 
                Nel tardo pomeriggio di domenica 26 ottobre 2025, a Vasanello, l’efficace sinergia tra il sistema di videosorveglianza comunale, la pronta segnalazione di un cittadino e il costante controllo del territorio garantito dai Carabinieri ha consentito di sventare un possibile furto in abitazione.
Tutto è iniziato con la segnalazione, quasi in contemporanea, di un veicolo sospetto da parte del sistema tecnologico e di un cittadino, che aveva contattato il 112 segnalando il tentativo di introduzione in una casa privata da parte di tre individui a bordo di un’auto con le stesse caratteristiche.
La pattuglia della Stazione Carabinieri di Vasanello, immediatamente intervenuta, è riuscita a intercettare il veicolo sospetto, il cui conducente, alla vista dei militari, ha tentato una manovra repentina per eludere il controllo, imboccando una strada senza uscita. A quel punto, i tre occupanti hanno abbandonato il mezzo e si sono dati alla fuga a piedi, facendo perdere le proprie tracce nonostante le attive ricerche dei militari unitamente alla Polizia locale.
Durante la successiva perquisizione, all’interno della vettura i militari hanno rinvenuto numerosi arnesi da scasso e una macchina fotografica, tutto sottoposto a sequestro, così come il veicolo stesso.
L’episodio, che segue un analogo sequestro condotto dai Carabinieri di Civita Castellana pochi giorni fa con il deferimento di tre persone, oltre a rimarcare la puntuale presenza dell’Arma sul territorio, conferma, ancora una volta, come la fattiva collaborazione tra cittadini e istituzioni rappresenti senza dubbio un valore aggiunto nella prevenzione dei reati predatori e nella tutela della sicurezza delle comunità locali.
PRESUNZIONE D’INNOCENZA
L’indagato è persona nei cui confronti vengono svolte le indagini preliminari a seguito dell’iscrizione di una notitia criminis a suo carico; nel sistema penale italiano la presunzione d’innocenza, sancita dall’art. 27 della Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.







 
                     
                     
                    