Messa a dimora e CURA delle rose:
–gennaio a febbraio sono i mesi adatti per effettuare la potatura delle rose seguendo le seguenti indicazioni:
RAMPICANTI
I gruppo: a questo gruppo appartengono i veri rosai sarmentosi che fioriscono in giugno-luglio sui getti ramificati laterali degli anni precedenti. Quando si pongono a dimora occorre ridurre i rami a circa 1/3 della loro lunghezza e si tolgono i laterali. Gli anni successivi si potano le ramificazioni a 2-3 gemme dall’attaccatura e si eliminano i rami vecchi e quelli secchi che verranno così sostituiti da nuovi getti allevati dal basso.
II gruppo: appartengono a questo gruppo le varietà non rifiorenti a grande fioritura estiva. Si potano subito dopo la fioritura eliminando i rami vecchi. Per i nuovi impianti come per il primo gruppo. Da adulti per mantenere la forma, si possono accorciare di qualche centimetro i rami già tagliati.
III gruppo: sono tutte le varietà rampicanti e sarmentose moderne che fioriscono sui rami dell’anno, sono rifiorenti e sviluppano lunghi sarmenti. Dopo la messa a dimora e si accorciano tutti i rami tranne un paio più vigorosi. Il secondo anno si devono accorciare tutti i germogli e le branche che verranno cimate dopo la fioritura in modo da sollecitarne la rifioritura. In seguito cimare sempre i fiori appassiti.
IV gruppo: sono tutte le rampicanti che a differenza dei tre gruppi precedenti non possono essere allevati a spalliera e a ventaglio perché producono sarmenti meno lunghi, al massimo 2 metri e poco flessibili. Si impiegano quindi per siepi a bassa manutenzione e rifiorenti. Per la messa a dimora come per il terzo gruppo, in seguito decisa l’altezza della siepe, il sarmento più forte verrà reciso, ottenendo così numerosi germogli dal piede che formeranno una siepe fitta, naturalmente affiancando diverse piante.
ROSAI AD ALBERELLO: per ottenere una bella “chioma” i rami devono essere accorciati della metà della lunghezza sempre al di sopra di una gemma rivolta lateralmente, avendo cura di seguire con le potature la forma desiderata.
ROSAI IN VASO: la rosa non ama il vaso ma la piena terra. Se però il contenitore è abbastanza capiente, il terriccio è ben equilibrato con un buon drenaggio e si espone a levante pacciamando bene d’estate e proteggendo con tessuto non tessuto d’inverno la parte aerea e coprendo la terra con trucioli e fogliame, si avranno buone possibilità di successo. Procedere alla potatura a seconda del gruppo d’appartenenza.
ROSAI TAPPEZZANTI: sono i rosai rifiorenti fino all’autunno con branche di circa 130 – 150 cm. Per l’impianto seguire le regole del III gruppo. In seguito dopo la fioritura si devono piegare verso il basso i giovani polloni. Le vecchie branche si accorciano fino a metà, mentre lateralmente si pota alla III gemma. Poi si avrà cura di ringiovanire la pianta accorciando il vecchio ed eliminandolo l’anno successivo.
ROSAI A CESPUGLIO: la regola principale è quella di potare corto il rosaio debole e lungo quello forte e vigoroso. Alcuni sostengono che le rose devono essere potate solo eliminano i rami secchi, deboli, storti ed intricati ma, di sicuro la potatura deve essere eseguita almeno due mesi prima della ripresa della fioritura.
Le forbici devono essere ben affilate per non slabbrate la corteccia, eseguite dei tagli netti; l’inclinazione del taglio non deve essere verso la gemma ma opposto, il taglio deve essere non troppo vicino e non troppo lontano dalla gemma e neanche troppo inclinato.
Riassumendo per una buona potatura in generale basta seguire regole molto semplici:
-se la pianta è in buona salute potare i rami a 2/3 o 1/2 della lunghezza
-eliminare i rami deboli e interni per dare aria
-eliminare il vecchio, il secco e lo storto
-i rosai che fioriscono a mazzetto si potano più “a lungo”.
-le rose a cespuglio si potano a fine febbraio.
-i nuovi impianti devono essere effettuati in marzo-aprile e dopo la messa a dimora potare “a corto” per permettere alla pianta un buono sviluppo alla ripresa vegetativa.
A marzo le operazioni di potatura devono assolutamente terminare nel più breve tempo possibile, mentre è sempre bene controllare le potature già effettuate ed eventualmente intervenire con piccoli ritocchi.
-eliminare dal giardino tutti i rami tagliati
-con le potature si possono tentare nuove talee: prelevando porzioni da rami sani di un anno lunghi circa 25 cm. schiacciare con un martelletto la base, immergere in ormone radicante la stessa e conficcare il rametto per un terzo in vasetti abbastanza profondi contenenti un buon terriccio. Se non radicheranno si potrà ritentare in agosto.
-fornire concime granulare specifico e zappettare intorno al piede della pianta
-mettere a dimora i nuovi rosai
-innestare ad occhio e a corona.
Ad aprile le rose vanno seguite per quanto riguarda le concimazioni, le legature dove necessarie, le irrigazioni, la lotta ai parassiti e alla prevenzione degli attacchi di oidio e delle malattie fungine.
Maggio è il mese della “REGINA del GIARDINO”, la rosa.
Rosa L., 1753
Famiglia Rosaceae
La passione verso la rosa è qualcosa di coinvolgente che spinge a saperne sempre di più sulla sua coltivazione.
Si contano 250 specie di rose botaniche e più di 30.000 varietà coltivate che possiamo distinguere semplicisticamente in tre gruppi:
a seconda del portamento (rampicanti, sarmentose, arbustive, cespuglio, tappezzanti, ricadenti
rampicanti con lunghi rami verticali
arbustive e cespugliose
tappezzanti sviluppo dell’andamento orizzontale
dell’origine (botaniche, antiche, floribunde, moderne)
botaniche sono circa 150 specie di rose selvatiche a fiore semplice ossia con cinque petali, inodore e non rifiorenti
antiche arbustive sono gli ibridi ottenuti ante 1867, profumate con lunga fioritura estiva
floribunde coltivate da inizio 1900 è un incrocio tra ibrido di Tea e rosa Polyantha (la rosa Polyantha è un incrocio tra rosa chinensis e rosa multiflora,
moderne sono gli ibridi (spesso di rosa Tea) ottenuti dopo il 1867, rifiorenti
delle corrispondenze organolettiche (profumate, per forma dei fiori e fioritura)
profumate presenza o meno del profumo per tipo di fragranza
forma del fiore singolo, doppio a seconda del numero di petali presenti
rifiorenti o non a seconda della fioriture durante l’anno
Rosa gallica, damascena, botanica, rugosa, a cespuglio, rampicante, rifiorente, profumata, antica, storica, possederne solo pochi esemplari o collezionarne a decine non fa differenza; resta la ricerca, la cura e l’attesa della fioritura.
-togliere sempre i “succhioni” alle rose ed effettuare la “sbocciolatura”, che consiste nel sopprimere i boccioli meno vigorosi a vantaggio dei più forti.
Con Luna calante concimare adeguatamente e trattare con macerato di ortica per contrastare gli afidi e se ciò non fosse sufficiente dovrete ricorrere ad un aficida-fungicida per avere boccioli e piante sane.
Se non piove da troppi giorni e le temperature aumentano, l’esigenza idrica delle rose aumenta velocemente, occorre quindi intervenire annaffiando preferibilmente al mattino.
A giugno le rose sono ancora protagoniste del giardino, generose, incantevoli e poco esigenti, offrono anche in questo mese uno spettacolo estasiante con le loro fantastiche fioriture, ripagando largamente le piccole attenzioni che richiedono.
-Eliminare i fiori appassiti recidendo alla seconda foglia dall’alto, questo non farà compiere sforzi inutili alla pianta che emetterà nuovi germogli e boccioli garantendo fioriture ininterrotte.
-Con Luna calante, sarchiare i piedi delle rose badando di non danneggiare le radici e i fusti, questa operazione serve a togliere le malerbe, ma anche ad eliminare i polloni sotto il punto d’innesto con un taglio netto senza ferire la pianta.
-Innaffiare regolarmente evitando di bagnare le foglie.
-Legare ai tutori le rose che potrebbero subire danni causati dai forti venti.
-Tenere sotto controllo ruggine, peronospora e oidio e insetti quali: afidi, ragnetto rosso, tortricidi e cocciniglia. L’azione preventiva per le malattie e interventi mirati sugli insetti dovrebbero garantire la salute delle rose.
-Quando il caldo inizia a farsi più intenso, pacciamare con corteccia o torba che manterrà più a lungo la freschezza ai piedi delle rose e irrigare regolarmente senza bagnare le foglie.
-Eliminare i rametti secchi con forbici pulite e taglio netto.
A luglio e ad agosto è il momento di:
-moltiplicare per talea
-potare le rampicanti che non rifioriscono, le sarmentose e per favorire la fioritura di settembre tagliare a tre gemme
-eliminare i “succhioni” e i fiori appassiti
-effettuare innesti ad occhio dormiente sul selvatico
-osservare le piante e se si riscontrano problemi di carattere fitosanitario, intervenire con prodotti specifici
-eliminare le malerbe, zappettare intorno al piede delle piante e annaffiare regolarmente senza bagnare le foglie.
Con la freschezza di settembre, le rose tornano a fiorire, occorre aiutarle con poche semplici accortezze per prolungare la ritrovata vitalità, arrivando fino alle prime gelate
-effettuare una pulizia asportando i vecchi fiori, accorciando i rami che si sono allungati eccessivamente e eliminando i succhioni.
-ROSA DA BACCA o rosa botanica: alcune varietà di rose producono delle grosse bacche molto decorative dette cinorrodi, mentre il fiore resta abbastanza anonimo e con una sola fioritura in primavera: ad eccezione della Rosa rugosa che è rifiorente, mentre R. “Chapeau de Napoleon”, R. moschata e R. Roxburghii normalis attirano gli insetti pronubi, ossia impollinatori.
-moltiplicazione: fare talee legnose in luna calante; per farle radicare meglio immergete la parte di rametto in soluzione contenente ormone radicante, o direttamente sul posto o in vasetti alti e stretti.
Ottobre e tutto l’autunno è il periodo migliore per mettere a dimora alberi e arbusti e quindi anche le rose o iniziare a preparare le buche che le ospiteranno in novembre.
-progettare i nuovi impianti, tenendo presente delle esigenze estetiche, ma soprattutto dell’esposizione ricordando che le rose hanno bisogno di diverse ore di esposizione al sole per donare delle belle fioriture.
-controllare le rose rampicanti per l’inverno e fare un giro nel roseto con forbici ben affilate e disinfettate per togliere i rametti secchi solo se di modeste dimensioni
-se una rosa deve essere sostituita perché secca, prima di impiantarne una nuova, togliere tutte le parti legnose e scavare una buca abbastanza grande eliminando la terra che era a contatto con le vecchie radici perché potrebbe nascondere funghi e altri componenti patogeni o parassiti.
-fare TALEE di rose prelevando un rametto ben lignificato di un anno al quale togliere tutte le foglie tranne le prime due, schiacciare bene il fondo del rametto negli ultimi due cm., intingerlo negli ormoni radicanti e piantarlo in un composto leggermente sabbioso annaffiando costantemente ma moderatamente
-il TERRENO ideale ad ospitare un rosaio è esposto al sole per almeno 6 ore, ricco di sostanze organiche, profondo, ben drenato, con pH neutro o leggermente acido
-un terreno alcalino richiede formulazioni di concimi con pH superiore a 7
-un terreno acido richiede formulazioni di concimi con pH inferiore a 7
-i rosai in vaso possono essere messi a dimora durante tutto l’arco dell’anno
-le buche devono essere leggermente più profonde dell’altezza del vaso perchè la rosa ama affondare le proprie radici in profondità. Sistemare sul fondo uno strato di buon concime e per evitare il contatto diretto con le radici coprirlo con uno strato di terriccio, posizionare la pianta facendo attenzione a collocarla al centro e ben diritta, riempire lo spazio attorno alle radici con altro terriccio e compattare leggermente, innaffiare e se occorre aggiungere altro terriccio
-le rampicanti vanno posizionate ad una distanza di circa 40 cm dal muro
-a novembre e per tutto l’inverno, in assenza di ghiaccio, è possibile la messa a dimora di esemplari a radice nuda con il punto d’innesto un poco sotto terra. I rosai in vaso possono essere messi a dimora durante tutto l’arco dell’anno
-le piante giovani vanno accorciati i rami
-tenere sempre pulito e zappettato intorno alle piante e iniziare a pacciamare adeguatamente la base del fusto
-se ad inizio mese le giornate sono ancora calde e secche occorre innaffiare le piante in vaso usando le cautele spiegate nel settore giardino e terrazzo.
Posizione: individuare una parte del giardino ben esposta, leggermente ventilata, ma soleggiata
Esposizione: al sole per almeno 6 ore.
Terreno: ricco di sostanze organiche, profondo, ben drenato, con pH neutro o leggermente acido
-un terreno alcalino richiede formulazioni di concimi con pH superiore a 7
-un terreno acido richiede formulazioni di concimi con pH inferiore a 7
-le buche devono essere leggermente più profonde dell’altezza del vaso perchè la rosa ama affondare le proprie radici. Sistemare sul fondo uno strato di buon concime e per evitare il contatto diretto con le radici coprirlo con uno strato di terriccio, posizionare la pianta facendo attenzione a collocarla al centro e ben diritta, riempire lo spazio attorno alle radici con altro terriccio e compattare leggermente, innaffiare e se occorre aggiungere altro terriccio
-le rampicanti vanno posizionate ad una distanza di circa 40 cm dal muro
INVERNO: con l’approssimarsi dell’inverno, le rose entrano in riposo vegetativo e le cure di questo periodo sono essenzialmente rivolte a proteggerle dai possibili danni derivanti dal freddo che possono colpire sia la parte aerea che le radici,
-accorciare i rami troppo lunghi che potrebbero spezzarsi
-effettuare le legature ai tutori, ai sostegni, ai muri e ai tralicci
-pacciamare adeguatamente e, se sono previste forti gelate, avvolgere le chiome delle rose con tessuto non tessuto
-in caso di nevicate provvedere nelle ore più calde a liberare le piante tramite un delicato scuotimento o spolvero.
Afidi
Le rose temono principalmente l’attacco degli afidi che sono voraci e organizzati in colonie. Non resta che osservare con attenzione le piante e se si notano insetti anche di pochi mm neri o verdi di forma allungata e dei resti di colore bianco è necessario correre ai ripari abbastanza velocemente perché succhiando avidamente la linfa dei germogli teneri riescono in breve a distruggerli ed inoltre possono causare la fumaggine per lo strato appiccicoso che lasciano al loro passaggio.
Le possibilità sono diverse a seconda dell’entità degli attacchi e del numero delle piante:
-attraverso la chimica con prodotti con una base di principio attivo pirimicarb al 17.5% o a base di piretro
-attraverso la lotta biologica utilizzando un coleottero, Harmonia axyridus per i rosai all’aperto e al dittero Aphidolete saphidimyza se la coltura delle rose avviene in serra
-con spruzzature sulle foglie di una miscela composta da 6 ml di olio di Neem e 4 ml di sapone molle in 1 litro di acqua, ripetendo settimanalmente o due volte a settimana quando l’infestazione è più grave
-manualmente se le piante di rose sono poche pulendo via gli afidi con uno straccetto morbido, ripetendo l’operazione se necessario nei giorni seguenti.
Calendario delle concimazioni:
-primo impianto: apportare nelle buche una giusta quantità di stallatico ricoperto da uno strato torboso evitando il contatto diretto con le radici della rosa, fatto ciò le rose per un anno non necessitano di altre concimazioni.
-gennaio non concimare
-da fine febbraio a fine marzo effettuare la prima concimazione a base di azoto e fosforo
-da metà maggio a metà giugno occorre somministrare la seconda concimazione con concime organico, meglio se a base vegetale, specifico e ben equilibrato (es. NPK 10.5.5) le rose hanno bisogno di macroelementi quali: azoto (N) che serve a far vegetare bene, fosforo (P) per e una migliore qualità delle fioriture e potassio (K) per irrobustire fiori, radici e rami e di microelementi quali: boro, ferro, rame, zinco, manganese, magnesio.
-luglio e agosto non concimare
-da settembre e ottobre concimare come in marzo
-novembre effettuare l’ultima concimazione dell’anno per concedere alle piante il giusto riposo
distribuire superficialmente letame secco e maturo ovino o bovino per una lunga cessione, interrando con una zappettatura molto leggera senza intaccare le radici, ma in modo che le piogge possano far penetrare i nutrienti nel terreno e sufficienti fino a marzo.
Quantità da usare
Concime granulare specifico 100 g. per mq su roseti adulti in terra
Concime liquido per rosai in vaso seguire le istruzione di ogni prodotto da distribuire indicativamente ogni 3 settimane.
Le concimazioni devono essere seguite da innaffiature, meglio ancora se da piogge.
-dicembre non concimare.
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