Lunedi’ 10 novembre 2025 si e’ svolto a Viterbo presso il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” un nuovo incontro di studio e di testimonianza per la pace in Medio Oriente, affinche’ cessino definitivamente la strage a Gaza e le violenze in Cisgiordania, e nasca immediatamente lo stato di Palestina a fianco di quello di Israele nei confini precedenti la guerra dei sei giorni del 1967.
Abolire la guerra che sempre e solo consiste dell’uccisione di esseri umani e della distruzione del mondo vivente. Abolire gli eserciti e le armi, strumenti preposti alla guerra, alle stragi e alle uccisioni. Pace, disarmo, smilitarizzazione. Cessare di uccidere, soccorrere tutti.
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L’incontro e’ stato dedicato alla lettura integrale e al commento del romanzo di Adania Shibli, Un dettaglio minore, La nave di Teseo, Milano 2021.
L’autrice e’ un’illustre scrittrice palestinese le cui opere hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti internazionali.
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L’incontro faceva parte di una serie che si protrae dalla fine del 2023 per approfondire la conoscenza del conflitto israelo-palestinese, degli altri conflitti in Medio Oriente e del contesto globale in cui si situano. Per agire concretamente ed efficacemente contro tutte le guerre e le uccisioni; per solidarizzare con tutte le vittime ed opporsi a tutti i carnefici; per cogliere la complessita’ di tutti i conflitti ed opporsi a tutti i fanatismi; per opporsi alla violenza con la forza della verita’ e della misericordia, con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza che sola puo’ salvare l’umanita’ dalla catastrofe.
Ancora una volta rinnoviamo l’appello a tutte le istituzioni democratiche a sostenere la tregua in Medio Oriente; ad adoperarsi affinche’ cessino tutte le uccisioni e siano soccorsi tutti i sopravvissuti; a sostenere il riconoscimento da parte di tutti gli stati rappresentati nell’Onu sia dello stato di Israele che dello stato di Palestina entro i confini precedenti la guerra dei sei giorni del 1967 e quindi smantellando tutte le colonie illegali in Cisgiordania; a chiedere la liberazione immediata e senza condizioni di Marwan Barghouti, il Nelson Mandela palestinese che puo’ dare un contributo fondamentale al processo di pace e di riconciliazione.
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Ripetiamo ancora una volta alcune fondamentali verita’.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita’, alla solidarieta’.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Opporsi sempre a tutte le uccisioni.
Porsi sempre dalla parte di tutte le vittime contro tutti i carnefici.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e’ il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Solo la nonviolenza puo’ salvare l’umanita’ dalla catastrofe.
Non “si vis pacem, para bellum”, ma “si vis pacem, para pacem”.
Non “fiat iustitia, pereat mundus”, ma “vivat mundus et fiat iustitia”.
Non “dulce et decorum est pro patria mori”, ma “dulce et decorum est vivere et vivere sinere”.
Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo
