Agenda
FOGLIE GIALLE
Ma dove ve ne andate, povere foglie gialle, come tante farfalle spensierate?
Venite da lontano o da vicino?
Da un bosco o da un giardino?
E non sentite la malinconia del vento stesso che vi porta via? (Trilussa)
La bellezza sconvolgente della tavolozza dei colori di Ottobre è ricca di tonalità calde, tinte di rosso oro e giallo…è un’invito a passeggiare nella natura, tra boschi e parchi, rapiti dalla bellezza degli aceri rossi, dei corbezzoli e dei cotogni.
Il tiepido sole di Ottobre ci scalda senza più l’afa soffocante, potremmo dire ma non quest’anno… Stiamo vivendo un prolungamento dell’estate …Chissà fino a quando…
Comunque starsene in giardino, nell’orto o nel frutteto è davvero piacevole!
Questo è un periodo bellissimo, pieno dei colori che non hanno nulla da invidiare alla primavera! Anzi!
Le fioriture imponenti sono proprie di aster, cosmos, topinambur, rose, eriche e poi ci sono le bacche, le foglie e le cortecce dai colori vivaci, decisi o a volte tenui che rallegrano e rapiscono.
Ottobre ci offre delle giornate ancora molto piacevoli da trascorrere in compagnia di amici nel giardino, nell’orto o nel frutteto assaporando quel tepore che tra poco sparirà lasciando posto a temperature decisamente “diverse”.
Dedichiamo un pò di tempo anche alla pulizia delle aiuole e delle parcelle rimaste libere, ne gioverà l’aspetto generale di giardino e orto.
Abbiamo iniziato già da un pò ma possiamo ancora raccogliere tantissimi semi per la prossima primavera.
Prelevate semi asciutti e sani dalle piante più belle e sistemateli in un luogo caldo, asciutto e ventilato, dove tutta l’umidità sarà eliminata.
Poi selezionateli e conservateli in fogli di carta assorbente, va molto bene quella delle buste del pane, con cui formerete dei sacchetti che riporteranno il nome del fiore e il colore.
I residui delle colture che hanno terminato il ciclo vegetativo vanno tolte e se idonee potranno essere usate nella torbiera.
E’ il miglior momento dell’anno per trapiantare sia gli alberi e gli arbusti sempreverdi che i caducifoglie.
Anche i boschi in questo periodo si animano di appassionati cercatori di funghi: deliziosi porcini, diffusi prataioli, ricercati ovoli e mazze di tamburo.
Precisiamo che la raccolta dei funghi non è più libera, ma soggetta a regolamentazione statale e regionale che decide anche la quantità che può essere prelevata ogni volta.
Occorre essere muniti di apposito tesserino.
Le regole del buon senso comunque insegnano che:
è vietato usare rastrelli o uncini, è vietato distruggere qualsiasi tipo di fungo, è vietato raccogliere funghi in borse di plastica ma munirsi degli appositi cestini intrecciati.
Lunario
LUNARIO OTTOBRE 2025
7 Luna piena
13 Ultimo quarto
21 Luna nuova
29 Primo quarto
FESTIVITA’ e RICORRENZE
4 S. Francesco di Assisi patrono d’Italia
31 Festeggiate con i vostri bambini la festa di Halloween?
Molti pensano che non sia una festa che ci appartiene, ma molti altri sempre di più anche in Italia, Halloween è un’occasione per esorcizzare la morte e tutto ciò che di macabro è ad essa collegato. Non solo i bambini, anzi, moltissimi adulti festeggiano il 31 Ottobre questa usanza arrivata dagli Stati Uniti piena di mistero e magia, per noi italiani precede la festa del 1 Novembre in cui commemoriamo i nostri defunti.
Giardino e Terrazzo
Amate un giardino naturale?
Non dimenticate che “naturale”, non significa, trascurato, disordinato o incolto.
Quindi occorre riordinare le zone libere dalle coltivazioni delle stagionali estive; vangare e diserbare.
Pulite bene e raccogliete le foglie cadute e riparate le piante che temono il freddo.
ACIDOFILE: nuovo terriccio da aggiungere superficialmente nei vasi, unito a fertilizzante complesso a cessione lenta a camelie, rododendri, azalee, gardenie.BULBI: con luna crescente: interrate da metà mese i bulbi primaverili: tulipani, narcisi, giacinti, allium. Sarebbe opportuno aggiungere alla base di ogni bulbo una manciata di sabbia di fiume per un miglior drenaggio.
ARBUSTI E ALBERI a foglia caduca: è tempo di preparare le buche che li ospiteranno da Novembre.
Fornite sostegni agli alberelli appena piantati e controllate le legature di quelli esistenti.
ARBUSTI SEMPREVERDI E CONIFERE: in questo periodo, quando non fa più tanto caldo, ma non è ancora freddo, effettuate i trpianti in modo da permettere alle radici di svilupparsi debitamente.
BIENNALI da fiore: campanule, viole del pensiero, digitalis sono da piantare adesso e poi da pacciamare prima del gelo.
Pulizia delle aiuole: assolutamente da non trascurare perchè i grovigli dei rami catturano le foglie e questo fa ristagnare le spore di malattie che potrebbero attaccare la pianta vicina.
DALIE e CANNE: iniziate a toglierle dalla terra e anche: gladioli, gloriose, gigli e lasciateli asciugare in un luogo fresco e asciutto, poi puliteli e spazzolateli per eliminare i residui di terra. Custoditeli in cassette con segatura o torba e sabbia asciuttissima, ancora meglio se li avvolgerete in fogli di giornale. e dopo averle pulite con uno spazzolino morbito da eventuali tracce di funghi, riponetele in luogo fresco dove non geli immerse in un composto di torba e sabbia asciuttissima.
ERBACEE perenni: tagliatele quasi rasoterra quando saranno completamente sfiorite e fornite loro del letame maturo intorno alla pianta.
GERANI: è proprio tempo di ripararli da pioggia e temperature più basse, accorciate i rami fino a 20 cm e annaffiateli solo ogni 20 giorni con acqua stemperata e somministrate prodotti antifungini se vedete scurirsi i rami.
NUOVI IMPIANTI: nelle zone ormai lasciate vuote dalle coltivazioni estive possiamo posizionare: CICLAMINI, CRISANTEMI,COREANI, VIOLE.
MOLTIPLICAZIONE per divisione si ottengono nuovi esemplari di: iperico, ortensia, vinca, hemerocallis, lamium, sedum, peonia, acanto…
CONCIMAZIONI: in questo periodo riguardano eslusivamente pratino, alberi ed arbusti, erbacee perenni e rosai, mentre in terrazzo non si effettuano concimazioni in vaso, fanno eccezione solo le arbustive.
RIPORRE GLI ATTREZZI al riparo e provvedere alla loro cura e manutenzione (decespugliatori, rasaerba, trattorini, tosasiepi, ecc.) e ritirate i tubi di plastica per l’irrigazione che non servono più e dopo averli fatti scolare, avvolgeteli e poneteli lontano dal gelo.
Rose
E’ il periodo migliore per mettere a dimora alberi e arbusti e quindi anche le rose o preparare le buche che ospiteranno le rose in novembre.
-progettare i nuovi impianti, tenendo presente delle esigenze estetiche, ma soprattutto dell’esposizione ricordando che le rose hanno bisogno di sole per donare buone fioriture.
-controllare le rose rampicanti per l’inverno e fare un giro nel roseto con le forbici per togliere i rametti secchi, ma soltanto quelli e solo se di modeste dimensioni.
-se una rosa deve essere sostituita perché secca, prima di impiantarne una nuova, togliere tutte le parti legnose e scavare una buca abbastanza grande eliminando la terra che era a contatto con le vecchie radici perché potrebbe nascondere funghi e altri componenti patogeni o parassiti.
-fare TALEE di rose prelevando un rametto ben lignificato di un anno al quale togliere tutte le foglie tranne le prime due, schiacciare bene il fondo del rametto negli ultimi due cm., intingerlo negli ormoni radicanti e piantarlo in un composto leggermente sabbioso annaffiando costantemente ma moderatamente.
Calendario delle concimazioni:
-primo impianto: apportare nelle buche una giusta quantità di stallatico ricoperto da uno strato torboso evitando il contatto diretto con le radici della rosa, fatto ciò le rose per un anno non necessitano di altre concimazioni.
-gennaio non concimare
-da fine febbraio a fine marzo effettuare la prima concimazione a base di azoto e fosforo
-da metà maggio a metà giugno occorre somministrare la seconda concimazione con concime organico, meglio se a base vegetale, specifico e ben equilibrato (es. NPK 10.5.5) le rose hanno bisogno di macroelementi quali: azoto (N) che serve a far vegetare bene, fosforo (P) per e una migliore qualità delle fioriture e potassio (K) per irrobustire fiori, radici e rami e di microelementi quali: boro, ferro, rame, zinco, manganese, magnesio.
-luglio e agosto non concimare
-da settembre e ottobre concimare come in marzo
-novembre effettuare l’ultima concimazione dell’anno per concedere alle piante il giusto riposo
distribuire superficialmente letame secco e maturo ovino o bovino per una lunga cessione, interrando con una zappettatura molto leggera senza intaccare le radici, ma in modo che le piogge possano far penetrare i nutrienti nel terreno e sufficienti fino a marzo
-dicembre non concimare
Le concimazioni devono essere seguite da innaffiature, meglio ancora se da piogge.
La riproduzione dei testi è vietata se non se ne cita la fonte.
Piante di casa
Affrettatevi a portare in casa gli ultimi vasi rimasti all’aperto.
Controllate attentamente ogni vaso e ogni pianta, potrebbero avere parassiti o malattie che vanno curati immediatamente ma più semplicemente potreste trovare attaccate al vaso delle piccole e simpatiche lumachine: lasciatele libere ma “fuori” casa.
Insomma rimettete in casa vasi accuratamente puliti e piante in ordine e senza malattie e parassiti.
Fate attenzione a dove collocate i vasi: non hanno tutti le stesse esigenze e comunque teneteli sempre lontano da fonti di calore e attenzione anche al sole diretto che penetra dai vetri che potrebbe ustionarle .
Attenzione a non fornire troppo concime, anzi: il consiglio per questo periodo è quello di ridurre al minimo o meglio di sospendere del tutto le concimazioni.
I colori del giardino
Le fioriture specifiche sono poche ma le sfumature dei colori di questo periodo sono tra le più affascinanti: i gialli, i rossi, i marroni; accesi, tenui, bruciati, decisi o delicati danno a questo periodo un sapore davvero unico sia che si tratti di bacche come Phiracanta, rose e cotonaster o foglie di aceri e faggi o crisantemi, aster; ancora presenti i topinambur con la tonalità gialla decisa delle loro fioriture, gerbere e Gaillardie.
Il Fiore del mese
CICLAMINO
Il genere è cyclamen appartenente alla famiglia delle primulacee.
Esistono una ventina di specie ma la più conosciuta e commercializzata è cyclamen persicum il cui nome deriva da prunus persica ossia la pesca ricordando il suo colore e non da Persia perchè invece il ciclamino arriva dall’ Asia minore Libano e Siria.
Tra le piante d’appartamento più diffuse, dai fiori appariscenti dai vari colori.
Soffre il caldo deve quindi essere tenuta in ambiente fresco non dovrebbe superare i 15° e amando l’umidità il terriccio deve essere sempre tenuto umido ma non inzuppato facendo cadere l’acqua in eccesso.
Non fate mai asciugare troppo la pianta.
Tenetela anche lontano da termosifoni e dai vetri delle finestre perchè le bruciature da calore per il ciclamino sono letali.
Concimate ogni 15 giorni con un preparato ad alto titolo di potassio quando la pianta è fiorita e ad alto titolo di azoto quando invece la pianta deve essere aiutata a crescere.
Se il vostro ciclamino ha fiori e foglie afflosciati avete sbagliato la posizione che è calda, troppo luminosa e quindi secca invece di umida e secca.
Se le foglie del vostro ciclamino stanno ingiallendo significa che il posto dove è stata collocata è troppo buio e caldo invece ha bisogno di un posto fresco e umido.
ERBA DELLA PAMPAS
(Cortaderia selloana)
Fa parte della famiglia delle graminacee e la sua origine è dell’America Meridionale.
Perenne che raggiunge diversi metri d’altezza è immancabile in un giardino.
Elegante, le sue foglie formano all’inizio dell’autunno dei pennacchi piumosi alti, belli e molto ornamentali.
Può essere utilizzata come pianta singola o in gruppo, ma non è molto usata come siepe dove invece riesce veramente a stupire per la sua bellezza. Si deve fare attenzione alle sue foglie grigie lunghissime e ricadenti e sono molto taglienti.
I ciuffi si usano per decorare la casa o per composizioni floreali con fiori essiccati.
Piantatela in un buon terreno da giardino, meglio se fresco e umido, infatti questa pianta gradisce innaffiature frequenti e soprattutto regolari. Almeno due o tre volte la settimana.
Si riproduce per divisione in primavera o in autunno.
Teme gli inverni troppo freddi, ideale in clima temperato, sopporta bene il caldo.
Con il freddo teme l’eccesso di umidità .
D’inverno legate le foglie dopo che la fioritura e avvolgetele in tessuto non tessuto o meglio in stuoie che terrete fino a primavera.
Verso Aprile tagliate decisamente tutta la pianta fino a dove potete dando una forma tondeggiante.
La posizione più favorevole è quella soleggiata.
Tappeto Erboso
E’ importante sapere che la vita media di un tappeto erboso è di circa 10 anni, il processo lento ed inesorabile vede l’ingiallimento dell’erba, l’asfissia delle radici e il conseguente diradamento a chiazze dell’erba che soccombendo lascia spazio alle infestanti.
A questo punto ci rimane solo di lavorare per almeno 15-25 cm il terreno con una fresa, facendo attenzione ad asportare tutta l’erba rimasta in superficie.
Se non lo avevate già previsto, approfittate per inserire un buon impianto di drenaggio, di irrigazione e se vi occorre, elettrico.
Rilivellate accuratamente il terreno con terriccio apposito e procedete alla semina, con Luna crescente e riseminate quelli rovinati e danneggiati. Attenzione alle formiche che incessantemente provvederanno a trasportare via il seme, vi consiglio di aspettare le giornate di pioggia.
Provvedete alla rasatura prima della semina.
Per tutti gli altri prati si effettueranno ancora due rasature, ma dipende dalla pioggia e dalla temperatura, insomma dalla crescita dell’erba del vostro prato.
Fate ancora attenzione e se non piove abbastanza, irrigate fino alla fine del mese, poi mettete a riposo il vostro impianto.
Passate la scopa metallica sul prato per eliminare le foglie che provocano marciumi ed asfissia.
Le siepi
Questo è il periodo migliore per impiantare una nuova siepe, in quanto le piante disporranno del tempo necessario per ben radicare adattandosi al terreno e dare il loro meglio nella primavera successiva.
Le siepi giovani a foglia caduca vanno potate per ottenere un buon infoltimento e cospargere con letame maturo la base delle piante prima che arrivi il freddo.
L’edera è una pianta adatta a ricoprire reti di recinzione che a fronte di una bassissima manutenzione dona grandi risultati anche in termine di velocità di crescita, all’inizio del mese si pota dove necessario e va concimata a lenta cessione e innaffiata regolarmente, ma senza eccessi.
L'orto
Con Luna calante si raccolgono gli ultimi pomodori, peperoni e melanzane, mentre sono nel pieno del loro vigore: zucca, scarola, radicchio, indivia riccia, cavoli, carote, valeriana, verze, ravanelli, porri, spinaci, ed insalate.
Si seminano aglio e cipolla, rucola, spinaci, radicchi e lattuga.
Continua il trapianto di: cavoli, broccoli e verze per l’inverno.
La serra
Parliamo di serra fredda, sia molto piccola. sia che siate fortunati e possediate una serra €œvera€, vi accorgerete subito che questo è un periodo di attività frenetica.
Controllate coperture e ancoraggi ed effettuate le sostituzioni dei teli e dei vetri se necessario.
C’è già la “fila” fuori dalla porta della serra di tutte le creature “freddolosette” che cercano un posticino al riparo dove trascorrere il lungo inverno.
Trascorreremo nelle nostre serre delle bellissime ore e quando il tempo fuori non sarà dei migliori o addirittura pioverà potrebbe essere consigliata come attività altamente rilassante.
Si coltivano: aglio, asparagi, cavoli, cavolfiori, cipolle, fragole, radicchi.
Le aromatiche
Le ERBE AROMATICHE rappresentano un capitolo a parte sia nel giardino, nell’orto, sul terrazzo e nell’allestimento del giardino roccioso. Sono caratterizzate dal profumo derivante dagli olii essenziali in esse contenuti.
UTILIZZO delle aromatiche:
-per il loro aspetto decorativo
-in cucina, spesso anche a crudo, per arricchire di gusto le pietanze
-in erboristeria per ottenere: tisane, decotti, unguenti compresse e tinture che vanno usati con cautela facendosi consigliare da esperti in quanto le caratteristiche officinali e quindi terapeutiche di alcune piante possono risultare molto potenti
-nella cosmesi naturale per la realizzazione di prodotti di bellezza in particolare per la cura di pelle e capelli
-per la produzione di olii essenziali impiegati in aromaterapia: ad esempio salvia e rosmarino diffondono uniformemente gli “oli essenziali” che contengono, altre piante conservano le proprietà officinali nei semi o solo nelle foglie e a volte nelle radici.
-per realizzare pot-pourri adatti a profumare gli ambienti della casa e gli armadi.
SEMINA è preferibile seminare le aromatiche con Luna calante e trapiantarle con Luna crescente.
a marzo può iniziare la semina di: basilico, prezzemolo, erba cipollina, melissa, origano, erba pepe, incenso, aneto, rucola, senape, borragine, santoreggia, maggiorana, cedrina, cerfoglio, rafano, levistico, erba aglina, dragoncello, menta, coriandolo.
a settembre melissa e basilico potranno ancora essere seminate.
GERMINAZIONE dei semi inizia ad avvenire quando la temperatura del terreno raggiunge almeno 10°C
TERRENO preferiscono un terreno drenato e molto sciolto.
COLTIVAZIONE IN VASO si possono avere piante aromatiche anche senza possedere un orto o un giardino perché la loro coltivazione in vaso è sempre soddisfacente, anzi è consigliata nelle zone con inverni rigidi, per poterle portare in luogo riparato prima delle gelate.
A novembre proteggere tutti i vasi di piante aromatiche, in particolare il timo, avvolgendoli con tessuto non tessuto per superare i rigori dell’inverno, meglio ancora se portati sotto un portico o all’interno di un garage esposti ad est.
RACCOLTA ed ESSICCAZIONE il mese di giugno è il periodo migliore per essiccare le piante aromatiche più comuni, per averle a disposizione durante l’inverno Le aromatiche da essiccare vanno raccolte perfettamente asciutte prima della loro fioritura, legate in mazzi e appese a testa in giù in luogo abbastanza buio, fresco, asciutto e ventilato. Di tanto in tanto vanno controllati e dopo circa quindici giorni saranno pronte per essere poste in sacchetti di carta ed etichettati ed essere mantenuti in luogo asciutto.
Invece le foglie di menta e di salvia vanno essiccate al sole.
A fine giugno le aromatiche non raccolte vanno cimate.
MOLTIPLICAZIONE è tempo di moltiplicare e rinnovare le aromatiche sia in piena terra che in vaso per: menta, timo, salvia, maggiorana, origano, melissa e altre, attraverso la divisione dei cespi, operazione da effettuare usando una paletta da giardinaggio o una vanga a seconda delle dimensioni della pianta originaria. Scavare delle buchette adatte nel terreno adagiare le nuove piantine coprendo bene le radici con terriccio adatto, pressando leggermente e annaffiando moderatamente.
TALEE a settembre è il momento di moltiplicare alcune aromatiche come : salvia, lavanda, rosmarino e timo.
In INVERNO alcune piante aromatiche spariscono per riemergere in primavera, come ad esempio l’erba cipollina.
In caso di NEVE avere cura delle aromatiche a portamento arbustivo perché con il suo peso rovinerebbe l’estetica oltre a gelare i rami.
La DISTINZIONE delle erbe aromatiche può avvenire per coltivazione in perenni o annuali. Per parti utilizzabili della pianta: intera, foglie, fiori, radici, bulbi, rizomi, frutti, bacche o semi. Per sapori se delicati per uso a crudo in cucina oppure decisi per la cottura. Per dimensione da piantina, a cespuglio ad albero.
DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI ERBE AROMATICHE
acetosa, aglio orsino, aloe vera, alloro, aneto, artemisia, assenzio, basilico, camomilla, cappero, coriandolo, dragoncello, elicriso, erba cipollina, cumino finocchio, issopo, lavanda, melissa, maggiorana, menta, origano, peperoncino, prezzemolo, rosmarino, ruta, santoreggia, salvia, timo sono le piante aromatiche che appassionano maggiormente chi le coltiva a fronte di pochissime esigenze:
–SALVIA (Salvia officinalis L., 1753)
FAMIGLIA Lamiaceae (Labiatae)
ORIGINE bacino del Mediterraneo, spontanea in Italia.
DEFINIZIONE piccolo arbusto erbaceo perenne, dai rami a sezione quadrangolare del genere spermatofite dicotiledoni, suffruticosa ossia con base del fusto legnoso e il resto erbaceo, può vivere allo stato spontaneo oltre 15 anni e circa la metà se coltivata.
UTILIZZO probabilmente è la più famosa delle aromatiche, da sempre conosciuta ed utilizzata in cucina per salse, carne, pesce e pastellate. In medicina viene usata per le sue proprietà antisettiche ed astringenti. In cosmesi si ottengono prodotti per capelli, denti e gengive e per il corpo.
MESSA A DIMORA da effettuarsi in primavera fino ad inizio estate. D’inverno la salvia coltivata in vaso va riparata dal gelo e dall’umidità e posta in un luogo luminoso.
ESPOSIZIONE predilige i climi miti, il caldo e il sole, in luoghi più rigidi occorre coltivarla in vaso e ripararla dal gelo e dall’umidità in un luogo luminoso.
In piena terra scegliere un posto soleggiato, ben drenato e riparato.
Se collocata in posizione soleggiata e protetta sopporta anche gli inverni moderatamente freddi.
ALTEZZA anche fino a 1 m. larghezza la stessa dell’altezza.
FIORE le infiorescenze dal profumo delicato compaiono verso giugno-luglio sono bilabiati, tubolari, sono riuniti in verticillastri (i fiori sono disposti in verticillo ossia il raggruppamento degli elementi è ordinato circolarmente donando l’aspetto della spiga). La fioritura avviene in estate giugno e luglio, è di colore azzurro-violetto. I fiori della salvia sottraggono energia alla pianta e quindi il consiglio è di toglierli appena compaiono.
FOGLIE opposte di dimensione variabile, finemente dentate vellutate, picciolate, ovali lanceolate, disponibili fresche per gran parte dell’anno ossia da marzo a ottobre. Per essere essiccate vanno raccolte prima della fioritura.
MOLTIPLICAZIONE in primavera attraverso la divisione dei cespi, per seme e per margotta. Si moltiplica per talea apicale a fine primavera o a fine estate periodo fine agosto inizio di settembre semplicemente preparando dei piccoli vasi con terra da orto, torba e sabbia in parti uguali e inserendo un rametto semi legnoso di 15015 cm. di lunghezza prelevato da una pianta sana, incidendo la base del rametto per un cm e togliendo le foglie lasciando solo le prime tre o quattro in cima. Coprire con plastica e mantenere umidità moderata ma costante. Porre all’ombra e quando le radici saranno ben formate trapiantare il nuovo esemplare in un vasetto più ampio per poi mettere definitivamente a dimora quando la piantina sarà ben sviluppata. Ottobre è il momento ideale per piantare la Salvia che è una specie perenne sempreverde
INNAFFIATURA solo con terreno decisamente asciutto, in maniera moderata senza ristagni.
POTATURA se invecchia senza essere potata diventa legnosa, quindi in primavera apportare potature decise, anche per contenere e mantenere una forma definita.
CONCIMAZIONE usare un concime organico a lenta cessione una volta all’anno, per le piante in vaso usare un concime liquido da primavera ad inizio estate.
RINVASO ogni due o tre anni sostituire il vaso con uno leggermente più grande nel periodo primaverile, preparando un fondo che dreni e usando un terriccio leggero calcareo-sabbioso.
TERRENO calcareo-sabbioso leggermente alcalino ben drenato
TRATTAMENTI mantenendo la giusta irrigazione e areazione la salvia non ha grossi problemi. Eventuale oidio si combatte con fungicida specifici o vaporizzazione di macerato d’ortica. Mentre per debellare insetti come afidi, cocciniglie, cicaline ecc. è sufficiente effettuare spruzzature con una soluzione di sapone di Marsiglia.
-ROSMARINO (Rosmarinus officinalis L.)
FAMIGLIA Lamiaceae.
ORIGINE bacino del Mediterraneo, spontaneo in Italia lungo le coste.
DEFINIZIONE arbusto perenne cespuglioso sempreverde semirustico, fusto legnoso e ramificato.
UTILIZZO praticamente è sempre possibile raccogliere il rosmarino perché sempreverde e il suo uso in cucina per aromatizzare le pietanze è risaputo. In medicina vengono usate sia le foglie che l’olio essenziale usati per le proprietà antisettiche, tonificanti e diuretiche oltre che antinevralgiche. Il rosmarino si usa in cosmesi per prodotti specifici per capelli. In casa si può unire ad altre erbe per creare pot-pourri o semplicemente come profuma-biancheria o appeso in mazzi nelle cucine delle taverne. Può essere essiccato al sole o nell’essiccatore.
MESSA A DIMORA preferibilmente in primavera.
ESPOSIZIONE soleggiata
ALTEZZA circa 80-90 cm ma può raggiungere anche il metro e mezzo, la larghezza è pari all’altezza.
FIORE piccoli fiori di colore azzurro pallido aspetto bilabiato-tubolari, racemi apicali corti nel periodo che va da piena primavera a inizio estate. Piante poste in zone molto riparate possono rifiorire più volte nel corso dell’anno. I frutti sono tetracheni (quattro acheni) di colore bruno da maturi.
FOGLIE sono la parte interessante della pianta, hanno forma aghiforme e revoluta, di colore verde scuro sulla pagina superiore e argentee sulla pagina inferiore.
MOLTIPLICAZIONE nei mesi estivi quindi luglio-agosto si prendono da una pianta adulta delle talee semi legnose di una decina di cm e si infilano in un composto di torba al 50% e sabbia al 50%, si lasciano radicare per tutto l’inverno in un posto riparato. La primavera successiva si potrà procedere con la messa a dimora. In zone particolarmente riparate si può effettuare la messa a dimora diretta delle talee in autunno. La messa a dimora da vasetti acquistati nei vivai può avvenire in primavera o inizio autunno.
INNAFFIATURA solo con terreno decisamente asciutto, in maniera moderata senza ristagni.
POTATURA per ottenere un cespuglio più fitto, in primavera quando sfiorito o in autunno, è sufficiente cimare i getti principali, avendo cura di non accorciare i rami di quattro o cinque cm. dalla sommità. Asportare i rami secchi o storti.
CONCIMAZIONE usare un concime organico a lenta cessione da primavera ad inizio estate ogni due settimane. Per il rosmarino in vaso usare un concime liquido.
RINVASO ogni due o tre anni sostituire il vaso con uno leggermente più grande nel periodo primaverile, preparando un fondo che dreni e usando un terriccio leggero calcareo-sabbioso.
TERRENO calcareo-sabbioso leggermente alcalino ben drenato e leggero.
TRATTAMENTI contro attacchi fungini o parassitari con prodotti specifici a base naturale.
-TIMO (Thymus vulgaris L., 1753)
FAMIGLIA Lamiaceae.
ORIGINE Mediterraneo orientale
DEFINIZIONE sub-arbusto perenne, di cui esistono più di 300 specie, caratterizzato dalla profumazione intensa.
UTILIZZO in cucina, in aromaterapia e come pianta medicinale grazie alle sue proprietà balsamiche, antisettiche e antiinfiammatorie.
MESSA A DIMORA si effettua in primavera o autunno.
ESPOSIZIONE privilegiare una posizione soleggiata. E’ una pianta che sopporta il freddo, ma non il gelo prolungato.
ALTEZZA da 10 a 50 cm la larghezza.
FIORE di color bianco-rosa-lillà in maggio a luglio raggruppati in spighe.
FOGLIE di colore verde-grigio, opposte punteggiate molto piccole, lanceolate e aromatiche.
MOLTIPLICAZIONE da seme o in estate da talea prelevando da un esemplare adulto rametti semi-legnosi lunghi circa 10 cm privati dalle foglie per 3-4 cm dal punto del taglio e interrare in vasetti con substrato sabbioso mantenuto costantemente umido. Porre in luogo luminoso. La comparsa delle nuove foglioline evidenzierà l’inizio del radicamento. Le nuove pientine saranno pronte dopo alcuni mesi per essere poste a dimora o in vaso. La messa a dimora da vasetti acquistati nei vivai può avvenire in primavera o inizio autunno.
INNAFFIATURA solo a terreno decisamente asciutto.
POTATURA intervenire ad inizio primavera con un taglio moderato e togliendo tutte le parti secche. In inverno cimare con le forbici prelevando i getti apicali solo quando occorre.
CONCIMAZIONE ad inizio primavera distribuire un concime granulare bilanciato, oppure stallatico attorno alla base della pianta. Alle piante in vaso somministrare concime liquido specifico per piante aromatiche, due volte al mese. Evitare i concimi ad alto apporto di azoto.
RINVASO ogni due anni, in primavera, trasferire le piante in vasi di dimensione leggermente più grande.
TERRENO alcalino, anche pietroso e calcareo vista la sua natura rustica, ma sempre ben drenato.
TRATTAMENTI la pulizia delle piante aiuta a mantenere in salute le piante. Se si notano attacchi fungini ricorrere all’uso di prodotti fitosanitari specifici.
-LAVANDA (Lavandula L.,1753)
FAMIGLIA Lamiaceae
ORIGINE Mediterraneo occidentale
DEFINIZIONE arbusto mellifero, aromatico, officinale, sempreverde, semplice sia da coltivare che da mantenere. Durante la bella stagione è possibile imbattersi nel suo profumo inconfondibile e la fioritura romantica riporta nel giardino uno stile provenzale.
UTILIZZO, sia da fresca che da essiccata, in cucina, in cosmesi fin dai tempi più antichi veniva impiegata per profumare l’acqua dei bagni, nella medicina naturale, nell’aromaterapia e nei distillati da profumeria.
MESSA A DIMORA le piantine si pongono a dimora tra settembre ed ottobre se in luoghi miti oppure ad inizio primavera. Si può coltivare con successo anche in vaso, da sola o per composizioni, scegliendo varietà rustiche, compatte per essere poi riparate d’inverno.
Indubbiamente coltivata in giardino raggiungerà il suo massimo splendore, sia sistemata come pianta solitaria, sia posta in fila per bordure o in aiuole miste per il suo fogliame argenteo.
Le varietà a disposizione non sono tutte uguali:
L. “Stoechas” molto profumata con fiori viola
L “Lanata” perchè ha fiori bianchi e da caratteristici steli lanuginosi e argentei. Arbusto alto e alto 1 metro.
L. “Hidcote” se si desidera una pianta compatta, alta fino a 50 cm con fiori blu-viola, questa scelta è ideale per formare siepi.
L. “Nana Alba” con fiori chiari
L. “Hidcote Pink” con fiori rosa
L. “Seal” o la L. “Hidcote Giant” se si desidera una pianta con chioma più aperta. Se si mettono a dimora più piantine disporle distanti 30-40 cm. l’una dall’altra.
L. Angustifolia Rosea cespugliosa compatta e profumata con fiori rosa e foglie verde-grigio e con un’altezza di 40-70 cm.
ESPOSIZIONE decisamente soleggiata.
ALTEZZA secondo la varietà può raggiungere anche il metro e mezzo, ma mediamente la sua altezza si aggira intorno agli 80 cm. così come la larghezza
FIORI di colore che varia dal viola all’azzurro, ma anche bianco e rosa. Sono raccolti in spighe lunghe dai 4 agli 8 cm. su steli lunghi in media 40 cm. La fioritura dura per l’intera stagione estiva.
FOGLIE di colore verde grigio, molto profumate.
MOLTIPLICAZIONE il metodo più adottata è di sicuro la talea: in estate si preleva un rametto semi-legnoso e si mette a radicare in un recipiente contenente terriccio misto di sabbia e torba
INNAFFIATURA moderata nelle prime fasi di attecchimento, poi solo in estate a terreno asciutto, senza provocare ristagni.
POTATURA a fine inverno accorciare tutti i rami massimo di un terzo, tagliare quelli cresciuti in maniera disordinata, quelli danneggiati e spezzati per mantenere la pianta in ordine e di bell’aspetto, evitando la formazione della parte legnosa che fa sembrare la pianta spoglia e secca. Dopo la fioritura a fine estate si possono eliminare tutti i fusti che hanno fiorito, tagliando sulla parte verde altrimenti la pianta non produrrà più nuovi getti.
CONCIMAZIONE ricordando che la lavanda è una pianta rustica che non richiede quindi una concimazione eccessiva e in particolare quella azotata, limitarsi ad un apporto granulare a lenta cessione ricco di potassio da fornire in primavera.
RINVASO circa ogni due anni sostituendo il vaso con uno più grande di due misure, ponendo sul fondo argilla o cocci per un buon drenaggio e una miscela formata da una parte di terriccio, una parte di sabbia e una parte di perlite che può essere sostituita con compost grossolano.
TERRENO mediamente ricco di sostanze organiche ma assolutamente ben drenato, i ristagni d’acqua sono dannosi.
TRATTAMENTI i ristagni e l’umidità sono i maggiori nemici della Lavanda, è opportuno quindi tenere d’occhio gli attacchi da malattie fungine, muffa grigia (Botrytis cinerea) e oidio e se necessario intervenire con olio di Neem o bicarbonato di potassio.
Afidi e cocciniglia si debellano con olio di Neem, sapone molle e irrorazioni con macerato di ortica.
ALLORO (Laurus nobilis L., 1753)
FAMIGLIA Lauracee
ORIGINE Asia minore
DEFINIZIONE arbusto dioico, aromatico ed officinale rustico, sempreverde o albero.
UTILIZZO in cucina per aromatizzare le pietanze e per marinature, tisane ed infusi. Ha anche proprietà antisettiche ed antiinfiammatorie.
MESSA A DIMORA in primavera o in autunno.
ESPOSIZIONE soleggiata o in semi-ombra
ALTEZZA dagli 80-100 cm da arbusto ai 10 m. e più da albero.
FIORE in marzo-maggio compaiono piccoli fiorellini giallastri riuniti in infiorescenze ad ombrello. Si distinguono piante maschio che producono stami, ma non frutti e piante femmine che producono fiori che in seguito ad impollinazione accresce nel periodo autunnale le classiche bacche dette “drupe” somiglianti a piccole e profumate olive dal colore nero-viola con proprietà antiossidanti ed antiinfiammatorie.
FOGLIE dal caratteristico profumo deciso, forma ellittica, colore verde scuro, glabre e lucide nella pagina superiore e opache nella pagina inferiore, coriacee, margine spesso ed ondulato, lunghe 10 cm., apice acuto.
MOLTIPLICAZIONE per talea semi-legnosa in autunno.
INNAFFIATURE regolari durante la bella stagione, ma senza ristagni.
POTATURA: non ha molti problemi; resiste bene alle potature che vanno eseguite quando non gela più. Le forme particolari come quelle tonde o a piramide, necessitano di potature di mantenimento da effettuare una volta al mese tranne che in inverno.
CONCIMAZIONI liquida azotata due volte al mese in primavera estate, sospendere in autunno-inverno.
RINVASO ogni due anni in primavera trasferendo la pianta in un vaso di due misure più grande.
TERRENO si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno purché leggero e senza ristagni d’acqua.
TRATTAMENTI la cocciniglia va debellata con olii minerali, la psilla con olio di Neem o sapone molle. In presenza di afidi o di fumaggine trattare con sapone molle.
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Il frutteto
E’ il momento di mettere a dimora le piantine da frutto con la zolla nelle buche che avete preparato a Settembre. Fornite dei tutori adatti e acqua a sufficienza.
Si impiantano ribes e lamponi.
Il raccolto è veramente eccezionale nel periodo di Ottobre: le pesche tardive, l’uva, le mele e le fantatistiche pere autunnali, le melegrane, i kaki, le cotogne, i mandarini e i kiwi; ma la regina del momento è senza dubbio la castagna.
Conservate tutto ciò che è possibile in locali freschi e arieggiati, appendendo la frutta oppure ponendola nelle scatole di legno facendo attenzione che la frutta non si tocchi.
Si iniziano a gustare le prime arance.
La frutta rovinata che non può essere consumata e che cade ai piedi degli alberi deve essere rimossa per evitare che diventi veicolo di malattie.
Effettuate la spollonatura dei fichi con una zappa alla base del fico senza intaccare l’albero e tagliando tutti i polloni.
Se desiderate moltiplicare il fico, prelevate un pollone con le radici e mettetelo a dimora in una buca concimata con letame maturissimo che non deve andare però a contatto con le tenere radici.
Fiorisce il Nespolo del Giappone (da adesso a Dicembre, in base alla zone climatiche), purtroppo però questo non porterà a termine la produzione dei frutti nelle zone fresche e fredde a causa del gelo che sopraggiungerà .
Laghetto e giardino roccioso
Riparate al coperto tutte le piante acquatiche che non sopportano il freddo.
Dovete assolutamente effettuare lavori di pulizia su tutti gli impianti.
Ponete una rete se possibile sugli specchi d’acqua per raccogliere le foglie.
Vigna e vino
Mentre in alcuni vigneti la vendemmia è già finita, altre vigne sono ancora nella loro veste più colorata e ricca con i filari carichi di grappoli maturi, c’è chi ancora prepara la cantina e chi già è alle prese con il mosto.
E’ comunque uno tra i periodi più belli per chi possiede una vigna, anzi senza dubbio il più bello!
E’ il rinnovarsi di un rito gioioso vecchio di secoli, ma sempre affascinante, da cui si otterrà il vino, bevanda ritenuta sacra dai Pagani al punto di chiamare “la Luna del Vino” quella di Ottobre.
VINO
In cantina i mosti bollono e gli odori e i colori sono inconfondibili.
I proverbi
A Santa Reparata (8 ottobre) ogni oliva inoliata.
D’ottobre il vino nelle doghe.
Da San Gallo (16 ottobre) ara il monte e semina la valle.
Per San Gallo para via e non fai fallo.
O molle o asciutto, per San Luca (18 ottobre) semina.
A San Simone il ventaglio si ripone.
Per San Simone la nespola ripone.