Prosegue l’impegno dei Carabinieri della Compagnia di Civita Castellana nel contrasto ai reati legati agli stupefacenti nei comuni della giurisdizione.
A conclusione di un’operazione antidroga scaturita dall’esecuzione di un decreto di perquisizione domiciliare, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Civita Castellana hanno tratto in arresto un cittadino marocchino di 21 anni per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante l’accurata perquisizione, i militari hanno infatti rinvenuto, occultati in più punti dell’abitazione, circa 350 grammi di cocaina, in parte già suddivisa in dosi pronte per lo spaccio. Oltre allo stupefacente, i Carabinieri hanno sequestrato anche materiale vario per il confezionamento, tra cui bilancini di precisione, bustine in plastica e strumenti per il taglio, nonché quasi 15.000 euro in contanti ritenuti provento dell’attività illecita. Il giovane è stato arrestato in flagranza di reato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
A Corchiano i militari della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato uno studente pakistano 18enne, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è scaturita da un servizio attivato a seguito di alcune segnalazioni di cittadini preoccupati per il continuo via vai di persone all’interno dei giardini pubblici. Durante il controllo, il giovane ha manifestato un atteggiamento sospetto e nervoso, motivo per cui i Carabinieri hanno eseguito una perquisizione personale che ha portato al ritrovamento complessivo di oltre 25 grammi di hashish suddivisi 25 dosi. Dopo le formalità di rito, lo studente è stato posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
L’indagato è persona nei cui confronti vengono svolte le indagini preliminari a seguito dell’iscrizione di una notitia criminis a suo carico; nel sistema penale italiano la presunzione d’innocenza, sancita dall’art. 27 della Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.
