16 Settembre 2025

Occhioviterbese

Occhioviterbese

Quotidiano digitale dedicato agli Eventi e alle Notizie della Provincia di Viterbo

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Settembre

Agenda di Settembre

Agenda

A settembre le giornate sono più brevi e le temperature più fresche donano un benefico refrigerio e nuova vitalità a tutta la vegetazione dopo l’intenso e prolungato caldo estivo. Giardini e orti tornano ad essere rigogliosi con raccolti ricchi e colorati, con le saporite zucche, nei vigneti continuano a maturare i grappoli d’uva e nei boschi gli appassionati si dedicano alla ricerca dei funghi e alla raccolta delle prime castagne. Tra le altre continua la fioritura di dalie, aster, canne, zinnie, sedum e clematis. 

Lunario di Settembre

Lunario

LUNARIO SETTEMBRE 2025
7 Luna piena
14 Ultimo quarto
21 Luna nuova
30 Primo quarto

22 Equinozio d’ Autunno

FESTIVITA’ E RICORRENZE
3 Trasporto della Macchina di S. Rosa
4 S. Rosa patrona della città di Viterbo.

Giardino e terrazzo di Settembre

Giardino e Terrazzo

ARBUSTI: rinvasare gli arbusti quando necessario, sostituendo il vaso diventato troppo piccolo con altro di una o due misure più grandi. Sistemare sul fondo argilla espansa o dei cocci e qualche centimetro di terriccio adatto al tipo di pianta, sistemare la pianta e finire di riempire con il terriccio accostandolo delicatamente alle radici e fino al colletto. innaffiare regolarmente per il periodo successivo al rinvaso. Questa tecnica si può usare per piante tipo: oleandro, gelsomino, camelia, forsythia e simili.
Invece di svasarli, se si ha a disposizione un angolo del giardino gli arbusti possono essere posti a dimora in piena terra, preparando delle buche di grandezza appropriata a contenere la parte radicale della pianta, aggiungendo concime organico sul fondo che va sempre ricoperto con un sottile strato di torba in modo da proteggere le radici dal contatto diretto, sistemata la pianta, coprire con del buon terriccio e lasciare una leggera conca per irrigare di frequente nei primi tempi e meno assiduamente in seguito.

ERBACEE PERENNI: la scelta degli accostamenti di colori e gli abbinamenti più adatti doneranno un gradevole effetto al giardino. In questo periodo si possono raccogliere i semi delle erbacee perenni che serviranno a riprodurre nuove piante in primavera o per produrre materiale per la creazione di mazzi e composizioni.

ACIDOFILE: è tempo di concimare con un composto trifasico con aggiunta di chelato di ferro e solfato di rame.
Sono ormai pronti per la messa a dimora i rametti di ERICHE e RODODENDRI, ottenuti con il metodo della “propaggine per interramento”.

RACCOLTA DEI SEMI: Si raccolgono i semi delle annuali: coleus, cosmos, impatiens, tageti, zinnie, margherite, fiordalisi, nicotiana; scegliendo quelle delle piante con la fioritura migliore e del colore preferito.
Compiere questa operazione nelle ore del mattino di una giornata calda e mai dopo una piovuta, così da avere semi che si conserveranno bene e a lungo. Lasciarli per qualche giorno in luogo asciutto e ventilato, eliminando tutte le parti che potrebbero provocare marciumi.
Avvolgere quindi i semi in carta assorbente e scrivere sopra la specie, la varietà ed il colore. Conservare in luogo buio e asciutto. Dal prossimo Aprile si semineranno per ridare vita e colore al giardino.

LUNA CALANTE:
CRISANTEMI e DALIA: effettuare la sbocciolatura.

ARBUSTI: potare a fine fioritura.

GERANI e GAROFANI: si possono moltiplicare per talea.

GLICINE e OLEANDRO: effettuare una leggera potatura o meglio una spuntatura.

LUNA CRESCENTE:
BULBOSE AUTUNNALI: da metà  settembre si ricomincia ad interrare i bulbi a fioritura autunnale e primaverili-precoci come crochi, bucaneve e anemoni, muscari, scille…
Interrare i bulbi più piccoli a 5-8 cm di profondità  e quelli più grandi a 10-15.
Pianificare gli acquisti dei bulbi da interrare in autunno: narcisi, iris, giacinti e simili.

PERENNI DA FIORE: trapiantare: gerbere, crisantemi, aster, margheritoni…

ERBACEE PERENNI: dividere i cespi e diradarli, ponendoli subito a dimora dove si desidera: Campanula, Ophiopogon, Hypericum, Paeonia erbacea, Vinca, Viola, Bergenia…

A fine mese iniziare a riparare in casa le piante più insofferenti al fresco della notte.

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Rose di Settembre

Rose

Con la freschezza di settembre, le rose tornano a fiorire, occorre aiutarle con poche semplici accortezze per prolungare la ritrovata vitalità, arrivando fino alle prime gelate.

-Effettuare una pulizia asportando i vecchi fiori, accorciando i rami che si sono allungati eccessivamente e eliminando i succhioni.

-ROSA DA BACCA o rosa botanica: alcune varietà  di rose producono delle grosse bacche molto decorative dette cinorrodi, mentre il fiore resta abbastanza anonimo e con una sola fioritura in primavera: ad eccezione della Rosa rugosa che è rifiorente, mentre R. “Chapeau de Napoleon”, R. moschata e R. Roxburghii normalis attirano gli insetti pronubi, ossia impollinatori.

-NUOVE PIANTE: fare talee legnose in luna calante; per farle radicare meglio immergete la parte di rametto in soluzione contenente ormone radicante, o direttamente sul posto o in vasetti alti e stretti.

Calendario delle concimazioni:
-giovane impianto: apportare nelle buche una giusta quantità di stallatico ricoperto da uno strato torboso evitando il contatto diretto con le radici della rosa, fatto ciò le rose per un anno non necessitano di altre concimazioni.
-gennaio non concimare
-da fine febbraio a fine marzo effettuare la prima concimazione a base di azoto e fosforo
-da metà maggio a metà giugno occorre somministrare la seconda concimazione con concime organico, meglio se a base vegetale, specifico e ben equilibrato (es. NPK 10.5.5) le rose hanno bisogno di macroelementi quali: azoto (N) che serve a far vegetare bene, fosforo (P) per  e una migliore qualità delle fioriture e potassio (K) per irrobustire fiori, radici e rami e di microelementi quali: boro, ferro, rame, zinco, manganese, magnesio.
-luglio e agosto non concimare
a settembre e ottobre concimare come in marzo
-novembre effettuare l’ultima concimazione dell’anno per concedere alle piante il giusto riposo
distribuire superficialmente letame secco e maturo ovino o bovino per una lunga cessione, interrando con una zappettatura leggera facendo attenzione a non intaccare le radici, ma in modo che le piogge possano far penetrare i nutrienti nel terreno, sufficienti fino a marzo.
-dicembre non concimare
Le concimazioni devono essere seguite da innaffiature, meglio ancora se da piogge.

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Piante di casa Settembre

Piante di casa

-Al rientro dalle vacanze controllare lo stato delle piante di casa. Quelle che appaiono “assetate e rinsecchite”, sperando che non sia troppo tardi, vanno immerse quasi per intero in una bacinella d’acqua, ripulite da tutte le parti secche. Smuovere la superficie del terriccio ed effettuare anche una doccia alle foglie.

-Continuare con i rinvasi quando necessari, altrimenti limitarsi a cambiare il terriccio scavando e togliendo quello vecchio per alcuni cm. per sostituirlo con terriccio nuovo.

-Taleare apicalmente e fogliarmente.

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I colori del giardino Settembre

I colori del giardino

Protagonisti del giardino sono gli Aster ( bianco, rosa delicato, rosa acceso, bordeaux, rosso), helianthus ibridi a fiore doppio (giallo oro), anemoni giapponesi (rosa delicato sfumato).

Tra le annuali e le biennali troviamo fiorite: petunie, zinnie, tageti, salvia splendente, begonie, impatiens, cosmos.

Altre piante in piena fioritura sono: le dalie, le canne indiche (giallo, rosso, arancio), le rose, i topinambur (giallo oro) e i crisantemi, Lilium tigrinum (rosso-arancio con antere di un rosso cupo), Coreopsis lanceolata (giallo), Delphinium (multicolori), Datura arborea o Brugmansia (trombone d’angelo) colorati dal bianco al giallo, dall’arancio al porpora.

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Il Fiore del mese Settembre

Il Fiore del mese

MIRABILIS JALAPA famiglia Nyctaginaceae
conosciuta come Bella di notte è originaria dell’ America Meridionale (Perù), dove vive da tuberosa perenne, mentre in diverse zone d’Italia l’inverno incide negativamente sulla parte aerea.
In tutti i giardini italiani è possibile coltivarla in modo molto semplice, basta raccogliere i numerosi semi che produce proprio a settembre per poi seminarli, ponendoli in un vaso o in un’aiuola, segnalandoli con una cannuccia x non distruggere le piantine che nasceranno in primavera senza bisogno di fare altro.
L’aspetto è di un cespuglio eretto e ramificato, le foglie sono di un verde scuro lucido, con la base cuoriforme.
Ad Aprile si possono mettere a bagno i semi che saranno così pronti per germinare. Sarà sufficiente fornire solo acqua e concime ogni due settimane e fioriranno da fine luglio a ottobre in abbondanza, con fiori privi di corolla, costituiti solo da un calice a tromba e pentalobati, gialli, rossi, rosa o bianchi e molto spesso si notano fiori bicolore o striati dalle molteplici combinazioni, comunque tutti  si schiudono a partire dal pomeriggio, da qui il suo nome.

ASTER famiglia Composite
Di origine nordamericana i deliziosi e generosi “settembrini” che, nonostante il nome tanto popolare, regalano l’incanto della loro fioritura da Aprile a Novembre, con una varietà di scelta davvero infinita.
I “veri” settembrini hanno steli alti 80-150 cm e sono di due specie: Aster novae-angliae in 8 varietà  e Aster novi-belgii in 21 varietà  tra cui: “Combe Queen” rosa intenso, “Autumn beauty” con fiori doppi color blu ametista.
Sono piante perenni di facile coltivazione con sviluppo cespuglioso.
I fusti sottili, legnosi o semi legnosi, sono densamente ramificati e portano piccole foglie caduche. I fiori sono appunto a stella, formati da un’infinità  di petali; le tonalità  vanno dal rosa al lilla, ma esistono varietà  a fiore bianco, con il centro giallo.
Ogni pianta produce innumerevoli fiori, ottimi da usare per formare macchie di colore o piccole siepi temporanee.
In genere nelle zone con inverni rigidi la pianta sparisce per poi tornare a svilupparsi a partire dalla primavera.
Sono piante poco esigenti, che si sviluppano in luoghi soleggiati o semi-ombreggiati, e si adattano a tutti i tipi di terreno, ma fioriranno molto meglio su terreno ricco, ben drenato e concimato.
Gli aster non vengono colpiti da parassiti o da malattie, ma attenzione a non innaffiarle troppo perchè potrebbero essere attaccati da muffe.
Togliendo gli steli ormai appassiti si prolunga la fioritura.
Quando la fioritura sarà  terminata, potare i cespugli lasciando un terzo dell’altezza.
Proteggere il piede della pianta con materiale da pacciamatura non acido.
A fine Febbraio la pianta dovrà  essere pulita a fondo, privata di tutte le parti secche, mentre i nuovi getti saranno già visibili.
CONSIGLIO: come già  detto le varietà  alte degli “aster“, hanno problemi a “reggersi in piedi”, quindi per evitare che si adagino in maniera scomposta conficcare dei bastoncini intorno cespuglio su cui legare dei fili in modo da raccogliere la chioma. Le legature devono essere poste a 20 cm circa da terra fino a metà  altezza.

DATURA ARBOREA famiglia Solanacee
La fioritura veramente ricca della Datura arborea o Brugmansia o comunemente “Trombone d’angelo”, sorprende per la sua incredibile continuità; quando le piante perdono il fogliame, la fioritura imperterrita continua, il profumo delizioso annuncia la presenza della pianta a metri di distanza.
Pianta esotica di origine sudamericana che da noi fiorisce da Luglio ad Ottobre, teme fortemente il freddo e quindi dobbiamo accontentarci di coltivarla in vaso, per poterla riparare non appena la temperatura esterna comincia ad abbassarsi.
Per ottenere una bella forma arborea è necessario seguirla nella crescita ed aiutarla con potature che diano al fusto una forma slanciata ed armonica.
Esigente dal punto di vista delle concimazioni che devono essere somministrate regolarmente da fine primavera a fine estate.
Predilige una posizione rivolta ad est con ombra al pomeriggio e sole al mattino.
Le innaffiature devono essere generose.
Raggiunge una altezza di m. 2,5
I colori sono: bianco, giallo e rosa.

LAGERSTROEMIA famiglia Lythraceae
La Lagerstroemia, anche detta Lillà  delle Indie, proviene dal sud-est asiatico.
Ha una fioritura estiva, molto interessante, a grappolo sulla sommità  dei rami, che ricorda appunto, il lillà.
I colori spaziano dal bianco delicato ed elegante, al rosso e a sfumature di viola.
Della Lagerstroemia non è interessante solo la fioritura ma anche il fogliame verde scuro, che con l’avvicinarsi dell’autunno arriva a tingersi di rosso-porpora e più tardi dei colori caldi tipici rosso-arancione.
Anche la corteccia color cannella che si sfoglia, rende questa pianta decorativa per tutto l’inverno, dato che il fogliame appare tardi, intorno ad Aprile se le temperature sono miti.
Tranne le zone di montagna è possibile coltivarla ovunque, con soddisfazione.

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Tappeto erboso di Settembre

Tappeto Erboso

Con il ritorno delle piogge e le temperature più fresche, il tappeto erboso sembra ritrovare vigore.
TAGLIO: sarà  più frequente e la lama verrà  riabbassata riportandola alla stessa altezza di inizio stagione.
INFESTANTI: usare un diserbante selettivo per combattere quelle a foglia larga.
CONCIMAZIONI: somministrare un fertilizzante specifico a lenta cessione.
ARIEGGIATURA: se il terreno è troppo compatto, asfittico e c’è del feltro accumulato procedere a rimuoverlo manualmente e quindi passare l’apposito arieggiatore.
NUOVI IMPIANTI o rigenerazione di vecchi prati, questo è il periodo giusto per operare.
BUCHE e AVVALLAMENTI: riempirli con del buon terriccio, sabbia e pozzolana in parti uguali.

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Le siepi di Settembre

Le siepi

A Settembre con il metodo della propaggine è possibile ottenere nuovi esemplari di Pyracantha e Rhynchospermum jasminoides (falso gelsomino).

Pyracantha ci difenderà  con una siepe impenetrabile e decorativa grazie alle possenti e fitte spine dalle belle bacche colorate rosse o gialle.

Rhynchospermum jasminoides per tralicci in legno su balconi e ingressi, o da far arrampicare su un muro.

Passiflora rampicante eccezionale per la velocità  di crescita con bellissimi fiori e frutti commestibili.

Poi ancora glicine, vite americana, ma anche alberi a foglia caduca se il loro aiuto serve solo d’estate o sempreverdi se la barriera che intendiamo impiantare deve isolare tutto l’anno.

Tasso per chi non ha tanta fretta ma desidera sicurezza ed eleganza.

Si formano siepi anche con Erba della Pampas e Lillà (Syringa) appartiene alla famiglia delle Oleacee, piantando diversi esemplari uno accanto all’altro.

Siepi temporanee si ottengono piantando diversi tuberi di Topinambur che regaleranno proprio in questo periodo fioriture prorompenti di un giallo oro brillante.

Per piccole siepi o per delimitare spazi o aiuole il Bosso (Buxus) appartenente alla famiglia delle Buxacee, è pianta dalla crescita molto lenta, ma forte e robusta che predilige terreno drenato e fertile e ben si presta a potature artistiche.

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Orto di Settembre

L'orto

CICORIA Chichorium intybus, famiglia delle Composite.
La cicoria selvatica è diffusa quasi in tutto il mondo, dall’ Europa agli Stati Uniti, dall’ Africa del Nord, all’Asia Centrale.
Conosciuta ed usata già da Egizi e Romani, in Francia nel periodo Napoleonico,  la radice tritata, era usata come surrogato del caffè, ma ancora oggi si coltivano, per lo stesso uso, delle varietà  con radici molto lunghe.
La cicoria è una pianta perenne, dal sapore tipicamente amarognolo, più o meno intenso a seconda della tipologia, datole dalle sostanze alcaloidi che contiene.
Sono commestibili le foglie e le radici
Grande alleata di intestino, fegato, cistifellea, pancreas, di cui stimola l’attività ,  pelle e capelli.
Le irritazioni cutanee, trovano sollievo con impacchi fatti con decotto di cicoria.
Le proprietà  disintossicanti, toniche e astringenti, della cicoria sono dovute al suo contenuto di cicorina, inulina, sali minerali, vitamine, colina, tannino, e amido.
La cicoria, infine, si presta per tantissime preparazioni in cucina, dove è molto apprezzata.

POMODORO Solanum lycopersicum famiglia Solanacee
Per tutto il mese i pomodori sono ancora buonissimi. Se il clima diventasse fresco troppo presto raccogliere i pomodori verdi e porli in un ambiente riparato e asciutto dove matureranno poco alla volta. Per accelerare la maturazione mettergli accanto delle mele e dei kiwi.

CAROTA Daucus carota della famiglia Apiacee
Per averle belle asciutte da conservare per l’inverno raccoglierle prima delle piogge.

PEPERONE Capsicum annuum della famiglia Solanacee. Sappiate che non amano vivere troppo umidi, regolatevi di conseguenza a seconda delle precipitazioni o del caldo secco.

MAIS Zea mays della famiglia Poacee
Per gustare delle ottime pannocchie arrostite, si devono raccogliere quando i chicchi sono ancora teneri e morbidi.

MELANZANE e ZUCCHINI continuano a produrre.

FINOCCHI e CARCIOFI ricalzateli.

PORRI sono stati seminati con la luna calante di Giugno e ora devono essere rincalzati per bene.

LUNA CRESCENTE
FRAGOLE: è possibile continuare a piantarle e trapiantarle.

ORTICOLE INVERNALI: è tempo di pensare a piantare finocchi, broccoli, verze, puntarelle, pan di zucchero, cavoletti di Bruxelles, radicchi e cavolfiori vari.

LUNA CALANTE:
IMBIANCHIMENTI: è tempo di iniziare a prepararli.

ORTAGGI DA CONSERVARE: si raccolgono tutti i prodotti per l’inverno per conservarli nel modo più appropriato; surgelati, sott’olio, sott’aceto, ecc.

SEMINE: radicchi, spinaci, bietole, indivia, ravanelli e lattughe.

ZUCCHE DECORATIVE
Classiche di questo periodo ma pur sempre originali e fantasiose, le zucche decorative sono semplici da coltivare e decorative per tutto il periodo autunnale.
Elencarle tutte sarebbe difficile: a fiasco, a cappello, giganti, giganti di Halloween, a corona, a palla…
Non lasciarle crescere direttamente a terra ma appoggiatele su un sostegno rigido.
Quelle dalla polpa commestibile sono molto apprezzate per realizzare ottimi piatti in cucina!

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Serra di Settembre

La serra

A fine mese la serra dovrà essere pronta per ospitare le colture invernali e i vari vasi da porre al riparo.
L’ideale sarebbe poter svuotare completamente la serra per procedere poi ad una accurata pulizia del terreno, dei camminamenti, dei tavoli e dei vetri.
Per lavare usate acqua con disinfettante a base di sali quaternari d’ammonio seguendo le istruzioni per le dosi corrette, questo per distruggere spore e licheni.
Controllare la struttura e i teli e sostituire ciò che è lesionato, controllare anche l’impianto di illuminazione e di riscaldamento.
Lavorare il terreno e risistemare tutto al proprio posto.
Procedere alla semina del prezzemolo per l’inverno in un terreno sciolto e ricco, provvedere ad ombreggiare le piantine dal sole che in serra è ancora molto forte.
Iniziare a riparare dal fresco della notte, le piante più delicate tenendole nella parte ombreggiata perchè poi di giorno in serra la temperatura è ancora elevata e questo potrebbe provocare bruciature.

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Le aromatiche di Settembre

Le aromatiche

Le ERBE AROMATICHE rappresentano un capitolo a parte sia nel giardino, nell’orto, sul terrazzo e nell’allestimento del giardino roccioso. Sono caratterizzate dal profumo derivante dagli olii essenziali in esse contenuti.
UTILIZZO delle aromatiche:
-per il loro aspetto decorativo
-in cucina, spesso anche a crudo, per arricchire di gusto le pietanze
-in erboristeria per ottenere:  tisane, decotti, unguenti compresse e tinture che vanno usati con cautela facendosi consigliare da esperti in quanto le caratteristiche officinali e quindi terapeutiche di alcune piante possono risultare molto potenti
-nella cosmesi naturale per la realizzazione di prodotti di bellezza in particolare per la cura di pelle e capelli
-per la produzione di olii essenziali impiegati in aromaterapia: ad esempio salvia e rosmarino diffondono uniformemente gli “oli essenziali” che contengono, altre piante conservano le proprietà officinali nei semi o solo nelle foglie e a volte nelle radici.
-per realizzare pot-pourri adatti a profumare gli ambienti della casa e gli armadi.
SEMINA è preferibile seminare le aromatiche con Luna calante e trapiantarle con Luna crescente.
a marzo può iniziare la semina di: basilico, prezzemolo, erba cipollina, melissa, origano, erba pepe, incenso, aneto, rucola, senape, borragine, santoreggia, maggiorana, cedrina, cerfoglio, rafano, levistico, erba aglina, dragoncello, menta, coriandolo.
a settembre melissa e basilico potranno ancora essere seminate.
GERMINAZIONE dei semi inizia ad avvenire quando la temperatura del terreno raggiunge almeno 10°C
TERRENO preferiscono un terreno drenato e molto sciolto.
COLTIVAZIONE IN VASO si possono avere piante aromatiche anche senza possedere un orto o un giardino perché la loro coltivazione in vaso è sempre soddisfacente, anzi è consigliata nelle zone con inverni rigidi, per poterle portare in luogo riparato prima delle gelate.
A novembre proteggere tutti i vasi di piante aromatiche, in particolare il timo, avvolgendoli con tessuto non tessuto per superare i rigori dell’inverno, meglio ancora se portati sotto un portico o all’interno di un garage esposti ad est.
RACCOLTA ed ESSICCAZIONE il mese di giugno è il periodo migliore per essiccare le piante aromatiche più comuni, per averle a disposizione durante l’inverno Le aromatiche da essiccare vanno raccolte perfettamente asciutte prima della loro fioritura, legate in mazzi e appese a testa in giù in luogo abbastanza buio, fresco, asciutto e ventilato. Di tanto in tanto vanno controllati e dopo circa quindici giorni saranno pronte per essere poste in sacchetti di carta ed etichettati ed essere mantenuti in luogo asciutto.
Invece le foglie di menta e di salvia vanno essiccate al sole.
A fine giugno le aromatiche non raccolte vanno cimate.
MOLTIPLICAZIONE è tempo di moltiplicare e rinnovare le aromatiche sia in piena terra che in vaso per: menta, timo, salvia, maggiorana, origano, melissa e altre, attraverso la divisione dei cespi, operazione da effettuare usando una paletta da giardinaggio o una vanga a seconda delle dimensioni della pianta originaria. Scavare delle buchette adatte nel terreno adagiare le nuove piantine coprendo bene le radici con terriccio adatto, pressando leggermente e annaffiando moderatamente.
TALEE a settembre è il momento di moltiplicare alcune aromatiche come : salvia, lavanda, rosmarino e timo.
In INVERNO alcune piante aromatiche spariscono per riemergere in primavera, come ad esempio l’erba cipollina.
In caso di NEVE avere cura delle aromatiche a portamento arbustivo perché con il suo peso rovinerebbe l’estetica oltre a gelare i rami.
La DISTINZIONE delle erbe aromatiche può avvenire per coltivazione in perenni o annuali. Per parti utilizzabili della pianta: intera, foglie, fiori, radici, bulbi, rizomi, frutti, bacche o semi. Per sapori se delicati per uso a crudo in cucina oppure decisi per la cottura. Per dimensione da piantina, a cespuglio ad albero.

DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI ERBE AROMATICHE
acetosa, aglio orsino, aloe vera, alloro, aneto, artemisia, assenzio, basilico, camomilla, cappero, coriandolo, dragoncello, elicriso, erba cipollina, cumino finocchio, issopo, lavanda, melissa, maggiorana, menta, origano, peperoncino, prezzemolo, rosmarino, ruta, santoreggia, salvia, timo sono le piante aromatiche che appassionano maggiormente chi le coltiva a fronte di pochissime esigenze:

SALVIA (Salvia officinalis L., 1753)
FAMIGLIA Lamiaceae (Labiatae)
ORIGINE bacino del Mediterraneo, spontanea in Italia.
DEFINIZIONE piccolo arbusto erbaceo perenne, dai rami a sezione quadrangolare del genere spermatofite dicotiledoni, suffruticosa ossia con base del fusto legnoso e il resto erbaceo, può vivere allo stato spontaneo oltre 15 anni e circa la metà se coltivata.
UTILIZZO probabilmente è la più famosa delle aromatiche, da sempre conosciuta ed utilizzata in cucina per salse, carne, pesce e pastellate. In medicina viene usata per le sue proprietà antisettiche ed astringenti. In cosmesi si ottengono prodotti per capelli, denti e gengive e per il corpo.
MESSA A DIMORA da effettuarsi in primavera fino ad inizio estate. D’inverno la salvia coltivata in vaso va riparata dal gelo e dall’umidità e posta in un luogo luminoso.
ESPOSIZIONE predilige i climi miti, il caldo e il sole, in luoghi più rigidi occorre coltivarla in vaso e ripararla dal gelo e dall’umidità  in un luogo luminoso.
In piena terra scegliere un posto soleggiato, ben drenato e riparato.
Se collocata in posizione soleggiata e protetta sopporta anche gli inverni moderatamente freddi.
ALTEZZA anche fino a 1 m. larghezza la stessa dell’altezza.
FIORE le infiorescenze dal profumo delicato compaiono verso giugno-luglio sono bilabiati, tubolari, sono riuniti in verticillastri (i fiori sono disposti in verticillo ossia il raggruppamento degli elementi è ordinato circolarmente donando l’aspetto della spiga). La fioritura avviene in estate giugno e luglio, è di colore azzurro-violetto. I fiori della salvia sottraggono energia alla pianta e quindi il consiglio è di toglierli appena compaiono.
FOGLIE opposte di dimensione variabile, finemente dentate vellutate, picciolate, ovali lanceolate, disponibili fresche per gran parte dell’anno ossia da marzo a ottobre. Per essere essiccate vanno raccolte prima della fioritura.
MOLTIPLICAZIONE in primavera attraverso la divisione dei cespi, per seme e per margotta. Si moltiplica per talea apicale a fine primavera o a fine estate periodo fine agosto inizio di settembre semplicemente preparando dei piccoli vasi con terra da orto, torba e sabbia in parti uguali e inserendo un rametto semi legnoso di 15015 cm. di lunghezza prelevato da una pianta sana, incidendo la base del rametto per un cm e togliendo le foglie lasciando solo le prime tre o quattro in cima. Coprire con plastica e mantenere umidità moderata ma costante. Porre all’ombra e quando le radici saranno ben formate trapiantare il nuovo esemplare in un vasetto più ampio per poi mettere definitivamente a dimora quando la piantina sarà ben sviluppata. Ottobre è il momento ideale per piantare la Salvia che è una specie perenne sempreverde
INNAFFIATURA solo con terreno decisamente asciutto, in maniera moderata senza ristagni.
POTATURA se invecchia senza essere potata diventa legnosa, quindi in primavera apportare potature decise, anche per contenere e mantenere una forma definita.
CONCIMAZIONE usare un concime organico a lenta cessione una volta all’anno, per le piante in vaso usare un concime liquido da primavera ad inizio estate.
RINVASO ogni due o tre anni sostituire il vaso con uno leggermente più grande nel periodo primaverile, preparando un fondo che dreni e usando un terriccio leggero calcareo-sabbioso.
TERRENO calcareo-sabbioso leggermente alcalino ben drenato
TRATTAMENTI mantenendo la giusta irrigazione e areazione la salvia non ha grossi problemi. Eventuale oidio si combatte con fungicida specifici o vaporizzazione di macerato d’ortica. Mentre per debellare insetti come afidi, cocciniglie, cicaline ecc. è sufficiente effettuare spruzzature con una soluzione di sapone di Marsiglia.

-ROSMARINO (Rosmarinus officinalis L.)
FAMIGLIA Lamiaceae.
ORIGINE bacino del Mediterraneo, spontaneo in Italia lungo le coste.
DEFINIZIONE arbusto perenne cespuglioso sempreverde semirustico, fusto legnoso e ramificato.
UTILIZZO praticamente è sempre possibile raccogliere il rosmarino perché sempreverde e il suo uso in cucina per aromatizzare le pietanze è risaputo. In medicina vengono usate sia le foglie che l’olio essenziale usati per le proprietà antisettiche, tonificanti e diuretiche oltre che antinevralgiche. Il rosmarino si usa in cosmesi per prodotti specifici per capelli. In casa si può unire ad altre erbe per creare pot-pourri o semplicemente come profuma-biancheria o appeso in mazzi nelle cucine delle taverne. Può essere essiccato al sole o nell’essiccatore.
MESSA A DIMORA preferibilmente in primavera.
ESPOSIZIONE soleggiata
ALTEZZA circa 80-90 cm ma può raggiungere anche il metro e mezzo, la larghezza è pari all’altezza.
FIORE piccoli fiori di colore azzurro pallido aspetto bilabiato-tubolari, racemi apicali corti nel periodo che va da piena primavera a inizio estate. Piante poste in zone molto riparate possono rifiorire più volte nel corso dell’anno. I frutti sono tetracheni (quattro acheni) di colore bruno da maturi.
FOGLIE sono la parte interessante della pianta, hanno forma aghiforme e revoluta, di colore verde scuro sulla pagina superiore e argentee sulla pagina inferiore.
MOLTIPLICAZIONE nei mesi estivi quindi luglio-agosto si prendono da una pianta adulta delle talee semi legnose di una decina di cm e si infilano in un composto di torba al 50% e sabbia al 50%, si lasciano radicare per tutto l’inverno in un posto riparato. La primavera successiva si potrà procedere con la messa a dimora. In zone particolarmente riparate si può effettuare la messa a dimora diretta delle talee in autunno. La messa a dimora da vasetti acquistati nei vivai può avvenire in primavera o inizio autunno.
INNAFFIATURA solo con terreno decisamente asciutto, in maniera moderata senza ristagni.
POTATURA per ottenere un cespuglio più fitto, in primavera quando sfiorito o in autunno, è sufficiente cimare i getti principali, avendo cura di non accorciare i rami di quattro o cinque cm. dalla sommità. Asportare i rami secchi o storti.
CONCIMAZIONE usare un concime organico a lenta cessione da primavera ad inizio estate ogni due settimane. Per il rosmarino in vaso usare un concime liquido.
RINVASO ogni due o tre anni sostituire il vaso con uno leggermente più grande nel periodo primaverile, preparando un fondo che dreni e usando un terriccio leggero calcareo-sabbioso.
TERRENO calcareo-sabbioso leggermente alcalino ben drenato e leggero.
TRATTAMENTI contro attacchi fungini o parassitari con prodotti specifici a base naturale.

-TIMO (Thymus vulgaris L., 1753)

FAMIGLIA Lamiaceae.
ORIGINE Mediterraneo orientale
DEFINIZIONE sub-arbusto perenne, di cui esistono più di 300 specie, caratterizzato dalla profumazione intensa.
UTILIZZO in cucina, in aromaterapia e come pianta medicinale grazie alle sue proprietà balsamiche, antisettiche e antiinfiammatorie.
MESSA A DIMORA si effettua in primavera o autunno.
ESPOSIZIONE privilegiare una posizione soleggiata. E’ una pianta che sopporta il freddo, ma non il gelo prolungato.
ALTEZZA da 10 a 50 cm la larghezza.
FIORE di color bianco-rosa-lillà in maggio a luglio raggruppati in spighe.
FOGLIE di colore verde-grigio, opposte punteggiate molto piccole, lanceolate e aromatiche.
MOLTIPLICAZIONE da seme o in estate da talea prelevando da un esemplare adulto rametti semi-legnosi lunghi circa 10 cm privati dalle foglie per 3-4 cm dal punto del taglio e interrare in vasetti con substrato sabbioso mantenuto costantemente umido. Porre in luogo luminoso. La comparsa delle nuove foglioline evidenzierà l’inizio del radicamento. Le nuove pientine saranno pronte dopo alcuni mesi per essere poste a dimora o in vaso. La messa a dimora da vasetti acquistati nei vivai può avvenire in primavera o inizio autunno.
INNAFFIATURA solo a terreno decisamente asciutto.
POTATURA intervenire ad inizio primavera con un taglio moderato e togliendo tutte le parti secche. In inverno cimare con le forbici prelevando i getti apicali solo quando occorre.
CONCIMAZIONE ad inizio primavera distribuire un concime granulare bilanciato, oppure stallatico attorno alla base della pianta. Alle piante in vaso somministrare concime liquido specifico per piante aromatiche, due volte al mese. Evitare i concimi ad alto apporto di azoto.
RINVASO ogni due anni, in primavera, trasferire le piante in vasi di dimensione leggermente più grande.
TERRENO alcalino, anche pietroso e calcareo vista la sua natura rustica, ma sempre ben drenato.
TRATTAMENTI la pulizia delle piante aiuta a mantenere in salute le piante. Se si notano attacchi fungini ricorrere all’uso di prodotti fitosanitari specifici.

-LAVANDA (Lavandula L.,1753)
FAMIGLIA Lamiaceae
ORIGINE Mediterraneo occidentale
DEFINIZIONE arbusto mellifero, aromatico, officinale, sempreverde, semplice sia da coltivare che da mantenere. Durante la bella stagione è possibile imbattersi nel suo profumo inconfondibile e la fioritura romantica riporta nel giardino uno stile provenzale.
UTILIZZO, sia da fresca che da essiccata, in cucina, in cosmesi fin dai tempi più antichi veniva impiegata per profumare l’acqua dei bagni, nella medicina naturale, nell’aromaterapia e nei distillati da profumeria.
MESSA A DIMORA le piantine si pongono a dimora tra settembre ed ottobre se in luoghi miti oppure ad inizio primavera. Si può coltivare con successo anche in vaso, da sola o per composizioni, scegliendo varietà  rustiche, compatte per essere poi riparate d’inverno.
Indubbiamente coltivata in giardino raggiungerà il suo massimo splendore, sia sistemata come pianta solitaria, sia posta in fila per bordure o in aiuole miste per il suo fogliame argenteo.
Le varietà a disposizione non sono tutte uguali:
L. “Stoechas” molto profumata con fiori viola
L “Lanata” perchè ha fiori bianchi e da caratteristici steli lanuginosi e argentei. Arbusto alto e alto 1 metro.
L. “Hidcote” se si desidera una pianta compatta, alta fino a 50 cm con fiori blu-viola, questa scelta è ideale per formare siepi.
L. “Nana Alba” con fiori chiari
L. “Hidcote Pink” con fiori rosa
L. “Seal” o la L. “Hidcote Giant” se si desidera una pianta con chioma più aperta. Se si mettono a dimora più piantine disporle distanti 30-40 cm. l’una dall’altra.
L. Angustifolia Rosea cespugliosa compatta e profumata con fiori rosa e foglie verde-grigio e con un’altezza di 40-70 cm.
ESPOSIZIONE decisamente soleggiata.
ALTEZZA secondo la varietà può raggiungere anche il metro e mezzo, ma mediamente la sua altezza si aggira intorno agli 80 cm. così come la larghezza
FIORI di colore che varia dal viola all’azzurro, ma anche bianco e rosa. Sono raccolti in spighe lunghe dai 4 agli 8 cm. su steli lunghi in media 40 cm. La fioritura dura per l’intera stagione estiva.
FOGLIE di colore verde grigio, molto profumate.
MOLTIPLICAZIONE il metodo più adottata è di sicuro la talea: in estate si preleva un rametto semi-legnoso e si mette a radicare in un recipiente contenente terriccio misto di sabbia e torba
INNAFFIATURA moderata nelle prime fasi di attecchimento, poi solo in estate a terreno asciutto, senza provocare ristagni.
POTATURA a fine inverno accorciare tutti i rami massimo di un terzo, tagliare quelli cresciuti in maniera disordinata, quelli danneggiati e spezzati per mantenere la pianta in ordine e di bell’aspetto, evitando la formazione della parte legnosa che fa sembrare la pianta spoglia e secca. Dopo la fioritura a fine estate si possono eliminare tutti i fusti che hanno fiorito, tagliando sulla parte verde altrimenti la pianta non produrrà più nuovi getti.
CONCIMAZIONE ricordando che la lavanda è una pianta rustica che non richiede quindi una concimazione eccessiva e in particolare quella azotata, limitarsi ad un apporto granulare a lenta cessione ricco di potassio da fornire in primavera.
RINVASO circa ogni due anni sostituendo il vaso con uno più grande di due misure, ponendo sul fondo argilla o cocci per un buon drenaggio e una miscela formata da una parte di terriccio, una parte di sabbia e una parte di perlite che può essere sostituita con compost grossolano.
TERRENO mediamente ricco di sostanze organiche ma assolutamente ben drenato, i ristagni d’acqua sono dannosi.
TRATTAMENTI i ristagni e l’umidità sono i maggiori nemici della Lavanda, è opportuno quindi tenere d’occhio gli attacchi da malattie fungine, muffa grigia (Botrytis cinerea) e oidio e se necessario intervenire con olio di Neem o bicarbonato di potassio.
Afidi e cocciniglia si debellano con olio di Neem, sapone molle e irrorazioni con macerato di ortica.

ALLORO (Laurus nobilis L., 1753)
FAMIGLIA Lauracee
ORIGINE Asia minore
DEFINIZIONE arbusto dioico, aromatico ed officinale rustico, sempreverde o albero.
UTILIZZO in cucina per aromatizzare le pietanze e per marinature, tisane ed infusi. Ha anche proprietà antisettiche ed antiinfiammatorie.
MESSA A DIMORA in primavera o in autunno.
ESPOSIZIONE soleggiata o in semi-ombra
ALTEZZA dagli 80-100 cm da arbusto ai 10 m. e più da albero.
FIORE in marzo-maggio compaiono piccoli fiorellini giallastri riuniti in infiorescenze ad ombrello. Si distinguono piante maschio che producono stami, ma non frutti e piante femmine che producono fiori che in seguito ad impollinazione accresce nel periodo autunnale le classiche bacche dette “drupe” somiglianti a piccole e profumate olive dal colore nero-viola con proprietà antiossidanti ed antiinfiammatorie.
FOGLIE dal caratteristico profumo deciso, forma ellittica, colore verde scuro, glabre e lucide nella pagina superiore e opache nella pagina inferiore, coriacee, margine spesso ed ondulato, lunghe 10 cm., apice acuto.
MOLTIPLICAZIONE per talea semi-legnosa in autunno.
INNAFFIATURE regolari durante la bella stagione, ma senza ristagni.
POTATURA: non ha molti problemi; resiste bene alle potature che vanno eseguite quando non gela più. Le forme particolari come quelle tonde o a piramide, necessitano di potature di mantenimento da effettuare una volta al mese tranne che in inverno.
CONCIMAZIONI liquida azotata due volte al mese in primavera estate, sospendere in autunno-inverno.
RINVASO ogni due anni in primavera trasferendo la pianta in un vaso di due misure più grande.
TERRENO si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno purché leggero e senza ristagni d’acqua.
TRATTAMENTI la cocciniglia va debellata con olii minerali, la psilla con olio di Neem o sapone molle. In presenza di afidi o di fumaggine trattare con sapone molle.

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Il frutteto di Settembre

Il frutteto

E’ tempo di nuovi impianti: si preparano delle buche di dimensione adatta ad ospitare le nuove piante con letto a fondo drenante, ricoperto da uno strato di buon terriccio concimato sul fondo.
Per impiantare un buon melograno un suggerimento per l’acquisto è quello di cercare la varietà  “Dolce nostrana” o “Amara verace”, contrariamente a quanto suggerisce il nome della seconda, entrambe forniscono frutti dolci.
Con i cambiamenti atmosferici, l’aria si fa più fresca e la pioggia generalmente aumenta; è buona norma sospendere le irrigazione già  ad inizio mese per permettere alle piante di riaffondare le radici capillari affiorate, per evitare danni con le future gelate.
Proteggere i frutti dall’attacco delle vespe con zanzariere appositamente posizionate.
E’ tempo di tirare le somme e vedere quali piante hanno fruttificato e quali meno e capirne le cause.
Si possono effettuare nuovi impianti e trapiantare le ultime piantine di fragole.
Si raccolgono ancora frutti estivi insieme ai primi frutti autunnali come le mele: Golden, Delicius, Renette, Starking, tutte destinate alla conservazione invernale. Raccogliere con delicatezza, dividere i frutti sani da quelli che portano segni o tagli che andranno consumati per primi.
CONSIGLIO: per accelerare il processo di maturazione di altri frutti (es. kiwi), basta tenerli a contatto con frutti climaterici ossia tutti quei frutti come: mele, albicocche, banane, cachi, pere, avocado, fichi, kiwi, mango,  pesche, ecc. che producono una grande quantità  di etilene che è un ormone vegetale in grado di accelerare il processo di  maturazione.
Tutti i frutti climaterici maturano anche dopo la raccolta, vedi ad esempio l’avocado, che matura solo dopo essere stato raccolto, in quanto la pianta produce etilene solo dopo la raccolta del frutto.
I frutti aclimaterici non producono molto etilene e quindi dopo la raccolta la maturazione rallenta: agrumi, ananas, ciliegie, fragole, lamponi, melegrane, mirtilli, more, uva.
Si raccolgono: fichi, uva, pesche, noci, kaki, more, prugne, melegrane, pere, meloni, fichi d’india, limoni, mandorle si affacciano le castagne e i kiwi.
Potare i limoni, le more, i ribes ed eliminate i succhioni da ulivo e castagno.

Coltivazione di Goji (Lycium barbarum)
Tra Tibet, Himalaya Cina è ritenuto uno dei rimedi più efficaci contro l’invecchiamento. Le sue bacche sono definite Red Diamonds, diamanti rossi, visto l’altissimo pregio. Quindi perchè non provare a coltivarli? Acquistando degli esemplari in vasetto si avranno presto le prime soddisfazioni.
E’ comunque consigliata la coltivazione in vaso per contrastare il gelo invernale.
La fioritura con fiorellini, simili a quelli delle patate, perchè entrambi appartengono alla famiglia delle Solanacee non si farà attendere troppo, mentre occorrerà pazientare per vedere i primi frutticini, perchè sole le piante adulte sono in grado di generarli.

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Laghetto e giardino roccioso di Settembre

Laghetto e giardino roccioso

LAGHETTO:
continua la pulizia dalle foglie cadute ed il controllo delle alghe, mentre le foglie delle ninfee vanno contenute, effettuare la potatura delle acquatiche più esuberanti.
Progettare i cambiamenti per il prossimo anno.

GIARDINO ROCCIOSO:
in questo periodo le specie fiorite sono: Campanula muralis colore azzurro-porpora, Phlox decussata colore porpora, Sedum album colore che va dal rosa all’arancio, Crrysanthemum alpinum alta15 cm. con portamento prostrato e molto ramificato con foglie verde scuro e capolini bianchi con interno giallo.
Riparare le piante esotiche più sensibili al fresco.
Continuare la lotta contro le lumache provando ad allontanarle “pacificamente” con i fondi del caffè posti attorno alla base delle piante.

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Vigna e vino di Settembre

Vigna e vino

La cantina è al centro di grandi attenzioni per il grande evento della vendemmia.
Tutto è pronto: forbici, canestri, bigonci, tini, cisterne e botti, mentre tra i filari uve bianche, uve nere, da tavola, profumate e mature deliziano gli occhi e il gusto di chi sa apprezzare questo frutto straordinario che dopo un anno di lavoro e di cure continue è nuovamente pronto per essere raccolto.

La vendemmia andrebbe effettuata alla fine delle luna calante ed essere terminata all’inizio della luna crescente perchè la fermentazione dovrebbe avvenire sempre in luna crescente.

In molte zone d’Italia la vendemmia è cominciata da tempo, nel centro Italia a fine Agosto si raccolgono le uve con maturazione precoce: Moscato, uve da spumante secco.

VINO
L’esperienza contadina consiglia di imbottigliare i vini cosiddetti a maturazione media cioè quelli da consumare dopo due anni dalla vendemmia, quando la Luna è all’ultimo quarto, avendo cura di effettuare un travaso preventivo del vino, in modo da depurarlo da eventuali residui ancora presenti.

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I proverbi di Settembre

I proverbi

Di settembre e d’agosto, bevi il vin vecchio e lascia stare il mosto.

Per Santa Croce (14 settembre), pane e noce.

Chi lavora di settembre, fa bel solco e poco rende.

Settembre, l’uva è fatta e il fico pende.

A San Michele (29 settembre) il calore va in cielo.

Per San Michele la giuggiola nel paniere.