
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa di giudizio, si comunica quanto segue.
Nella serata dello scorso 24 gennaio personale della Polizia di Stato è intervenuto a seguito di segnalata rapina, avvenuta a Viterbo, ai danni di un dipendente di un distributore di carburante.
Quest’ultimo riferiva che mentre si stava recando in banca per versare gli incassi dell’azienda, una volta parcheggiata la propria autovettura, veniva aggredito con tre pugni al volto da un uomo incappucciato, il quale minacciandolo con un coltello si faceva consegnare una mazzetta di denaro costituente l’incasso giornaliero prima di dileguarsi.
La persona offesa, per questi fatti, sporgeva denuncia presso gli Uffici della Squadra Mobile della Questura di Viterbo che avviava immediatamente le indagini al fine di accertare la dinamica degli eventi ed individuare i responsabili.
Gli investigatori, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, rilevavano numerose incongruenze nel racconto del dipendente che, dopo esser stato risentito in merito ai fatti, ammetteva le proprie responsabilità, confessando di aver inscenato la finta rapina e di aver sottratto lui stesso il denaro.
L’uomo veniva pertanto denunciato in stato di libertà all’Autorità giudiziaria per i delitti di simulazione di reato e appropriazione indebita.