Agenda
E’ arrivato Maggio, la primavera si manifesta in tutto il suo splendore anche su balconi, terrazzi, giardini e aiuole che ospitano le fioriture più svariate ad iniziare dalle rose, ai fiori delle robinie, dei lillà, agli eleganti glicini, e poi iris, garofani, anemoni, peonie, ortensie, gerbere, calle, petunie, mughetti, ranuncoli, fresie, gypsophile, lisianthus, azalee, viburno e papaveri.
Nell’orto si raccolgono asparagi, ravanelli, spinaci, insalate, bieta, fave e borragine.
Anche nei frutteti e nei vigneti si procede con le lavorazioni ed i trattamenti preventivi.
Lunario
LUNARIO MAGGIO 2025
4 Primo quarto
12 Luna piena
20 Ultimo quarto
27 Luna nuova
FESTIVITA’ e RICORRENZE MAGGIO
1 Maggio: San Giuseppe e Festa dei lavoratori
II domenica di Maggio “Festa della mamma”. AUGURI a tutte le mamme!
Giardino e Terrazzo
I SEMENZAI sono colmi di piantine pronte per essere poste a dimora.
Seminare in piena terra: Agerato, Amaranto, Aquilegia, Aster, Campanule, Clarkia, Coleus, Convolvolo, Cosmea, Elicriso, Fiordaliso, Gypsophila, Godezia, Iberis, Lino decorativo, Lupino, Papavero, Petunia, Phlox, Pisello odoroso, Portulaca, Primula, Salpiglossis, Zucchetta ornamentale.
BULBI A FIORITURA ESTIVA: è giunto il momento di porre a dimora i bulbi a fioritura estiva: Acidantera, Agapantus, Amarillide, Anemone, Begonia, Calla, Canna fioriere, Convallaria, Dalia, Fresie, Gladiolo, Gloxina, Incarvillea, Lilium, Liatris, Montbretia, Peonia, Ranuncolo, Trigidia.
ARBUSTI, ERBACEE PERENNI e ANNUALI possono essere impiantate in buche della grandezza adatta ad ospitarle, riempite di una parte di terriccio, una di concime organico e una parte di sabbia di fiume.
Allargare questo soffice composto fino ad ospitare la nuova pianta che verrà interrata alla stessa altezza in cui si trovava nel vaso. Annaffiare subito e tenere bagnato per qualche giorno e per tutta la stagione. E’ meglio innaffiare meno frequentemente, ma abbondantemente, fertilizzare periodicamente, ogni 10-15 giorni usando concime liquido nelle innaffiature.
TALEE: per moltiplicare tramite talea gli arbusti occorre prelevare dei rametti con 3-4 nodi da un esemplare sano, tagliando sotto un nodo, punto da cui usciranno le radici, lasciare le due foglie in cima e schiacciare la base che immersa nella polvere di ormoni radicanti va conficcata in vasetti alti e pieni di terra che andrà ben compattata attorno. A questo punto irrigare e porre in luogo non troppo caldo ed ombreggiato. Quando i rametti emetteranno nuove foglioline, la talea sarà attiva e pronta per essere messa a dimora la prossima primavera.
AZALEE e RODODENDRI sono in piena fioritura. Una volta acquistati porli subito a dimora, preparando una buca di impianto di dimensioni adeguate da riempire con terriccio specifico per acidofile e annaffiare.
CAMELIE vanno potate con moderazione evitando interventi drastici, eliminare solo i rami deboli, storti o che si intrecciano.
GARDENIE in vaso tenute in casa durante l’inverno, a metà maggio vanno portate all’esterno in una posizione ombrosa del giardino, al riparo dal vento. I boccioli che fioriranno l’anno prossimo, si formano mentre quelli di quest’anno stanno sfiorendo. Il futuro bocciolo si svilupperà adeguatamente se i fiori appassiti verranno eliminati con delicatezza.
ALBERI E ARBUSTI in questo periodo necessitano di una buona concimazione, granulare a lenta cessione o organica, inoltre pacciamare la base di alberi e arbusti da poco trapiantati, donerà freschezza al piede e alle radici.
AIUOLE da tenere pulite liberandole dalle erbe infestanti.
FORSITZIE e arbusti che hanno fiorito a Marzo possono essere potati, intervenire con una potatura.
LILLA’ e PRUNUS vero la fine di Maggio vanno spuntate le sommità che hanno sfiorito, questo darà forza alle gemme che si trovano alla base delle foglie (chiamata “ascella”), il risultato sarà il rinfoltimento della pianta.
CONCIMAZIONI sono da effettuarsi con costanza per mantenere il giardino in ottima forma.
PATOLOGIE FUNGINE e PARASSITI ANIMALI possono attaccare le piante in questo mese quindi controllare attentamente e intervenire quando necessario.
CONSIGLIO: le LUMACHE vagano numerose ed indisturbate nel vostro giardino? Non usate esche velenose che possono nuocere anche ad altri animali, raccoglierle con cura, porle in un sacchetto tipo rete per le arance e liberarle nel più breve tempo possibile in zone incolte, lontano da orti e giardini.
Altro rimedio naturale è quello di spargere la polvere dei fondi di caffè intorno alla base delle piante, le lumache non amano il sapore amaro e si allontaneranno spontaneamente. Non uccidetele sono esseri indifesi!
Con Luna crescente:
Seminare ERBACEE PERENNI e campanule, violacciocche, digitali e garofani.
Trapiantare le ANNUALI che fioriranno in autunno.
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Rose
Maggio è il mese della “REGINA del GIARDINO”.
La passione verso la rosa è qualcosa di coinvolgente che non fa distinguere l’amante o il professionista del giardinaggio.
Rosa gallica, damascena, botanica, rugosa, a cespuglio, rampicante, rifiorente, profumata, antica, storica, possederne solo pochi esemplari o collezionarne a decine non fa differenza; resta la ricerca, la cura e l’attesa della fioritura.
CURA: Togliere sempre i “SUCCHIONI” alle rose ed effettuare la SBOCCIOLATURA, che consiste nel sopprimere i boccioli meno vigorosi a vantaggio dei più forti.
Con LUNA CALANTE concimare adeguatamente e trattare con macerato di ortica per contrastare gli afidi e se ciò non fosse sufficiente dovrete ricorrere ad un aficida-fungicida per avere boccioli e piante sane.
Se non piove da troppi giorni e le temperature aumentano, l’esigenza idrica delle rose aumenta velocemente, occorre quindi intervenire annaffiando preferibilmente al mattino.
Calendario delle concimazioni:
-primo impianto: apportare nelle buche una giusta quantità di stallatico ricoperto da uno strato torboso evitando il contatto diretto con le radici della rosa, fatto ciò le rose per un anno non necessitano di altre concimazioni.
-gennaio non concimare
-da fine febbraio a fine marzo effettuare la prima concimazione a base di azoto e fosforo
-da metà maggio a metà giugno occorre somministrare la seconda concimazione con concime organico, meglio se a base vegetale, specifico e ben equilibrato (es. NPK 10.5.5) le rose hanno bisogno di macroelementi quali: azoto (N) che serve a far vegetare bene, fosforo (P) per e una migliore qualità delle fioriture e potassio (K) per irrobustire fiori, radici e rami e di microelementi quali: boro, ferro, rame, zinco, manganese, magnesio.
-luglio e agosto non concimare
-da settembre e ottobre concimare come in marzo
-novembre effettuare l’ultima concimazione dell’anno per concedere alle piante il giusto riposo
distribuire superficialmente letame secco e maturo ovino o bovino per una lunga cessione, interrando con una zappettatura molto leggera senza intaccare le radici, ma in modo che le piogge possano far penetrare i nutrienti nel terreno e sufficienti fino a marzo
-dicembre non concimare
Le concimazioni devono essere seguite da innaffiature, meglio ancora se da piogge.
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Piante di casa
LUNA CALANTE
Si possono portate all’aperto tutte le piante, ma lasciandole in zone d’ombra per qualche giorno e spostando poi al sole quelle che lo desiderano.
Possono continuare i rinvasi dell’ultimo momento se questo significa ridare vita ad una pianta in cattive condizioni. (IL RINVASO argomento trattato nel mese di Aprile)
I CICLAMINI si mettono al fresco lasciandoli tranquilli per il periodo caldo. A settembre sistemarli in un vaso con terriccio adatto alle acidofile e porli in luogo ombreggiato e fresco per una nuova fioritura.
Con LUNA CRESCENTE
Mettere a dimora le talee dei CRISANTEMI.
Rinvasare le ORCHIDEE e pulire loro le radici.
Dividere le DALIE per reimpiantarle.
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I colori del giardino
L’abbinamento dei colori dei fiori usati per terrazzi, giardini e aiuole deve risultare armonioso ecco quindi le regole di base:
giallo, rosso e blu sono sempre ben accostabili perchè il contrasto formato è piacevole,
verde arancio e viola sono un altro perfetto accostamento,
oppure usare un colore in tutte le sue sfumature per allestire un balcone,
altro abbinamento è quello a due colori: giallo e arancio, rosso e arancio, oppure blu e porpora o rosso e viola che però è meglio non accostare al bianco e al grigio.
optare per il bianco puro con uno sfondo verde o scuro.
E’ facile parlare di colori dei fiori nel giardino di Maggio: viole, arabis, Kerria japonica, aubrietia, prunus triloba, pratoline, euphorbia, festuca glauca, lillà , iris, glicine, calendule, fritillaria imperialis, rododendri, genziana acaulis, iberis sempervirens, non-ti-scordar-di-me, Pelargonium zonale, peonie, pulsatilla, aquilegia vulgaris, geranium, incarvillea, spirea, poi peonie e rose.
Foglie, rametti e cortecce, donano colori delicati e gentili che aiutano nella composizioni con fiori freschi, quando cerchiamo qualcosa di originale per decorare la casa.
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Il Fiore del mese
IBERIS sempreverde (Iberis sempervirens)
nome comune: Iberide
Famiglia Brassicaceae
E’ una pianta alpina , suffruticosa, sempreverde, tappezzante ma non invadente.
Ha aspetto tappezzante, alta intorno ai 30 cm.
Impiego nei giardini rocciosi o tra i camminamenti, nei muri a secco, ai piedi delle siepi di evonimo crea bei contrasti.
Fiorisce in maggio-giugno.
Ha un fiorellino ovale di 1,5 cm raccolti in racemi compatti di colore bianco puro.
Esiste anche l’ I. saxatilis che ha fiori bianchi sfumati di rosa. I.s. “Little Gem” a fiori bianchi, compatta. I. s.”Snowflake” a fiori bianchi, legnosa. I. commutatum che è specie simile e tappezzante.
Le foglie lanceolate di 6-8 cm. larga 5 mm di un bel verde intenso.
Gli inverni rigidi gli sono ostili ma la sua rusticità gli permette di rigenerarsi.
Teme i ristagni e preferisce un terreno normale di giardino, drenato.
Posizione soleggiata.
Messa a dimora inizio autunno o a primavera, belli in gruppi distanti 40-50 cm.
A primavera ripulire le parti legnose.
Fertilizzare con concime complesso.
La propagazione avviene per talea semi legnosa in giugno-agosto oppure per divisione in settembre-ottobre.
PEONIA (Paeonia)
Famiglia Peoniacee
Possiamo dividere molto semplicemente le peonie in due grandi gruppi: quelle erbacee la cui parte aerea d’inverno scompare ma in primavera riemette i nuovi germogli, e quelle arbustive dette anche legnose o arboree che ha veri e propri rami da cui in primavera si schiudono i nuovi germogli.
E’ una pianta perenne, decidua, rustica, che può raggiungere in alcune varietà l’altezza e la larghezza di due metri.
Si moltiplicano dividendo i rizomi che portano almeno una gemma.
Si può utilizzare in giardino da sola o in gruppo sia per bordure miste che per quelle perenni.
E’ una pianta di semplice coltivazione e grande adattabilità che riempie grandi spazi e sopporta il freddo intenso.
Fiorisce da maggio e alcune varietà fino a Luglio, il fiore è globoso con petali più grandi esternamente e più piccoli internamente.
Si impianta, in gruppi lontani circa un metro, in primavera o in autunno.
Predilige un terreno molto ricco di sostanze organiche, umido ma senza ristagni.
La posizione ottimale è la mezza ombra e si può coltivare anche in vaso preparando un buon fondo drenante.
Per avere buoni risultati somministrare in primavera un fertilizzante complesso e in autunno accorciare la pianta fino raso terra.
I colori vanno dal rosa-cremisi al bianco, dal bordeaux al rosa chiaro fino al rosa carico e alcune varietà sono molto profumate.
Nell’elenco delle fioriture di maggio troviamo: Agapantus – Alstromeria – Anthurium – Antirrhinum – Aster, Bouvardia – ancora qualche Calla “ritardataria”- Celosia – Centaurea – Convallaria – Dhalia – Delphinium – Eustoma – Freesia – Gladiolus – Gypsophila – Ginestra – Heliantus – Lilium – Matthiola Paeonia – Ranunculus – Rose a non finire – Solidago
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Tappeto Erboso
Cure del tappeto erboso nel mese di Maggio:
1-Le rasature regolari (solo quando l’erba è asciutta) con cadenza settimanale.
2-L’irrigazione non deve mancare e se non piove irrigare regolarmente almeno ogni due giorni.
3-Le malattie prolificano con il caldo-umido di questo periodo creando al prato problemi di malattie fungine che si prevengono con un fungicida ad ampia azione.
4-La lotta può avvenire sradicando le malerbe manualmente con una zappetta affilata oppure usando con molta cautela un diserbante selettivo per infestanti a foglia larga.
5-Effettuare una trasemina dove i passaggi frequenti e l’eccessivo calpestio possono formare zone spoglie e dove il tappeto erboso risulta diradato intervenire immediatamente per rinfoltirlo.
Acquistare nei garden center del buon terriccio specifico da tappeto erboso e spargerlo nelle zone spoglie. Livellare bene e riseminare uniformemente. Tenete umido per 3-4 giorni e seguire la nascita e la crescita dei nuovi teneri fili d’erba.
6-La concimazione adatta ad ogni prato sarà garanzia di vigore.
7-Areazione indispensabile affinché arrivi ossigeno al suolo, basta farlo una sola volta nell’arco dell’anno.
8-Il drenaggio serve ad evitare l’infeltrimento.
9-L’erba del prato non ama l’ombra tuttavia si può optare per un seme adatto al tipo di esposizione del giardino.
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Le siepi
Non tutti riescono facilmente nella pratica della potatura delle siepi, ma se si desidera una crescita veloce e compatta della siepe senza l’intervento di un giardiniere, occorre operare regolarmente.
Fare attenzione anzitutto al tipo di pianta che ci apprestiamo a potare per intervenire in maniera adeguata evitando errori grossolani.
1) Il primo tipo di siepe è quella lasciata crescere liberamente, per fare ciò bisogna avere a disposizione un giardino abbastanza grande perchè la siepe lasciata libera ha bisogno di grandi spazi. Tuttavia almeno un intervento all’anno è necessario per controllare i rami storti, malati o troppo bassi.
2) Il secondo tipo è quello regolare che si fa crescere e si mantiene in una forma definita che non occupa troppo spazio perchè mantenuta nei limiti previsti da potature effettuate regolarmente. Trascurare le potature permette alla siepe di invadere spazi eccessivi rendendola rada nella parte centrale.
La siepe deve risultare larga tanto sotto quanto sopra o meglio ancora più larga sotto e più stretta sopra per far filtrare aria e luce.
Non deve mai essere più stretta sotto e larga sopra perchè in breve tempo non avrebbe più luce e crescerebbe spoglia in basso.
La potatura perfetta si effettua procedendo dal basso all’alto, prima si opera sui lati e poi sull’altezza che si riporta su tutta la superficie della siepe con un’asta precedentemente misurata.
Primo anno di impianto
Durante il primo anno di impianto di una siepe di latifoglia occorre accorciare i rami laterali senza timore fino a metà senza tralasciare le cimature che permetteranno alla pianta di riempirsi e compattarsi perchè si svilupperanno i polloni laterali e le piante raggiungeranno di nuovo l’altezza dell’impianto già dopo la prima stagione.
A fine luglio o in agosto potare di nuovo lateralmente.
La regola generale è qualunque sia la pianta da siepe scelta di intervenire durante il primo anno con una potatura in maggio e una in agosto.
Ci sono varietà che crescono molto velocemente e necessitano di un numero maggiore di potature, fino a tre o quattro all’anno.
Altra regola è quella che non si interviene dopo Agosto su siepi di conifere perchè non potrebbero affrontare il freddo dell’inverno.
Secondo anno di impianto e di crescita
Cimare nuovamente i rami della siepe di latifoglia ma senza eccedere cominciando a dare gradatamente la forma desiderata.
Se si desidera una siepe larga si devono limitare le potature laterali.
Se si desidera una siepe stretta si devono accorciare decisamente i rami laterali.
Per le siepi di conifere gli interventi degli anni successivi saranno in maggio e in agosto lateralmente finché non avrà raggiunto l’altezza desiderate. Procedere poi con la cimatura.
Interventi su vecchie siepi
Una siepe di latifoglie trascurata a fine autunno o inizio primavera necessita di accorciare i rami fino a 30 cm. da terra e sostituire le piante secche, seguire per i due anni successivi con potature frequenti.
Per avere nuovamente la siepe in forma dovranno trascorrere circa tre o quattro anni.
Se la siepe è di conifere accorciare i rami laterali fino quasi al fusto. Questo permetterà lo sviluppo di getti laterali e anche se dopo questo intervento la siepe avrà un aspetto decisamnete spoglio, ma basterà avere pazienza perchè torni in forma.
Mantenere in salute le siepi
In primavera sulle siepi giovani miscelare della buona torba con fertilizzate o stallatico e distribuirlo intorno alle piante, ripetere l’operazione in autunno, lavorando il terreno in superficie.
Le innaffiature non vanno mai trascurate.
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L'orto
Semine del mese di Maggio in piena terra:
asparagi, anguria, basilico, barbabietole rosse, biete da costa, biete da taglio, broccoli, carote, cavolo cappuccio, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cetrioli, fagiolini, cicorie, lattughe rossa, lattuga romana, lattuga da taglio, mais dolce, melanzane, meloni, mesticanza, peperoni, pomodori, porro, prezzemolo, ravanelli, rape, cime di rapa, sedano, fagiolini, verze, zucchini e fagioli borlotti.
Con LUNA CALANTE
In Aprile il terreno sarà stato lavorato e concimato per poter ospitare le piantine che saranno state seminate in serra verso febbraio-marzo.
Tenute in luogo riscaldato, adesso le piantine sono cresciute e pronte per essere trapiantate in pieno campo.
Se non si riesce a creare da soli le piantine, ma si desidera impiantare un orto in tempi veloci, procurare le piantine già pronte per essere poste in piena terra presso il vostro garden di fiducia. Gli apparati radicali già ben sviluppati permetteranno di guadagnare molto tempo rispetto alla semina che però è di gran lunga più economica e soprattutto soddisfacente.
Continuare a seminare e trapiantare: anguria, basilico, barbabietole rosse, bieta da costa, bieta da taglio, broccoli, cardi, carote, cavolo cappuccio, cavolfiore, cavoli di Bruxelles, cetrioli, cicorie, fagiolo e fagiolini, finocchio, indivia riccia, mais dolce, peperone, piselli, melanzana, pomodoro, ravanelli, rucola, scorzo bianca, sedano, spinaci, valeriana, zucche e zucchini.
Cimare angurie e meloni con attenzione e delicatezza.
Sfemminellare i pomodori cioè togliere i germogli che crescono tra fusto e foglie ed eseguire la stessa operazione anche sulle melanzane. Su fagioli e rampicanti iniziare a disporre i paletti per sostenerli.
I sostegni degli ortaggi devono essere scelti e posti a dimora solidamente sapendo che le piante specie i pomodori e i fagiolini crescendo diventeranno pesanti.
Rincalzare patate, piselli e fagioli.
Trapiantare aromatiche e solanacee,
Raccogliere: ravanelli, spinaci, bietole, insalata, fave.
Fare attenzione all’arrivo dei primi parassiti, per evitare che si diffondano eccessivamente.
La riproduzione dei testi è vietata se non se ne cita la fonte.
La serra
La serra in questo periodo è colma di semenzai strabordanti di piantine che devono essere a seconda dei casi rinvasate in contenitori più grandi oppure poste direttamente a dimora.
E’ ancora possibile seminare in piena terra: Agerato, Amaranto, Aquilegia, Clarkia, Coleus, Convolvolo, Cosmea, Elicriso, Fiordaliso, Gypsophila, Girasole ornamentale, Godezia, Iberis, Ipomea, Lino decorativo, Lupino, Papavero, Phlox, Pisello odoroso, Portulaca, Primula, Salpiglossis, Zucchetta ornamentale.
E’ tempo di aprire definitivamente la serra e di ombreggiare adeguatamente.
Nei giorni di pioggia approfittare per mettere in ordine l’interno della serra.
Le aromatiche
Le ERBE AROMATICHE rappresentano un capitolo a parte sia nel giardino, nell’orto, sul terrazzo e nell’allestimento del giardino roccioso. Sono caratterizzate dal profumo derivante dagli olii essenziali in esse contenuti.
UTILIZZO delle aromatiche:
-per il loro aspetto decorativo
-in cucina, spesso anche a crudo, per arricchire di gusto le pietanze
-in erboristeria per ottenere: tisane, decotti, unguenti compresse e tinture che vanno usati con cautela facendosi consigliare da esperti in quanto le caratteristiche officinali e quindi terapeutiche di alcune piante possono risultare molto potenti
-nella cosmesi naturale per la realizzazione di prodotti di bellezza in particolare per la cura di pelle e capelli
-per la produzione di olii essenziali impiegati in aromaterapia: ad esempio salvia e rosmarino diffondono uniformemente gli “oli essenziali” che contengono, altre piante conservano le proprietà officinali nei semi o solo nelle foglie e a volte nelle radici.
-per realizzare pot-pourri adatti a profumare gli ambienti della casa e gli armadi.
SEMINA è preferibile seminare le aromatiche con Luna calante e trapiantarle con Luna crescente.
a marzo può iniziare la semina di: basilico, prezzemolo, erba cipollina, melissa, origano, erba pepe, incenso, aneto, rucola, senape, borragine, santoreggia, maggiorana, cedrina, cerfoglio, rafano, levistico, erba aglina, dragoncello, menta, coriandolo.
a settembre melissa e basilico potranno ancora essere seminate.
GERMINAZIONE dei semi inizia ad avvenire quando la temperatura del terreno raggiunge almeno 10°C
TERRENO preferiscono un terreno drenato e molto sciolto.
COLTIVAZIONE IN VASO si possono avere piante aromatiche anche senza possedere un orto o un giardino perché la loro coltivazione in vaso è sempre soddisfacente, anzi è consigliata nelle zone con inverni rigidi, per poterle portare in luogo riparato prima delle gelate.
A novembre proteggere tutti i vasi di piante aromatiche, in particolare il timo, avvolgendoli con tessuto non tessuto per superare i rigori dell’inverno, meglio ancora se portati sotto un portico o all’interno di un garage esposti ad est.
RACCOLTA ed ESSICCAZIONE il mese di giugno è il periodo migliore per essiccare le piante aromatiche più comuni, per averle a disposizione durante l’inverno Le aromatiche da essiccare vanno raccolte perfettamente asciutte prima della loro fioritura, legate in mazzi e appese a testa in giù in luogo abbastanza buio, fresco, asciutto e ventilato. Di tanto in tanto vanno controllati e dopo circa quindici giorni saranno pronte per essere poste in sacchetti di carta ed etichettati ed essere mantenuti in luogo asciutto.
Invece le foglie di menta e di salvia vanno essiccate al sole.
A fine giugno le aromatiche non raccolte vanno cimate.
MOLTIPLICAZIONE è tempo di moltiplicare e rinnovare le aromatiche sia in piena terra che in vaso per: menta, timo, salvia, maggiorana, origano, melissa e altre, attraverso la divisione dei cespi, operazione da effettuare usando una paletta da giardinaggio o una vanga a seconda delle dimensioni della pianta originaria. Scavare delle buchette adatte nel terreno adagiare le nuove piantine coprendo bene le radici con terriccio adatto, pressando leggermente e annaffiando moderatamente.
TALEE a settembre è il momento di moltiplicare alcune aromatiche come : salvia, lavanda, rosmarino e timo.
In INVERNO alcune piante aromatiche spariscono per riemergere in primavera, come ad esempio l’erba cipollina.
In caso di NEVE avere cura delle aromatiche a portamento arbustivo perché con il suo peso rovinerebbe l’estetica oltre a gelare i rami.
La DISTINZIONE delle erbe aromatiche può avvenire per coltivazione in perenni o annuali. Per parti utilizzabili della pianta: intera, foglie, fiori, radici, bulbi, rizomi, frutti, bacche o semi. Per sapori se delicati per uso a crudo in cucina oppure decisi per la cottura. Per dimensione da piantina, a cespuglio ad albero.
DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI ERBE AROMATICHE
acetosa, aglio orsino, aloe vera, alloro, aneto, artemisia, assenzio, basilico, camomilla, cappero, coriandolo, dragoncello, elicriso, erba cipollina, cumino finocchio, issopo, lavanda, melissa, maggiorana, menta, origano, peperoncino, prezzemolo, rosmarino, ruta, santoreggia, salvia, timo sono le piante aromatiche che appassionano maggiormente chi le coltiva a fronte di pochissime esigenze:
–SALVIA (Salvia officinalis L., 1753)
FAMIGLIA Lamiaceae (Labiatae)
ORIGINE bacino del Mediterraneo, spontanea in Italia.
DEFINIZIONE piccolo arbusto erbaceo perenne, dai rami a sezione quadrangolare del genere spermatofite dicotiledoni, suffruticosa ossia con base del fusto legnoso e il resto erbaceo, può vivere allo stato spontaneo oltre 15 anni e circa la metà se coltivata.
UTILIZZO probabilmente è la più famosa delle aromatiche, da sempre conosciuta ed utilizzata in cucina per salse, carne, pesce e pastellate. In medicina viene usata per le sue proprietà antisettiche ed astringenti. In cosmesi si ottengono prodotti per capelli, denti e gengive e per il corpo.
MESSA A DIMORA da effettuarsi in primavera fino ad inizio estate. D’inverno la salvia coltivata in vaso va riparata dal gelo e dall’umidità e posta in un luogo luminoso.
ESPOSIZIONE predilige i climi miti, il caldo e il sole, in luoghi più rigidi occorre coltivarla in vaso e ripararla dal gelo e dall’umidità in un luogo luminoso.
In piena terra scegliere un posto soleggiato, ben drenato e riparato.
Se collocata in posizione soleggiata e protetta sopporta anche gli inverni moderatamente freddi.
ALTEZZA anche fino a 1 m. larghezza la stessa dell’altezza.
FIORE le infiorescenze dal profumo delicato compaiono verso giugno-luglio sono bilabiati, tubolari, sono riuniti in verticillastri (i fiori sono disposti in verticillo ossia il raggruppamento degli elementi è ordinato circolarmente donando l’aspetto della spiga). La fioritura avviene in estate giugno e luglio, è di colore azzurro-violetto. I fiori della salvia sottraggono energia alla pianta e quindi il consiglio è di toglierli appena compaiono.
FOGLIE opposte di dimensione variabile, finemente dentate vellutate, picciolate, ovali lanceolate, disponibili fresche per gran parte dell’anno ossia da marzo a ottobre. Per essere essiccate vanno raccolte prima della fioritura.
MOLTIPLICAZIONE in primavera attraverso la divisione dei cespi, per seme e per margotta. Si moltiplica per talea apicale a fine primavera o a fine estate periodo fine agosto inizio di settembre semplicemente preparando dei piccoli vasi con terra da orto, torba e sabbia in parti uguali e inserendo un rametto semi legnoso di 15015 cm. di lunghezza prelevato da una pianta sana, incidendo la base del rametto per un cm e togliendo le foglie lasciando solo le prime tre o quattro in cima. Coprire con plastica e mantenere umidità moderata ma costante. Porre all’ombra e quando le radici saranno ben formate trapiantare il nuovo esemplare in un vasetto più ampio per poi mettere definitivamente a dimora quando la piantina sarà ben sviluppata. Ottobre è il momento ideale per piantare la Salvia che è una specie perenne sempreverde
INNAFFIATURA solo con terreno decisamente asciutto, in maniera moderata senza ristagni.
POTATURA se invecchia senza essere potata diventa legnosa, quindi in primavera apportare potature decise, anche per contenere e mantenere una forma definita.
CONCIMAZIONE usare un concime organico a lenta cessione una volta all’anno, per le piante in vaso usare un concime liquido da primavera ad inizio estate.
RINVASO ogni due o tre anni sostituire il vaso con uno leggermente più grande nel periodo primaverile, preparando un fondo che dreni e usando un terriccio leggero calcareo-sabbioso.
TERRENO calcareo-sabbioso leggermente alcalino ben drenato
TRATTAMENTI mantenendo la giusta irrigazione e areazione la salvia non ha grossi problemi. Eventuale oidio si combatte con fungicida specifici o vaporizzazione di macerato d’ortica. Mentre per debellare insetti come afidi, cocciniglie, cicaline ecc. è sufficiente effettuare spruzzature con una soluzione di sapone di Marsiglia.
-ROSMARINO (Rosmarinus officinalis L.)
FAMIGLIA Lamiaceae.
ORIGINE bacino del Mediterraneo, spontaneo in Italia lungo le coste.
DEFINIZIONE arbusto perenne cespuglioso sempreverde semirustico, fusto legnoso e ramificato.
UTILIZZO praticamente è sempre possibile raccogliere il rosmarino perché sempreverde e il suo uso in cucina per aromatizzare le pietanze è risaputo. In medicina vengono usate sia le foglie che l’olio essenziale usati per le proprietà antisettiche, tonificanti e diuretiche oltre che antinevralgiche. Il rosmarino si usa in cosmesi per prodotti specifici per capelli. In casa si può unire ad altre erbe per creare pot-pourri o semplicemente come profuma-biancheria o appeso in mazzi nelle cucine delle taverne. Può essere essiccato al sole o nell’essiccatore.
MESSA A DIMORA preferibilmente in primavera.
ESPOSIZIONE soleggiata
ALTEZZA circa 80-90 cm ma può raggiungere anche il metro e mezzo, la larghezza è pari all’altezza.
FIORE piccoli fiori di colore azzurro pallido aspetto bilabiato-tubolari, racemi apicali corti nel periodo che va da piena primavera a inizio estate. Piante poste in zone molto riparate possono rifiorire più volte nel corso dell’anno. I frutti sono tetracheni (quattro acheni) di colore bruno da maturi.
FOGLIE sono la parte interessante della pianta, hanno forma aghiforme e revoluta, di colore verde scuro sulla pagina superiore e argentee sulla pagina inferiore.
MOLTIPLICAZIONE nei mesi estivi quindi luglio-agosto si prendono da una pianta adulta delle talee semi legnose di una decina di cm e si infilano in un composto di torba al 50% e sabbia al 50%, si lasciano radicare per tutto l’inverno in un posto riparato. La primavera successiva si potrà procedere con la messa a dimora. In zone particolarmente riparate si può effettuare la messa a dimora diretta delle talee in autunno. La messa a dimora da vasetti acquistati nei vivai può avvenire in primavera o inizio autunno.
INNAFFIATURA solo con terreno decisamente asciutto, in maniera moderata senza ristagni.
POTATURA per ottenere un cespuglio più fitto, in primavera quando sfiorito o in autunno, è sufficiente cimare i getti principali, avendo cura di non accorciare i rami di quattro o cinque cm. dalla sommità. Asportare i rami secchi o storti.
CONCIMAZIONE usare un concime organico a lenta cessione da primavera ad inizio estate ogni due settimane. Per il rosmarino in vaso usare un concime liquido.
RINVASO ogni due o tre anni sostituire il vaso con uno leggermente più grande nel periodo primaverile, preparando un fondo che dreni e usando un terriccio leggero calcareo-sabbioso.
TERRENO calcareo-sabbioso leggermente alcalino ben drenato e leggero.
TRATTAMENTI contro attacchi fungini o parassitari con prodotti specifici a base naturale.
-TIMO (Thymus vulgaris L., 1753)
FAMIGLIA Lamiaceae.
ORIGINE Mediterraneo orientale
DEFINIZIONE sub-arbusto perenne, di cui esistono più di 300 specie, caratterizzato dalla profumazione intensa.
UTILIZZO in cucina, in aromaterapia e come pianta medicinale grazie alle sue proprietà balsamiche, antisettiche e antiinfiammatorie.
MESSA A DIMORA si effettua in primavera o autunno.
ESPOSIZIONE privilegiare una posizione soleggiata. E’ una pianta che sopporta il freddo, ma non il gelo prolungato.
ALTEZZA da 10 a 50 cm la larghezza.
FIORE di color bianco-rosa-lillà in maggio a luglio raggruppati in spighe.
FOGLIE di colore verde-grigio, opposte punteggiate molto piccole, lanceolate e aromatiche.
MOLTIPLICAZIONE da seme o in estate da talea prelevando da un esemplare adulto rametti semi-legnosi lunghi circa 10 cm privati dalle foglie per 3-4 cm dal punto del taglio e interrare in vasetti con substrato sabbioso mantenuto costantemente umido. Porre in luogo luminoso. La comparsa delle nuove foglioline evidenzierà l’inizio del radicamento. Le nuove pientine saranno pronte dopo alcuni mesi per essere poste a dimora o in vaso. La messa a dimora da vasetti acquistati nei vivai può avvenire in primavera o inizio autunno.
INNAFFIATURA solo a terreno decisamente asciutto.
POTATURA intervenire ad inizio primavera con un taglio moderato e togliendo tutte le parti secche. In inverno cimare con le forbici prelevando i getti apicali solo quando occorre.
CONCIMAZIONE ad inizio primavera distribuire un concime granulare bilanciato, oppure stallatico attorno alla base della pianta. Alle piante in vaso somministrare concime liquido specifico per piante aromatiche, due volte al mese. Evitare i concimi ad alto apporto di azoto.
RINVASO ogni due anni, in primavera, trasferire le piante in vasi di dimensione leggermente più grande.
TERRENO alcalino, anche pietroso e calcareo vista la sua natura rustica, ma sempre ben drenato.
TRATTAMENTI la pulizia delle piante aiuta a mantenere in salute le piante. Se si notano attacchi fungini ricorrere all’uso di prodotti fitosanitari specifici.
-LAVANDA (Lavandula L.,1753)
FAMIGLIA Lamiaceae
ORIGINE Mediterraneo occidentale
DEFINIZIONE arbusto mellifero, aromatico, officinale, sempreverde, semplice sia da coltivare che da mantenere. Durante la bella stagione è possibile imbattersi nel suo profumo inconfondibile e la fioritura romantica riporta nel giardino uno stile provenzale.
UTILIZZO, sia da fresca che da essiccata, in cucina, in cosmesi fin dai tempi più antichi veniva impiegata per profumare l’acqua dei bagni, nella medicina naturale, nell’aromaterapia e nei distillati da profumeria.
MESSA A DIMORA le piantine si pongono a dimora tra settembre ed ottobre se in luoghi miti oppure ad inizio primavera. Si può coltivare con successo anche in vaso, da sola o per composizioni, scegliendo varietà rustiche, compatte per essere poi riparate d’inverno.
Indubbiamente coltivata in giardino raggiungerà il suo massimo splendore, sia sistemata come pianta solitaria, sia posta in fila per bordure o in aiuole miste per il suo fogliame argenteo.
Le varietà a disposizione non sono tutte uguali:
L. “Stoechas” molto profumata con fiori viola
L “Lanata” perchè ha fiori bianchi e da caratteristici steli lanuginosi e argentei. Arbusto alto e alto 1 metro.
L. “Hidcote” se si desidera una pianta compatta, alta fino a 50 cm con fiori blu-viola, questa scelta è ideale per formare siepi.
L. “Nana Alba” con fiori chiari
L. “Hidcote Pink” con fiori rosa
L. “Seal” o la L. “Hidcote Giant” se si desidera una pianta con chioma più aperta. Se si mettono a dimora più piantine disporle distanti 30-40 cm. l’una dall’altra.
L. Angustifolia Rosea cespugliosa compatta e profumata con fiori rosa e foglie verde-grigio e con un’altezza di 40-70 cm.
ESPOSIZIONE decisamente soleggiata.
ALTEZZA secondo la varietà può raggiungere anche il metro e mezzo, ma mediamente la sua altezza si aggira intorno agli 80 cm. così come la larghezza
FIORI di colore che varia dal viola all’azzurro, ma anche bianco e rosa. Sono raccolti in spighe lunghe dai 4 agli 8 cm. su steli lunghi in media 40 cm. La fioritura dura per l’intera stagione estiva.
FOGLIE di colore verde grigio, molto profumate.
MOLTIPLICAZIONE il metodo più adottata è di sicuro la talea: in estate si preleva un rametto semi-legnoso e si mette a radicare in un recipiente contenente terriccio misto di sabbia e torba
INNAFFIATURA moderata nelle prime fasi di attecchimento, poi solo in estate a terreno asciutto, senza provocare ristagni.
POTATURA a fine inverno accorciare tutti i rami massimo di un terzo, tagliare quelli cresciuti in maniera disordinata, quelli danneggiati e spezzati per mantenere la pianta in ordine e di bell’aspetto, evitando la formazione della parte legnosa che fa sembrare la pianta spoglia e secca. Dopo la fioritura a fine estate si possono eliminare tutti i fusti che hanno fiorito, tagliando sulla parte verde altrimenti la pianta non produrrà più nuovi getti.
CONCIMAZIONE ricordando che la lavanda è una pianta rustica che non richiede quindi una concimazione eccessiva e in particolare quella azotata, limitarsi ad un apporto granulare a lenta cessione ricco di potassio da fornire in primavera.
RINVASO circa ogni due anni sostituendo il vaso con uno più grande di due misure, ponendo sul fondo argilla o cocci per un buon drenaggio e una miscela formata da una parte di terriccio, una parte di sabbia e una parte di perlite che può essere sostituita con compost grossolano.
TERRENO mediamente ricco di sostanze organiche ma assolutamente ben drenato, i ristagni d’acqua sono dannosi.
TRATTAMENTI i ristagni e l’umidità sono i maggiori nemici della Lavanda, è opportuno quindi tenere d’occhio gli attacchi da malattie fungine, muffa grigia (Botrytis cinerea) e oidio e se necessario intervenire con olio di Neem o bicarbonato di potassio.
Afidi e cocciniglia si debellano con olio di Neem, sapone molle e irrorazioni con macerato di ortica.
ALLORO (Laurus nobilis L., 1753)
FAMIGLIA Lauracee
ORIGINE Asia minore
DEFINIZIONE arbusto dioico, aromatico ed officinale rustico, sempreverde o albero.
UTILIZZO in cucina per aromatizzare le pietanze e per marinature, tisane ed infusi. Ha anche proprietà antisettiche ed antiinfiammatorie.
MESSA A DIMORA in primavera o in autunno.
ESPOSIZIONE soleggiata o in semi-ombra
ALTEZZA dagli 80-100 cm da arbusto ai 10 m. e più da albero.
FIORE in marzo-maggio compaiono piccoli fiorellini giallastri riuniti in infiorescenze ad ombrello. Si distinguono piante maschio che producono stami, ma non frutti e piante femmine che producono fiori che in seguito ad impollinazione accresce nel periodo autunnale le classiche bacche dette “drupe” somiglianti a piccole e profumate olive dal colore nero-viola con proprietà antiossidanti ed antiinfiammatorie.
FOGLIE dal caratteristico profumo deciso, forma ellittica, colore verde scuro, glabre e lucide nella pagina superiore e opache nella pagina inferiore, coriacee, margine spesso ed ondulato, lunghe 10 cm., apice acuto.
MOLTIPLICAZIONE per talea semi-legnosa in autunno.
INNAFFIATURE regolari durante la bella stagione, ma senza ristagni.
POTATURA: non ha molti problemi; resiste bene alle potature che vanno eseguite quando non gela più. Le forme particolari come quelle tonde o a piramide, necessitano di potature di mantenimento da effettuare una volta al mese tranne che in inverno.
CONCIMAZIONI liquida azotata due volte al mese in primavera estate, sospendere in autunno-inverno.
RINVASO ogni due anni in primavera trasferendo la pianta in un vaso di due misure più grande.
TERRENO si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno purché leggero e senza ristagni d’acqua.
TRATTAMENTI la cocciniglia va debellata con olii minerali, la psilla con olio di Neem o sapone molle. In presenza di afidi o di fumaggine trattare con sapone molle.
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Il frutteto
Per porre A DIMORA le piante da frutto a radice nuda è tardi, mentre è sempre possibile farlo con le piante in vaso che trovano beneficio nel trasferimento in piena terra.
I primi frutti di queste piante si avranno comunque l’anno prossimo.
E’ possibile invece porre a dimora i PICCOLI FRUTTI che hanno cominciato a vegetare solo da poco.
FRESARE o rasare il prato del frutteto.
POTATURA VERDE che nello specifico del mese riguarda particolarmente il diradamento dei frutticini delle drupacee in eccesso e/o malformati.
Le precipitazioni primaverili bastano da sole alle ESIGENZE IDRICHE delle piante da frutto ma se così non fosse riempire le conche preparate precedentemente ai piedi dell’albero.
SI RACCOLGONO: arance e limoni, nespole, ciliegie e fragole.
SONO IN FIORE: vite, nocciolo, kaki, noce, kiwi.
TRATTAMENTI contro afidi e mosca, si praticano solo alla fine della fioritura, non eccedere e procedere solo se necessario, mangiare frutta non trattata è benefico.
AGRUMI
Le piante sono state riportate all’esterno, occorre provvedere a togliere le parti secche e a pulire la terra dai residui. Se le foglie risultano molto polverose provvedere a lavarle con una doccia delicata.
Le piante che ne hanno necessità vanno trapiantate in vasi leggermente più grandi e riempite di terriccio apposito facilmente reperibile presso il vostro garden center di fiducia.
La miscela ideale per agrumi può anche essere preparata senza acquistarla nel seguente modo: miscelare molto bene su un piano parti uguali di ottima terra da orto, sabbia e torba, aggiungere del concime granulare specifico a lenta cessione in quantità appropriata.
Gli agrumi richiedono concimi bilanciati nei macronutrienti e ricchi di micronutrienti, come manganese e zinco.
Le piante che non subiranno il rinvaso dovranno essere irrigate costantemente con aggiunta di concime liquido specifico ogni 15/20 giorni. Se il concime è invece a lenta cessione leggere sul prodotto la frequenza di somministrazione.
Seguendo questi semplici accorgimenti le piante fioriranno abbondantemente e successivamente si formeranno frutti a sufficienza.
CONSIGLIO: tenere sempre in casa un prodotto anti cocciniglia da somministrare alle vostre piante non appena scorgerete sui rami e sulla pagina inferiore delle foglie e sui rami, attacchi di cocciniglia che in questo periodo sono abbastanza frequenti.
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Laghetto e giardino roccioso
Maggio è il mese più adatto alla divisione delle ninfee che devono essere estratte dall’acqua che a seconda della grandezza raggiunta dalla pianta deve variare la sua profondità dal mezzo metro ai tre metri.
Dividere i rizomi avendo cura di conservare almeno una gemma per ogni pezzo staccato.
A questo punto occorre ripiantare le ninfee; se sul fondo del laghetto c’è della terra non ci sono problemi altrimenti occorre collocare ogni nuova pianta in un contenitore adeguato, con terriccio da giardino avendo cura di coprire con sabbia se il laghetto è abitato da pesci.
Curare bene l’ancoraggio.
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Vigna e vino
La lotta fitosanitaria è mirata particolarmente alle tre grandi nemiche della vite: peronospora, oidio e botrite.
PERONOSPORA: con questo termine si usa descrivere molti funghi peronosporali, nello specifico quello della vite è la Plasmopara viticola.
Le macchie sulle foglie sono trasparenti prima, gialle poi che formano efflorescenza al verso, poi disseccano e avvizziscono.
Il danno sul grappolo è molto grave, gli acini non arrivano a maturare a causa della sofferenza per il mancato processo di fotosintesi della pianta.
OIDIO: Oidium o MAL BIANCO è causato dal fungo parassita Erysiphe necator, è tra le più gravi malattie fungine della vite, da curare con interventi tempestivi, si sviluppa con temperature intorno ai 30 gradi e si riconosce come una polverina bianca molto fine che si spande su fusti, sulle foglie e sui grappoli in crescita.
BOTRITE O MUFFA GRIGIA malattia causata dal fungo Botrytis cinerea in grado di sopravvivere d’inverno: non è semplice distinguere la muffa grigia dall’oidio, occorre un’osservazione più attenta. Si tratta sempre di una polverina biancastra, ma la muffa grigia colpisce foglie, grappoli in formazione, cirri e pampini che assumono una colorazione brunastra. Gli acini completamente ricoperti di questa muffa, marciscono in mancanza di un intervento tempestivo.
I due periodi di maggior pericolo di sviluppo della Botrite sono la fioritura e il lasso di tempo che intercorre tra invaiatura e maturazione, quindi i periodi in cui trattare con prodotti anti botritici sono la fioritura, il momento che va dall’allegagione alla chiusura del grappolo, il periodo dell’invaiatura e della maturazione (ponendo particolare attenzione ai tempi di carenza).
Peronospora, oidio e botrite, possono arrivare a compromettere l’intero raccolto quindi intervenite con un calendario prefissato con le irrorazioni.
Intorno a metà maggio effettuate la prima ramatura (ossicloruro di rame e zolfo bagnabile).
La vigna, prima della fioritura, dovrebbe ricevere il rame tre volte.
E’ importante che dopo l’irrorazione trascorrano 24 ore senza piovere al contrario l’operazione dovrà essere ripetuta entro i tre giorni successivi.
La fioritura dura circa 15 giorni e in questo lasso di tempo sarebbe opportuno non irrorare la vigna, ma se ciò si rendesse necessario è importante ridurre la dose dei prodotti della metà.
E’ tempo di interrare il sovescio.
VINO
Con Luna calante inizia il secondo travaso di vino e si riordina la cantina.
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I proverbi
Acqua di maggio è come la parola di un saggio.
Maggio piovoso, anno ubertoso.
Se piove i primi di maggio, noci e fichi faranno buon viaggio.
Il giorno di S. Cataldo (10 maggio) sparisce il freddo e arriva il caldo.
Fango di maggio, spighe d’agosto.
Maggio fresco e bagnato giova alla vigna e al prato.
Maggio asciutto e soleggiato, molto grano a buon mercato.
A san Bernardino (20 maggio) la fioritura del lino.
Per Santa Rita (22 maggio) ogni rosa è fiorita.