
Artisti: Ludovica Iuè, Gianmarco Rossi, Carla Paiolo, Chiyako Okumura, Paolo Angeletti
a cura di Ludovica Iuè
Vernissage: 07.06.2025 ore:17.30
Dal 7 giugno al 7 luglio 2025
Orari: Lunedì–Venerdì: 9.00 – 18.00
Sabato 7 e sabato 14 giugno: 9.00 – 21.00
ABAV_ Accademia di Belle Arti Lorenzo da Viterbo, in Via Col. Moschin 17, 01010. Viterbo. 0761 220442
Ingresso libero
Metanoia è un progetto espositivo che riunisce insieme Ludovica Iuè, Gianmarco Rossi, Carla Paiolo, Chiyako Okumura e Paolo Angeletti in un percorso articolato in cinque mostre personali, autonome ma legate da una visione comune sul cambiamento come processo vitale.
Metanoia è un attraversamento interiore, una soglia oltre la quale nulla resta immutato.
Il progetto riunisce artisti che esplorano il cambiamento come processo vitale: mutazioni della forma, scomposizioni dell’identità, trasfigurazioni della memoria e del corpo. Ogni opera è un frammento di un movimento più ampio, un gesto di rottura o di ricomposizione, un tentativo di dare forma all’instabilità.
Il termine greco metanoia indica un cambio di sguardo, una rivoluzione silenziosa che inizia nella mente e si riflette nella materia. In questo spazio, l’alterazione non è disordine, ma possibilità. Il mutamento non è perdita, ma origine.
Attraverso pittura, installazione, video, fotografia e suono, Metanoia si fa rito laico della trasformazione: un invito a guardare dentro per riscrivere ciò che siamo.
Il progetto, a cura di Ludovica Iuè, prende vita nell’ambito dell’Open Week e in occasione del 50° anniversario della fondazione dell’Accademia di Belle Arti Lorenzo da Viterbo.
MOSTRE PERSONALI:Ludovica Iuè – Anime Prave
Visioni pittoriche espressioniste ispirate all’Inferno dantesco. Un’esplorazione emotiva e materica dell’animo umano nei suoi abissi.
Gianmarco Rossi – The Self
Opere pop-surrealiste che svelano i molteplici volti dell’interiorità, tra ironia, sogno e introspezione.
Carla Paiolo – Attraversamenti
Pittura astratta come territorio di passaggio: opere che evocano spazi liminali, luoghi/non-luoghi in cui la forma si fa movimento.
ChiyakoOkumura – I miei mostri
Figure ibride e simboliche nate dall’immaginario giapponese: mostri incompresi che danno voce alle paure e ai desideri sommersi.
Paolo Angeletti – La Ribellione della Macchina
Fotografie digitali alterate per indagare criticamente l’impatto dell’intelligenza artificiale sull’identità visiva e la percezione della realtà.