
Nel corso delle ultime settimane si è intensificata l’attività di prevenzione svolta dalla Polizia di Stato finalizzata a garantire la sicurezza dei cittadini e a contrastare la commissione dei reati. Sono stati, infatti, numerosi i provvedimenti adottati dalla Questura di Viterbo nei confronti di persone ritenute socialmente pericolose.
In particolare, al termine di accurate istruttorie curate dal personale della Divisione Polizia Anticrimine, nell’ambito dei poteri attribuiti dalla normativa vigente al Questore quale Autorità di Pubblica Sicurezza sono stati emessi 36 Avvisi Orali e 17 Ammonimenti per violenza domestica o atti persecutori, 4 Divieti di accesso ai luoghi in cui si svolgono Manifestazioni sportive, 36 misure del Foglio di via obbligatorio con
Divieto di ritorno sia nel capoluogo che in diversi comuni della provincia per periodi della durata compresa tra i due ed i quattro anni, 4 D.A.CUR. (Daspo Urbano).
Tra i soggetti colpiti da quest’ultima misura figura un trentaduenne viterbese che all’esterno di una discoteca sita nel capoluogo, in evidente stato di ebbrezza alcolica, dapprima creava disturbo ai presenti, per poi assumere un atteggiamento aggressivo, sostanziatosi in insulti e spintoni, nei confronti dei poliziotti della Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico intervenuti. Denunciato in stato di libertà all’Autorità giudiziaria per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale ed oltraggio e segnalato amministrativamente per l’illecito di ubriachezza molesta, gli sarà interdetto
per un anno l’accesso a discoteche, sale da ballo e locali notturni siti nel Comune di
Viterbo.
Non potrà frequentare locali pubblici e di pubblico trattenimento per tre anni,
invece, lo straniero trentunenne che lo scorso mese, all’interno di un bar cittadino, sotto
l’effetto dell’alcool, minacciava ed insultava il gestore, spaventando gli avventori.
Invitato ad uscire dagli operatori della Squadra Volante giunti sul posto, brandendo una
bottiglia di birra, opponeva resistenza, minacciando e spintonando violentemente uno di
essi. Condotto all’esterno non senza difficoltà e sottoposto a perquisizione personale,
veniva trovato in possesso di un paio di forbici con lama affilata ed impugnatura
modificata e, pertanto, segnalato alla Procura della Repubblica per i reati di resistenza a
Pubblico Ufficiale e porto di armi o oggetti atti ad offendere.
Nel medesimo periodo, inoltre, è stato sottoposto alla misura della Sorveglianza
speciale di Pubblica Sicurezza per 2 anni, con applicazione del braccialetto elettronico
anti-stalking, un soggetto pregiudicato ritenuto responsabile di gravi condotte
antigiuridiche suscettibili di essere inquadrate nell’alveo degli atti persecutori, poste in
essere in danno dell’ex compagna, a seguito di accoglimento della relativa proposta da
parte della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma. Analoga misura, per
la durata di anni 2, è stata eseguita nei confronti di un quarantenne, gravato da molteplici
pregiudizi giudiziari e di polizia per delitti contro la pubblica amministrazione, la
persona ed il patrimonio.
Infine, sono state depositate presso la citata Autorità Giudiziaria 9 proposte di
applicazione della Sorveglianza speciale di P.S., nei confronti di altrettanti soggetti,
diversi dei quali resisi responsabili di delitti di violenza di genere e quindi riconducibili
al c.d. “Codice Rosso”.