obiettivi principali:
- Coinvolgere giovani talenti in un progetto di valorizzazione del territorio;
- Raccontare il borgo di Trevinano con linguaggi innovativi e partecipativi;
- Creare contenuti multimediali (foto, video, podcast) per promuovere la Frazione;
- Partecipare a workshop formativi su storytelling e aree interne.
Una residenza creativa nel cuore della Riserva Naturale
Il primo momento formativo si è svolto nella suggestiva location del Casale Tigna, nella Riserva Naturale Monte Rufeno, dove i partecipanti sono stati accompagnati da tre professionisti di eccellenza:
- Marco Cortesi, scrittore, attore e regista per Mediaset e Rai;
- Federico Mento, esperto in valutazione, imprenditoria e innovazione sociale, Direttore di Ashoka Italia;
- Deborah Ugolini, videoteller, videodirector e podcast producer, esperta in videomarketing per aziende e agenzie di comunicazione.
I protagonisti del racconto
- Viola Capotosti, designer della comunicazione e content creator, utilizza lo storytelling visivo, la fotografia e il video per dare voce alle comunità. Il suo approccio, radicato nel design thinking, unisce cura, sostenibilità e attivazione partecipata.
- Matteo Capone, fotografo e post-produttore romano, indaga il rapporto tra territorio, identità e memoria collettiva. La sua è una ricerca lenta, immersiva e attenta alla diversità dei paesaggi contemporanei.
- Giorgia Garuti, curatrice artistica e antropologa culturale, unisce ricerca visiva e documentazione partecipata per raccontare territori in trasformazione, con uno sguardo sensibile alle relazioni tra arte, memoria e comunità.
- Andrea Leandri, regista appassionato di documentario, esplora la vita nei piccoli centri italiani con uno sguardo radicato e autentico, indagando le tensioni tra memoria, trasformazione e appartenenza.
- Camilla Groppi, web designer e social media manager, racconta l’identità dei luoghi con sensibilità strategica e passione narrativa. Cresciuta tra Maremma e Alta Tuscia, è impegnata nella valorizzazione di borghi e comunità resistenti.
- Margherita Ferracuti, illustratrice e viaggiatrice, osserva il mondo con uno sguardo delicato e riflessivo. Racconta la vita nei piccoli centri attraverso emozioni, relazioni e il ritmo lento dei luoghi che resistono nel tempo.
- Syria Lubelli, videomaker e narratrice visiva, esplora il territorio con particolare attenzione alla natura e alla cultura locale. Le sue storie visive, autentiche e partecipate, riflettono convivialità e rispetto per il paesaggio.
- Sara Santoleri, artista visiva e performer, lavora tra arte, narrazione sociale e memoria collettiva. Il suo approccio poetico e contemporaneo si intreccia con pratiche transfemministe che mettono in discussione estetiche e narrazioni dominanti.
Un racconto autentico di comunità
“Dalla Riserva Naturale del Monte Rufeno all’Osservatorio, fino alle Residenze Artistiche: Trevinano si racconta!”
— sottolinea il regista e coordinatore del progetto Angelo Rindone.
Nel corso della residenza, i giovani creativi hanno esplorato il borgo di Trevinano con occhi nuovi, dando vita a un viaggio fatto di natura, cultura e creatività. Un’esperienza collettiva in cui hanno preso forma immagini, storie e scoperte, per costruire un racconto profondo e condiviso della comunità locale.