Sventato il furto in pochi minuti. Recuperato e restituito al proprietario un veicolo da 20.000 euro.
La mattina del 27 novembre scorso, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Viterbo hanno arrestato un uomo per furto aggravato, cogliendolo in flagranza mentre era alla guida di un carroattrezzi rubato pochi istanti prima.
Il veicolo, del valore di circa 20.000 euro, era stato sottratto da un parcheggio. Il proprietario, accortosi immediatamente del furto, ha allertato la Centrale Operativa, che ha attivato le pattuglie in circuito: in pochi minuti la “gazzella” della Sezione Radiomobile ha intercettato e bloccato il mezzo guidato da un 20enne camerunense.
La sinergica collaborazione tra operatori della Centrale Operativa e militari di pattuglia ha permesso di eseguire l’arresto sul posto, senza che il giovane avesse alcuna possibilità di fuga. L’uomo è stato condotto in caserma e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per la celebrazione del rito direttissimo. Il carroattrezzi è stato immediatamente restituito al legittimo proprietario che non era coperto da assicurazione per questo tipo di evento e che avrebbe, quindi, subito un grave danno economico.
L’intervento, che segue un’analoga operazione in flagranza eseguita qualche settimana fa di notte, sempre dai Carabinieri della Sezione Radiomobile, a seguito del furto di un’automobile, conferma l’efficacia del dispositivo di controllo del territorio e dimostra la prontezza dei militari nel contrasto ai reati predatori.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
L’indagato è persona nei cui confronti vengono svolte le indagini preliminari a seguito dell’iscrizione di una notizia criminis a suo carico; nel sistema penale italiano la presunzione d’innocenza, sancita dall’art. 27 della Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.
