
Nell’ambito dell’attività di prevenzione svolta dalla Polizia di Stato con l’obiettivo di garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica e di contrastare la commissione di reati, sono stati adottati specifici provvedimenti emessi dal Questore di Viterbo nella sua veste di Autorità provinciale di pubblica sicurezza nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi in relazione alla normativa vigente. In particolare, è stata data esecuzione ad un provvedimento di D.A.SPO. (Divieto di accesso alle manifestazioni sportive) per la durata di due anni con obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
La misura è stata irrogata dalla competente Autorità giudiziaria quale pena accessoria in danno di un ultrà viterbese, gravato da precedenti di polizia e già condannato per non aver ottemperato ad un precedente Divieto di accesso con contestuale Obbligo di firma, emesso alcuni anni fa dal Questore di Viterbo. A far scattare il provvedimento erano state le minacce pronunciate dall’uomo all’indirizzo di dirigenti e calciatori della locale squadra di calcio.
Inoltre, al termine di un’accurata istruttoria da parte del personale della Divisione Anticrimine della Questura di Viterbo, sono stati emanati 2 provvedimenti del c.d. “D.A.SPO. Willy” ai sensi dell’articolo 13 bis del Decreto Legge 14/2017. Le misure sono state irrogate, su proposta dei militari dell’Arma dei Carabinieri, nei confronti di due minori, residenti nella provincia viterbese, resisi responsabili di una violenta rissa avvenuta nei pressi di un noto ristorante del lido tarquiniese ed identificati all’esito di una mirata attività investigativa.
Nei confronti dei giovani, uno dei quali, a dispetto dell’età già gravato da numerosi precedenti di polizia, è scattato il divieto di accedere e di stazionare nelle immediate vicinanze di tutti i locali di pubblico intrattenimento ubicati in Lungomare dei Tirreni a Tarquinia per un periodo di due anni. La violazione del divieto, emesso d’urgenza ritenuto che dalle condotte poste in essere potesse scaturire un pericolo
concreto ed attuale per l’ordine e la sicurezza pubblica, è sanzionata penalmente con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da diecimila a ventiquattromila euro.
E proprio nell’ottica di vigilare sul sereno svolgimento della vita estiva nelle località di vacanza nel decorso fine settimana, nell’ambito del rafforzamento dei controlli disposti nella zona del lido di Tarquinia, i poliziotti della Divisione Amministrativa della Questura di Viterbo e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Tarquinia hanno espletato mirati accertamenti presso alcuni locali di intrattenimento siti sul lungomare cittadino, area caratterizzata da una massiccia affluenza turistica. L’attività svolta dagli operatori ha riguardato la prevenzione ed il contrasto degli illeciti amministrativi consumati dai titolari di taluni stabilimenti balneari del litorale, allo scopo di garantire spazi sicuri al cui interno possano coesistere gli interessi di imprenditori, famiglie e giovani avventori.
Nell’occasione, in due esercizi sono state accertate violazioni delle normative consistenti, in particolare, nell’assenza dei dispositivi per il controllo del tasso alcolemico degli utenti e nella mancata esposizione delle tabelle alcolemiche previste dalla normativa vigente con conseguente applicazione delle relative sanzioni. È stato, invece, verificato il rispetto delle disposizioni in materia di somministrazione di bevande alcoliche e, soprattutto, l’osservanza del divieto di vendita ai soggetti di minore età.