In occasione del terzo centenario della visita di Papa Benedetto XIII a Vignanello per la consacrazione dell’altare maggiore della Chiesa Collegiata di S. Maria della Presentazione (1725-2025), tra le numerose iniziative volte a celebrare questo evento storico è stata pubblicata un’opera interamente dedicata alla Chiesa Collegiata, dalle origini fino ai nostri giorni. Gli autori del volume — Maurizio Grattarola, Anna Maria Pacelli e Vincenzo Pacelli — sono appassionati e competenti cultori della storia locale.
Non tragga in inganno il titolo Il romanzo di una chiesa: non c’è nulla di romanzato o di fiabesco, né nel contenuto né nell’intreccio. Al contrario, la copiosa documentazione, tratta da archivi e da una ricca corrispondenza epistolare tra i protagonisti degli eventi, conferisce all’opera un indubbio valore storico. Tuttavia, il titolo si rivela efficace e giustificato, poiché i vari racconti, pur nella loro veridicità, possiedono la leggerezza della narrativa, grazie a una trama costruita su vicende ed episodi quotidiani.
È proprio questo il maggior pregio del libro: l’aver reso narrativamente godibili argomenti di sicuro rigore scientifico. Una storia fatta non solo di grandi figure — papi e principi — ma anche di gente comune. Nelle sue pagine si intrecciano i nomi di personaggi storici di rilievo, come Papa Benedetto XIII e il Principe Francesco Maria Ruspoli, con quelli di semplici cittadini. Vi compaiono architetti, falegnami, scalpellini, “marmorari”, stuccatori, vetrari, pittori, decoratori, indoratori, organari: tutti coloro che, in epoche diverse, hanno contribuito alla magnificenza della Chiesa.
Se Francesco Maria Ruspoli, con grande dedizione e tenacia, agli inizi del XVIII secolo trasformò Vignanello da semplice villaggio medievale in un borgo barocco di interesse artistico e storico, ciò non sarebbe stato possibile senza la collaborazione e l’entusiasmo della popolazione vignanellese e di numerosi artisti provenienti anche da altri luoghi.
La narrazione non conosce momenti spenti o di mera ricostruzione archivistica: ogni racconto suscita curiosità e il desiderio di sapere “come andrà a finire la storia”. Il borgo di Vignanello, la piazza con la Chiesa e il Castello Ruspoli si rianimano grazie alle voci delle persone e ai suoni delle attività artigianali.
In alcuni episodi la narrazione diventa addirittura avvincente, come nel racconto della costruzione del nuovo organo e del suo trasporto da Roma a Vignanello, con le varie vicissitudini, difficoltà e contrasti tra gli organari. La corrispondenza tra il Principe Ruspoli e gli artigiani è resa con straordinario realismo, restituendo vivacità e autenticità ai personaggi e ai loro dialoghi.
E che dire dei preparativi per accogliere degnamente Papa Benedetto XIII? Fu addirittura tracciata una strada carrozzabile all’interno del paese — la cosiddetta Via Ruspola — e venne predisposta un’accurata segnaletica dal bivio per Ronciglione lungo le tredici miglia che conducevano a Vignanello, per evitare che il corteo papale sbagliasse strada. Il corteo, infatti, procedeva a cavallo e in parte in carrozza.
Giunto a Vignanello, il Papa, nonostante le fatiche del viaggio, chiese di visitare il giardino del Castello Ruspoli, quasi come un semplice turista, affascinato dalle meraviglie della Chiesa e del castello. Possiamo così immaginare un pontefice non più con il volto severo dei ritratti ufficiali, ma un uomo sorridente, felice dell’accoglienza ricevuta in un borgo di così rara bellezza artistica.
Il carattere enciclopedico del volume, il linguaggio rigoroso — tanto nelle descrizioni architettoniche e pittoriche quanto in quelle religiose e canoniche — l’attenta ricerca d’archivio, l’accurata appendice documentaria e il pregevole corredo iconografico fanno sì che l’opera possa interessare un pubblico eterogeneo: dal cittadino di Vignanello desideroso di conoscere meglio la storia della principale chiesa del proprio paese, al turista, fino allo studioso di beni artistici, culturali e religiosi.
Pierina Pelliccioni
