
La famosa azienda viterbese continua a non versare lo stipendio alla sua dipendente storica malata di tumore
Il volto del Turismo a Viterbo ha troppe volte il colore dello sfruttamento. Dietro a guide turistiche, servizi al tavolo e sorrisi si nascondono spesso contratti grigi, con assunzioni a poche ore al mese, per poi lavorare 10 ore al giorno, nessun rispetto per maternità e malattia e l’occultamento degli infortuni per evitare sovratasse e controlli.
Viterbo Sotteranea, noto marchio viterbese, che gestisce molti punti turistici fra Viterbo e provincia, non si distingue in meglio. Una storica dipendente, al servizio dell’azienda per dieci anni, sempre pronta a cambiamenti di turni e straordinari, si ammala lo scorso anno di una forma tumorale ed invece di potersi concentrare solo su questo, inizia un calvario per ricevere i pagamenti dovuti dal datore di lavoro.
Un’idennità di malattia già notevolmente più bassa rispetto alle ore normalmente svolte, viene da chiedersi come sia possibile, data a singhiozzo fra ritardi e scuse, per poi interrompersi del tutto. L’ultimo pagamento effettuato è stato a maggio, riferito alla mensilità di Febbraio, poi più nulla, mancano tutti gli stipendi da marzo ad oggi.
A niente sono valse le telefonate e le richieste, Viterbo Sotteranea si sente evidentemente al di sopra della legge, libera di cancellare diritti.
Non accetteremo ulteriori ritardi, l’azienda deve versare tutti gli arretrati e versare regolarmente il restante per tutti i mesi che serviranno. Non ci spaventano i grandi nomi di chi si sente padrone, nessuno può permettersi di toglierci i nostri diritti.
Confederazione Cobas Viterbo
Elisa Bianchini