
L’avvocata Solange Manfredi denuncia la sistematica violazione dei diritti delle persone con disabilità accompagnate da cani da assistenza
Proceno (VT) – “Non è un capriccio, non è un privilegio. È un diritto”. Con queste parole l’Avvocata Giurista Solange Manfredi, residente a Proceno, lancia un appello alle istituzioni e all’opinione pubblica affinché venga garantito il rispetto dei diritti fondamentali delle persone con disabilità accompagnate da cani da assistenza.
Attraverso una lettera aperta inviata alle autorità competenti e agli organi di informazione, l’avvocata denuncia episodi quotidiani di discriminazione, ignoranza normativa e mancanza di formazione, che colpiscono direttamente lei e il suo cane da allerta medica, Dante, regolarmente addestrato e certificato.
“Dante è il mio salvavita, non un optional”
Solange Manfredi convive con una patologia grave e ad alto rischio di vita, caratterizzata da crisi improvvise e potenzialmente letali. Il cane Dante è addestrato a riconoscere i segnali premonitori della malattia, allertare la padrona, portare i farmaci, chiedere aiuto e intervenire anche in situazioni di emergenza in acqua.
“Dante non è un semplice compagno: è il mio salvavita. Eppure, ogni giorno devo difendere la sua presenza come se fosse un lusso personale, e non un diritto garantito dalla legge.”
Discriminazioni quotidiane e mancata conoscenza delle normative
L’avvocata racconta episodi di aggressioni verbali da parte di bagnanti e contestazioni da parte di agenti delle forze dell’ordine o personale sanitario, in particolare nelle località turistiche o nei piccoli ospedali di provincia.
“Al lago, alcuni agenti hanno riconosciuto la legittimità della presenza di Dante. Altri, invece, hanno contestato l’accesso alla spiaggia o l’assenza di guinzaglio in acqua, arrivando perfino a suggerirmi di ‘rinunciare’ temporaneamente al cane per evitare discussioni. Questo è inaccettabile.”
La legge è chiara: i diritti esistono già
L’avvocata Manfredi richiama i riferimenti normativi attualmente in vigore:
- G.U. n. 48 del 28/02/2023 – Art. 25, Legge di Bilancio 2025: estende i diritti di accesso previsti dalle leggi n. 37/1974 e n. 60/2006 a tutti i cani da assistenza;
- Ordinanza del Ministero della Salute del 6 agosto 2013, prorogata il 6 agosto 2024: esonera i cani da assistenza dall’obbligo di guinzaglio e museruola nei luoghi pubblici.
“Se una persona disabile è costretta a portare in tasca i riferimenti normativi per convincere le forze dell’ordine o il personale medico della legittimità del proprio cane da assistenza, allora il problema non è la disabilità, ma un sistema che non tutela i più fragili.”
Appello alle istituzioni: formare e informare
L’avvocata conclude il suo appello con una richiesta chiara:
“Chiedo che le istituzioni si impegnino a informare e formare adeguatamente le forze dell’ordine, il personale sanitario e tutti i soggetti pubblici e privati che interagiscono con i cittadini.
Vivere con una disabilità è già abbastanza difficile. Dover difendere ogni giorno i propri diritti è, semplicemente, intollerabile.”