
Barbara Gallavotti ai Pirati della bellezza: “Dobbiamo pensare e restare un passo avanti all’intelligenza artificiale”
Ieri pomeriggio, 17 ottobre, la biologa, divulgatrice scientifica e collaboratrice di Piero Angela ha presentato il suo ultimo libro al festival della parola e del pensiero
Ieri pomeriggio, 17 ottobre, al festival Pirati della Bellezza – nella cornice dell’auditorium della Unindustria Viterbo di Valle Faul – la divulgatrice scientifica e giornalista Barbara Gallavotti ha dialogato con Carlo Galeotti (direttore di Tusciaweb) e Patrizia Prosperi, sul tema cruciale dell’intelligenza artificiale e in particolare sulla sua più sua recente pubblicazione Il futuro è già qui – Cosa può fare davvero l’intelligenza artificiale.


“Dobbiamo continuare a ragionare e stare sempre un passo avanti all’intelligenza artificiale”, ha affermato Gallavotti, richiamando l’importanza di mantenere una mente attiva e critica di fronte a strumenti tecnologici in rapida evoluzione.
Nel corso dell’intervento, Gallavotti ha distinto tra due tipologie principali di IA: “Ci troviamo oggi di fronte a programmi che imparano a fornirci risposte dopo essere stati addestrati da noi tramite esempi… Ci sono due tipi di intelligenza artificiale, una predittiva e una generativa”.
La giornalista ha dunque sottolineato un rischio concreto: “Diventare pigri e demandare tutto a Chat Gpt. Se non ricordo la data di morte di Napoleone, devo resistere alla tentazione di ricorrere subito alla ricerca. L’IA ci chiede di essere più intelligenti noi. E dobbiamo farlo”.
Gallavotti ha inoltre puntato l’attenzione sulle potenzialità e sugli scenari critici: “Se pensiamo a come si potrebbe usare l’intelligenza artificiale in campo bellico, c’è da tremare. Ma se consideriamo le prospettive in campo medico, sono tantissime… Non dobbiamo perdere la capacità di ragionamento. Bisogna salvare il ragionamento”.
La platea, “stra-piena”, ha accolto con attenzione e partecipazione l’intervento di una comunicatrice che unisce competenza scientifica e linguaggio accessibile, facendosi ponte tra un tema complesso e un pubblico più ampio.
In conclusione, Gallavotti ha citato un passaggio classico per sottolineare la responsabilità umana nei confronti della tecnologia: “Nel Fedro Platone fa dire a Socrate che la scrittura farà perdere all’uomo la memoria. Non è successo. Abbiamo sempre una scelta. Se le macchine imparassero a pensare… io spero che non ci dimenticheremmo mai che le macchine le abbiamo fatte noi e che spetta a noi, solo a noi, decidere quando fermarle”.
Oggi l’incontro degli incontri più sentito per i Pirati della bellezza: “Parla Italo”. Una forte e importante testimonianza di Italo Leali, una figura di spicco della cultura che ha dedicato oltre vent’anni alla promozione della musica e delle arti e che ha scoperto di avere la sla.
Il prossimo appuntamento sarà martedì 21 ottobre alle 18 nell’auditorium della Fondazione Carivit con la giornalista, scrittrice e inviata nei territori di guerra Cecilia Sala.
I Pirati della bellezza
Festival della parola e del pensiero