
Una serata intensa alla Fonte della Rugarella tra memoria, storia e letteratura
Walter Veltroni è stato ospite ad Acquapendente per presentare uno dei suoi lavori letterari più profondi e intensi: “Iris, la libertà”, romanzo dedicato alla figura di Iris Versari, partigiana e simbolo di coraggio nella lotta per la libertà.
L’incontro si è svolto presso la suggestiva location della Fonte della Rugarella, nell’ambito della rassegna culturale organizzata dal Comune di Acquapendente, dalla Biblioteca Comunale e da Demea Eventi Culturali.
Nel corso del dialogo con Alessio Pasquini, Veltroni ha regalato al pubblico un racconto coinvolgente e toccante, sottolineando come il significato della parola “partigiano” non abbia età:
«Non importa se hai vent’anni, essere partigiani significa combattere per la libertà, rischiare per altri e donare te stesso, senza sapere come finirà. E a volte significa morire senza aver potuto godere di quella libertà tanto attesa».
Il romanzo narra la vicenda di Iris Versari, giovane donna di appena ventuno anni, unica donna nella banda del leggendario Silvio Corbari, partigiano noto per la sua avversione alla disciplina e ai comandi gerarchici. Iris prende parte attiva alla lotta armata, distinguendosi per coraggio e determinazione. Tuttavia, nonostante le sue imprese, viene spesso vista solo come “la donna del capo”, poiché intreccia con Corbari una profonda relazione sentimentale.
La narrazione si addentra poi nel tragico epilogo della sua vita. Nell’agosto del 1944, durante un’operazione condotta dalla milizia fascista e dalle SS, Iris si toglie la vita dopo aver ucciso un soldato nemico, per permettere ai compagni di fuggire. Un gesto estremo di sacrificio, che tuttavia non basterà a salvare Corbari e gli altri partigiani: anche loro verranno catturati e uccisi. I corpi, tra cui quello di Iris, saranno esposti e impiccati in una piazza di Forlì.
«Sono orgogliosissimo – ha dichiarato Veltroni – di aver raccontato la storia di una giovane donna temeraria che, con il fuoco negli occhi e la libertà nel cuore, ha combattuto per la nostra democrazia. Ispirandomi alla sua vita, ho composto un romanzo di amore e di lotta, narrando senza sconti di quei ragazzi che hanno scritto la Storia con il sangue e con il coraggio».
Una serata densa di emozioni e riflessioni, che ha riportato alla luce una pagina dolorosa ma fondamentale della nostra storia, attraverso le parole di uno degli autori più sensibili del panorama culturale italiano.

