A seguito di vari tentativi di truffa perpetrati ai danni di persone anziane nella giurisdizione, il Comando Compagnia Carabinieri di Civita Castellana ha predisposto, negli ultimi tempi, mirati servizi di prevenzione e contrasto.
In questo contesto, i militari della Stazione di Nepi, lo scorso 21 novembre, hanno notato un’autovettura sospetta. Dopo un breve pedinamento nel centro storico, hanno proceduto al controllo del veicolo condotto da un ventenne casertano, risultato essere gravato da specifici precedenti di polizia.
I sospetti dei militari si sono rivelati fondati, in quanto il giovane è stato trovato in possesso di collane e monili d’oro, risultati sottratti poco prima a un’anziana di Nepi con la tecnica della truffa del “parente in difficoltà”. Secondo questo raggiro, la vittima viene indotta a consegnare denaro o oggetti di valore per salvare dall’arresto un parente gravato da debiti asseritamente non onorati.
Grazie alla denuncia della vittima e ai rapidi accertamenti eseguiti, i Carabinieri hanno potuto ricostruire la vicenda: la refurtiva è stata interamente recuperata e restituita alla malcapitata, mentre il ventenne è stato tratto in arresto e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, trasferito al carcere di Viterbo.
L’Arma dei Carabinieri, presente in provincia di Viterbo con 56 Stazioni, è da sempre in prima linea a tutela della popolazione, anche attraverso mirate campagne di sensibilizzazione sul territorio sui metodi con i quali vengono consumate le truffe e una specifica sezione del proprio sito web www.carabinieri.it contenente consigli utili per evitarle, consultabili al link www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/pillole-di-prevenzione/contro-le-truffe, raccomandando sempre di diffidare degli sconosciuti, di chiamare subito il parente che si ipotizza sia in difficoltà e di contattare l’utenza 112 o la Stazione Carabinieri più vicina per ricevere assistenza, supporto diretto e un tempestivo intervento.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
L’indagato è persona nei cui confronti vengono svolte le indagini preliminari a seguito dell’iscrizione di una notizia criminis a suo carico; nel sistema penale italiano la presunzione d’innocenza, sancita dall’art. 27 della Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.
