
Nel pomeriggio del 27 maggio, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio svolti dai Carabinieri della Compagnia di Viterbo, un giovane di ventun anni, originario di Viterbo, è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’episodio è avvenuto mentre il giovane si trovava come passeggero a bordo di un veicolo in transito nella località Sanguetta del comune di Soriano nel Cimino. Durante il controllo, è stato trovato in possesso di circa 1 grammo di marijuana, il che ha immediatamente destato l’attenzione delle forze dell’ordine. I militari, sospettando che potesse esserci una quantità maggiore di sostanze illecite, hanno proseguito le indagini effettuando una perquisizione presso la sua abitazione, situata nelle campagne a ridosso del quartiere Salamaro del capoluogo.
Durante la perquisizione, sono stati scoperti un involucro di cellophane contenente alcuni grammi di hashish e, sorprendentemente, oltre 600 grammi di marijuana, suddivisi in una decina di involucri. Inoltre, sono stati rinvenuti una bustina di semi di marijuana e ben 18 vasetti contenenti piante di marijuana in fase di crescita, insieme a vari materiali considerati utili per la coltivazione e il confezionamento delle sostanze stupefacenti.
Al termine delle operazioni di sequestro, il ventunenne è stato tratto in arresto in flagranza di reato e successivamente posto agli arresti domiciliari, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria di Viterbo.
L’operazione, che si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione e contrasto dei reati in genere, costituisce una concreta e decisa risposta al crescente allarme sociale suscitato dal consumo di droghe, soprattutto tra giovanissimi, e conferma il costante impegno dell’Arma nelle attività di contrasto all’uso ed allo spaccio di stupefacenti.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.