
In data 5 Maggio 2025, mentre veniva scritta la sentenza che condannava un funzionario del comune di Blera per aver edificato abusivamente sui terreni dell’Ente, il “comitato alternativa agraria” votava in Assemblea per riammetterlo al diritto di voto.
Il Commissariato per la liquidazione degli Usi Civici ha accolto integralmente il ricorso del 2024 promosso dall’Ente, riconoscendo la natura di proprietà collettiva dei terreni in località Greppo Marino e assegnando all’Università Agraria le costruzioni realizzate senza titolo.
Una farsa, quella andata in scena in Assemblea a Blera, in cui quelli del “comitato alternativa agraria” hanno votato compatti per dire che un “abusivo”, cancellato dal Consiglio di Gestione dalla Lista degli Utenti con diritto di voto come previsto dallo Statuto, non è un “abusivo” e quindi deve poter votare (per il comitato ovviamente).
E tra le note di colore (politico) non poteva mancare l’amministrazione comunale di Blera, i cui rappresentanti erano in Assemblea a fianco del comitato. Infatti la sentenza di cui sopra, oltre a riconoscere il funzionario comunale come responsabile degli abusi commessi, lo condannava al pagamento delle spese legali insieme al comune di Blera per una cifra di oltre € 15.000,00 che incasserà l’Università Agraria.
Non a caso sindaco, vicesindaco, assessore e consigliere votavano con il comitato per riammettere al voto il responsabile degli abusi.
E visto che fanno parte del comitato altri potenziali abusivi in attesa di giudizio, questo la dice lunga sugli interessi di chi sta cercando di fare del tutto per contrastare la forte e intransigente azione di tutela del patrimonio collettivo attuata dall’Università Agraria negli ultimi anni.
“Parlano i fatti e le sentenze”, dichiarano dall’Ente. “C’è chi gli abusi li contrasta seriamente e chi invece li difende. L’Università Agraria non è un bottino da spartire, ma un bene comune da difendere. Quando ci si dice “alternativi”, occorre prestare attenzione rispetto a cosa si è veramente ”alternativi”, soprattutto se a capo dell’alternativa, come si è visto in Assemblea, ci sono i vecchi politicanti di sempre.”
Sergio Stefano Mantovani
Presidente dell’Università Agraria di Blera
