21 Luglio 2025

Occhioviterbese

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Quotidiano digitale dedicato agli Eventi e alle Notizie della Provincia di Viterbo

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Luglio

Agenda di Luglio e Agosto

Agenda

Le attività in giardino, nell’orto e nel frutteto con il caldo intenso si riducono, tuttavia alcune cure si rendono necessarie ad esempio: eliminare i fiori appassiti, contenere l’espansione delle rampicanti, mantenere forme regolari alle siepi, aumentare in generale tutte le irrigazione, in particolare quella del prato e del frutteto di cui bisogna seguire anche il raccolto, effettuare la semina di diverse varietà nell’orto, eseguire varie potature e i necessari trattamenti alle vegetazioni e alle fioriture che in questo periodo sono particolarmente rigogliose.
Un altro aspetto da tenere presente è l’eventuale periodo di assenza da casa per le ferie che comporterà un’adeguata organizzazione finalizzata al mantenimento del giardino, dell’orto e delle piante in vaso.

Lunario di Luglio e Agosto

Lunario

LUNARIO LUGLIO 2025
2 Primo quarto
10 Luna piena
18 Ultimo quarto
24 Luna nuova

FESTIVITA’ E RICORRENZE AGOSTO 

15 Assunzione di Maria Vergine – Ferragosto

LUNARIO AGOSTO 2025
1 Primo quarto
9 Luna piena
16 Ultimo quarto
23 Luna nuova
31 Primo quarto

Giardino e terrazzo di Luglio e Agosto

Giardino e Terrazzo

In questo periodo di temperature molto elevate e lunghi periodi siccitosi, occorre annaffiare nelle ore più fresche della giornata con regolarità e a sufficienza tutte le piante. Una adeguata pacciamatura alla base del fusto o su vasi e fioriere permetterà all’acqua di evaporare meno velocemente.
Usare l’acqua con parsimonia come un bene prezioso e insostituibile, riciclando ad esempio l’acqua con cui abbiamo lavato l’insalata per annaffiare qualche vaso, vale anche per l’acqua di cottura della pasta fatta freddare. Inoltre, quando acquistiamo delle nuove piante, possiamo scegliere quelle che richiedono meno acqua.
Controllare ed eventualmente sostituire le batterie delle centraline di irrigazione in particolare prima di andare in ferie, verificare con cura che tutti gli irrigatori funzionino a dovere così come l’apertura e la chiusura delle elettrovalvole.

Di seguito un elenco di attività  da svolgere possibilmente in luna calante:

Cimare le erbacee sfiorite, dalie e crisantemi.

Alberi e arbusti ormai sfioriti vanno ripuliti.

Cimare gli Aster e se il cespuglio è alto effettuare legature per mantenere la forma compatta.

Eliminare i primi fiori di crisantemo lasciando solo i più grandi.

Seminare le erbacee perenni, le specie biennali e in cassetta le specie perenni da piantare in primavera.

Piantare le specie di bulbose e tuberose a fioritura autunnale.

Eseguire talee con rami semi legnosi; si margottano gli arbusti e si fanno le propaggini con i rampicanti.

Raccogliere i semi delle annuali da riseminare l’anno prossimo.

Taleare gli arbusti da fiore, rampicanti e piante legnose;

Dividere le iris.

BULBACEE

Gladiolus: annaffiare regolarmente e sostenere con cannucce e legature.

Dhalia: legare ai tutori alti circa 60 cm fuori dal terreno e togliere i boccioli più piccoli, per avere fiori più grandi.

Sternbergia lutea: adatta soprattutto al giardino roccioso, ha portamento elegante, con fiori di colore giallo; si interra in questo periodo a 10-15 cm di profondità e a una distanza di 15-18 cm l’una dall’altra.

Pacciamare le bulbose estive.

Altri bulbi a fioritura autunnale, da interrare in questo periodo, sono: gladiolus tardivo, anemone, fritillaria imperialis, colchicum e crocus autunnale.

Spazzolare i bulbi di tulipano tolti dalla terra il mese scorso; dividerli per colori e varietà e sistemarli in sacchetti di carta scrivendo in modo indelebile il contenuto e riporli in un locale asciutto e ben arieggiato.

Pianificare gli acquisti dei bulbi da interrare in autunno. Intervenire con fungicidi ed insetticidi seguendo le norme comportamentali adeguate, non eccedere nelle dosi e trattare solo quando veramente necessario, in molti casi è possibile intervenire con prodotti completamente naturali.

Togliere i fiori sfioriti per favorire una rifioritura.

Sarchiare dove necessario ed eliminare i semi delle infestanti che si moltiplicherebbero con grande facilità.

Raccogliere i semi delle piante più belle per replicarne la fioritura il prossimo anno.

Rose di Luglio e Agosto

Rose

E’ il momento di:
-moltiplicare per talea
-potare le rampicanti che non rifioriscono, le sarmentose e per favorire la fioritura di settembre tagliare a tre gemme
-eliminare i “succhioni” e i fiori appassiti
-effettuare innesti ad occhio dormiente sul selvatico
-osservare le piante e se si riscontrano problemi di carattere fitosanitario, intervenire con prodotti specifici
-eliminare le malerbe, zappettare intorno al piede delle piante e annaffiare regolarmente senza bagnare le foglie.

Calendario delle concimazioni:
-primo impianto: apportare nelle buche una giusta quantità di stallatico ricoperto da uno strato torboso evitando il contatto diretto con le radici della rosa, fatto ciò le rose per un anno non necessitano di altre concimazioni.
-gennaio non concimare finché il freddo permane intenso
-da fine febbraio a fine marzo effettuare la prima concimazione a base di azoto e fosforo
-da metà maggio a metà giugno occorre somministrare la seconda concimazione con concime organico, meglio se a base vegetale, specifico e ben equilibrato (es. NPK 10.5.5) le rose hanno bisogno di macroelementi quali: azoto (N) che serve a far vegetare bene, fosforo (P) per  e una migliore qualità delle fioriture e potassio (K) per irrobustire fiori, radici e rami e di microelementi quali: boro, ferro, rame, zinco, manganese, magnesio.
-luglio e agosto non concimare
-da settembre e ottobre concimare come in marzo
-novembre effettuare l’ultima concimazione dell’anno per concedere alle piante il giusto riposo
distribuire superficialmente letame secco e maturo ovino o bovino per una lunga cessione, interrando con una zappettatura molto leggera senza intaccare le radici, ma in modo che le piogge possano far penetrare i nutrienti nel terreno e sufficienti fino a marzo
-dicembre non concimare
Le concimazioni devono essere seguite da innaffiature, meglio ancora se da piogge.

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Piante di casa Luglio e Agosto

Piante di casa

Le tanto attese ferie estive sono finalmente arrivate, ma come al solito lasciare le nostre amate piante è un vero problema. Le soluzioni però ci sono e dobbiamo prendere in considerazione i due fattori più importanti: che tipo di piante abbiamo, ossia di quale apporto idrico abbisognano e quanto tempo durerà  la nostra assenza.

Rivolgiamo subito la nostra ricerca ad una cara amica che vive vicino a noi o cosa assai rara ad una vicina di cui fidarsi al punto di lasciarle le chiavi di casa. Individuata la persona di fiducia, oltre che omaggiarla al nostro rientro con un regalino, meglio se con una pianta e ci renderemo disponibili a ricambiare la cortesia quando sarà lei ad assentarsi.

Se ci allontaneremo solo per un fine settimana, annaffiare molto bene prima di partire dovrebbe essere sufficiente in quanto l’annaffiatura in appartamento dura solitamente tre o quattro giorni.

In terrazzo le piante in vaso esposte a nord resistono ugualmente tre o quattro giorni, nei terrazzi esposti a sud meno circa uno o due giorni.

Se il periodo è più lungo portiamo le piante in vaso in una zona ombreggiata se non esiste creiamone una con del telo ombreggiante.

Se non abbiamo un sistema di irrigazione automatico e nessuno che possa accudire i nostri vasi, facciamo ricadere la nostra scelta su quelli in terracotta che oltre a mantenere più a lungo l’umidità, permettono di usare un sistema molto semplice ma efficace che forse li manterrà  per quattro-sei giorni o più, ponendo sotto ad ogni vaso un sottovaso molto capiente su cui porre un mattone di cotto molto ben inzuppato d’acqua e riempire il sottovaso d’acqua fino all’orlo. Il sistema è semplice l’acqua inumidisce il mattone che la trasmette a sua volta al vaso.

Un altro metodo molto artigianale è quello che fa passare l’acqua proveniente da un catino ai vasi raggruppati intorno ad esso attraverso una cordina in cotone posta nel terriccio di ciascun vaso.

In ogni caso le piante su un balcone esposto al sole più di due giorni senza acqua non resistono.

Controllare attentamente che le piante non siano attaccate da: funghi, acari o insetti e se c’è bisogno di intervenire portare la pianta all’esterno in una zona ombreggiata ed effettuare il trattamento possibilmente con prodotti biologici.

Riportarla all’interno, solo dopo alcuni giorni, oppure lasciarla fuori per tenerla sotto controllo.

Nel periodo del grande caldo le concimazioni vanno sospese.

Spostare le piante che rischiano di “cuocere” dietro ai vetri.

Ricordare che anche le più “ostinate” piante d’appartamento amano essere poste all’aperto magari quando piove e restarci anche per qualche giorno.

I colori del giardino Luglio e Agosto

I colori del giardino

Oltre ai vivaci colori dei fiori di campo: girasoli, fiordalisi, papaveri, iperico, malve, ci sono diverse e variegate fioriture che accompagnano nel periodo più caldo dell’anno:
-lavanda vera (Lavandula spica) violaceo porpora,
-veronica, (Hebe) bianco, rosa, lillà, viole e blu,
albero delle farfalle (buddleja spectabilis) bianco, rosa, rosso, viola e blu,
-ibisco (Hibiscus spectabilis, syriacus e hortensis) bianco, rosa, rosso, giallo, arancio, sfumato blu e viola,
-ortensia (Hydrangea macrophylla e paniculata)
bianco, rosa, rosso, viola, blu,
-varietà  di erica con colore bianco, rosa, rosso, viola e magnolia grandiflora colore bianco,
-giglio di un giorno (hemerocallis) arancio,
-flox (Phlox) varie colorazioni,
-coreopside o orecchie di ragazza (Coreopsis) varie colorazioni,
-candela del deserto o eremoro (Eremurus) giallo,
-tritoma o giglio della torcia (Kniphofia) rosso-arancio-giallo,
-liatride o penna di pavone (Liatris) viola e bianco,
-saponaria comune (saponaria officinalis) bianco, rosa e sfumature rosate,
-spirea giapponese (spiraea bumalda) giallo vivo,
-mirto crespo (Lagestroemia indica) bianco, rosa, rosso, porpora,
-calicanto estivo (Calycanthus floridus) rosso, marrone,
-lillà della California (Ceanothus) bianco, viola, blu,
-clematide (Clematis) colori misti
-caryopteris (Caryopteris mastacanthus) blu elettrico,
-scòtano o albero di nebbia (Cotinus coggygria) rosa o rossastro,
-clerodendro o albero dell’Arlecchino (Clerodendrum trichotomum) bianco con calice rosa-rosso,
-lespedeza thunbergii (Desmodium penduliflorum) rosa porpora,
-sommacco maggiore (rhus typhina laciniata) di colore rosso scuro
e poi semplicemente: rose, dalie, gladioli, zinnie e cosmos nelle più svariate tonalità.

Il Fiore del mese Luglio e Agosto

Il Fiore del mese

GLADIOLO (Gladiolus)
In questo genere sono raggruppate circa 150 specie, poco conosciute, dato che ad essere conosciuti sono generalmente i coloratissimi ibridi moderni. Provengono dall’ Africa meridionale. Il bulbo è formato da squame sovrapposte e va mantenuto tutto l’inverno in luogo asciutto ad almeno 5° C. Alla fine di Marzo fino a metà  Giugno, come molti altri bulbi a fioritura estiva si interra in un composto organico ben drenato e alla base del bulbo si mette una manciata di sabbia. Interrati ad intervalli di 10 giorni si assicura una fioritura continua da Giugno a fine estate. La distanza di piantaggione è diversa a seconda degli scopi di coltivazione: i bulbi dei gladioli da recidere vanno piantati a 15 cm. di distanza in file distanti tra loro 50 cm. Se si desiderano macchie colorate in giardino occorre scegliere sapientemente gli abbinamenti con le piante presenti nelle aiuole e lasciare una distanza di 15 cm per ogni direzione. L’esposizione deve essere in pieno sole.
-possono raggiungere delle altezze importanti per cui vanno sostenuti con piccoli tutori
-le annaffiature dei gladioli devono essere generose evitando di far asciugare troppo il terreno
-le concimazioni devono avvenire regolarmente ogni 10 giorni con fertilizzante minerale in soluzione
-in autunno ottobre-novembre i bulbi estratti dal suolo e conservati come detto in precedenza per i bulbi di tulipano, avendo cura di eliminare ogni traccia di muffa e marciume
-i nemici principali del gladiolo sono: pidocchi, tripidi e ragnetti rossi che vanno trattati al momento
-acquistare per tempo i bulbi di forma regolare e con un buon diametro, mentre la gamma dei colori e della forma del fiore è infinita.

DALIA (Dahlia variabilis)
Famiglia Composite
-origine: Messico
-fioritura: ininterrotta da Luglio fino alle prime gelate
-i fiori sono dei capolini dalla simmetria perfetta
-le varietà sono: dalie cactus, mini, a cespuglio e pon pon, ci sono varietà a fiore semplice che si possono ottenere da seme
-hanno gambi lunghi e radici tubiformi riunite in grappoli che ne facilitano la divisione
-i tuberi si dissotterrano in autunno e in Aprile si dividono i cespi facendo attenzione che ogni mazzetto abbia almeno un germoglio
-messa a dimora in terreno ricco e sciolto, in posizione soleggiata, evitando di ripiantarle sempre nello stesso posto per evitare le virosi
-i primi getti vanno spuntati per permettere alla pianta di ramificare
-per ottenere un solo grande fiore effettuare la sbocciolatura.
-eliminare i fiori appassiti
-annaffiare costantemente

CALLA selvatica (Arum italicum)
Splendido esemplare che cresce spontaneamente in primavera accanto alle piante coltivate, fiorisce con superbe brattee bianche sfumate di verde e in piena estate si riempie di vistose e coreografiche bacche rosse.

AGAPANTO o Giglio africano (Agapanthus) il fiore dell’amore
Famiglia Amaryllidaceae
Origine: Sud Africa
Fioritura: da giugno a settembre
Fiore: infiorescenza ad ombrello di colore bianco, azzurro, viola
altezza: da 60 a 100 cm.
Terreno: ben drenato, ricco e fertile
Posizione: soleggiata o mezz’ombra
Innaffiature: regolari, ma senza eccessi
Concimazione: liquida contenente potassio e fosforo, in primavera-inizio estate
Problemi: soffre i ristagni idrici
Consigli: pulire la pianta da foglie e fiori secchi usando dei guanti

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Tappeto erboso di Luglio e Agosto

Tappeto Erboso

A Luglio il prato non necessita di cure particolari e dato che con il grande caldo è meglio astenersi dal concimare e dal trattare con fungicidi non resta che tosare e innaffiare.

Le tosature devono essere meno frequenti perché sia il caldo che la mancanza di pioggia rallentano la crescita dell’erba rendendola più dura.

Alzare la misura del taglio per trattenere più umidità  e proteggere la base dell’erba dal sole.

Le innaffiature possono essere meno frequenti, ma devono arrivare bene in profondità per evitare di richiamare le radici in superficie. Quindi far penetrare l’acqua nel suolo anche fino ad una ventina di cm in modo che le radici siano invitate ad affondare verso il basso, diventando più resistenti al caldo e in seguito anche al freddo. Irrigare possibilmente nelle ore serali quando la temperatura scende in modo che il suolo durante la notte riesca a rinfrescarsi. In presenza di precipitazioni è possibile ridurre le innaffiature.

Osservare il colore dell’erba perché se ingiallisse si potrebbe trattare di un attacco provocato da un ragnetto che punge i fili d’erba debilitandoli. Se l’attacco fosse serio usare un trattamento acaricida nelle ore più fresche.

A fine Agosto è possibile iniziare l’impianto di un nuovo prato, iniziando con le operazioni di zappatura e concimazioni organiche e chimiche, dopodiché occorre aspetterete l’inizio di settembre per la semina o la risemina se si tratta di rifare solo un pezzo di prato o zone di secco.

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Le siepi di Luglio e Agosto

Le siepi

Irrigare le siepi che sono state impiantate quest’anno per aiutarle nel periodo estivo di gran caldo.
Durante i periodi molto siccitosi sarebbe opportuno innaffiare anche le siepi adulte.
E’ il momento di potare e sagomare le siepi già esistenti e gli arbusti sempreverdi.
Si potano e si cimano i ricacci delle siepi per mantenerne la forma.
La stessa operazione di sagomatura e sistemazione vale anche per le piante in forma di arte topiaria.

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L’orto di Luglio e Agosto

L'orto

Seminare o trapiantare: barbabietola, bieta da costa, bieta da taglio, cavoli, cicorie, cime di rapa, fagiolini, finocchio, porri, cavolo cappuccio, cicoria, lattughe, mesticanza, porri, radicchio, ravanelli, indivia, rapa, spinaci, valeriana.

Cimare: angurie, fagioli, cetrioli, meloni e pomodori.
Le angurie mature vanno irrigate con moderazione per mantenerne il sapore.

Si raccolgono: anguria, basilico, barbabietole rosse, biete da costa, biete da taglio, broccoli, carote precoci, cavolo cappuccio, catalogna, cetrioli, cicorie,  indivia, lattughe, mais dolce, melanzane, meloni, mesticanza, patate, peperoni, pomodori, prezzemolo, scarola, sedano, verdure dall’orto, verze, pomodori da conserva, cipolla, scalogno.

E’ opportuno scegliere i migliori frutti dell’orto, da cui prelevare i semi da conservare per la prossima semina primaverile, è sbagliato pensare che i semi ibridi non germoglieranno, semplicemente le piantine che ne deriveranno non saranno uniformi e nemmeno tanto produttive come la pianta madre.
Mantenere invece i semi antichi, è sinonimo di qualità eccezionale.

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La serra di Luglio e Agosto

La serra

Inutile dire che la serra è ormai completamente aperta.

Occorre ombreggiare il colmo della serra per evitare che le temperature interne salgano eccessivamente.

Controllare la presenza di eventuali forme parassitarie e combattetele.

Iniziare a preparare il terreno per le prossime semine e riordinare.

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Le aromatiche di Luglio e Agosto

Le aromatiche

Continua l’essiccazione delle piante aromatiche da raccogliere ben asciutte nelle ore più calde, raccolte in mazzi da appendere a testa in giù in luogo fresco ed areato.

Le ERBE AROMATICHE rappresentano un capitolo a parte sia nel giardino, nell’orto, sul terrazzo e nell’allestimento del giardino roccioso. Sono caratterizzate dal profumo derivante dagli olii essenziali in esse contenuti.
UTILIZZO delle aromatiche:
-per il loro aspetto decorativo
-in cucina, spesso anche a crudo, per arricchire di gusto le pietanze
-in erboristeria per ottenere:  tisane, decotti, unguenti compresse e tinture che vanno usati con cautela facendosi consigliare da esperti in quanto le caratteristiche officinali e quindi terapeutiche di alcune piante possono risultare molto potenti
-nella cosmesi naturale per la realizzazione di prodotti di bellezza in particolare per la cura di pelle e capelli
-per la produzione di olii essenziali impiegati in aromaterapia: ad esempio salvia e rosmarino diffondono uniformemente gli “oli essenziali” che contengono, altre piante conservano le proprietà officinali nei semi o solo nelle foglie e a volte nelle radici.
-per realizzare pot-pourri adatti a profumare gli ambienti della casa e gli armadi.
SEMINA è preferibile seminare le aromatiche con Luna calante e trapiantarle con Luna crescente.
a marzo può iniziare la semina di: basilico, prezzemolo, erba cipollina, melissa, origano, erba pepe, incenso, aneto, rucola, senape, borragine, santoreggia, maggiorana, cedrina, cerfoglio, rafano, levistico, erba aglina, dragoncello, menta, coriandolo.
a settembre melissa e basilico potranno ancora essere seminate.
GERMINAZIONE dei semi inizia ad avvenire quando la temperatura del terreno raggiunge almeno 10°C
TERRENO preferiscono un terreno drenato e molto sciolto.
COLTIVAZIONE IN VASO si possono avere piante aromatiche anche senza possedere un orto o un giardino perché la loro coltivazione in vaso è sempre soddisfacente, anzi è consigliata nelle zone con inverni rigidi, per poterle portare in luogo riparato prima delle gelate.
A novembre proteggere tutti i vasi di piante aromatiche, in particolare il timo, avvolgendoli con tessuto non tessuto per superare i rigori dell’inverno, meglio ancora se portati sotto un portico o all’interno di un garage esposti ad est.
RACCOLTA ed ESSICCAZIONE il mese di giugno è il periodo migliore per essiccare le piante aromatiche più comuni, per averle a disposizione durante l’inverno Le aromatiche da essiccare vanno raccolte perfettamente asciutte prima della loro fioritura, legate in mazzi e appese a testa in giù in luogo abbastanza buio, fresco, asciutto e ventilato. Di tanto in tanto vanno controllati e dopo circa quindici giorni saranno pronte per essere poste in sacchetti di carta ed etichettati ed essere mantenuti in luogo asciutto.
Invece le foglie di menta e di salvia vanno essiccate al sole.
A fine giugno le aromatiche non raccolte vanno cimate.
MOLTIPLICAZIONE è tempo di moltiplicare e rinnovare le aromatiche sia in piena terra che in vaso per: menta, timo, salvia, maggiorana, origano, melissa e altre, attraverso la divisione dei cespi, operazione da effettuare usando una paletta da giardinaggio o una vanga a seconda delle dimensioni della pianta originaria. Scavare delle buchette adatte nel terreno adagiare le nuove piantine coprendo bene le radici con terriccio adatto, pressando leggermente e annaffiando moderatamente.
TALEE a settembre è il momento di moltiplicare alcune aromatiche come : salvia, lavanda, rosmarino e timo.
In INVERNO alcune piante aromatiche spariscono per riemergere in primavera, come ad esempio l’erba cipollina.
In caso di NEVE avere cura delle aromatiche a portamento arbustivo perché con il suo peso rovinerebbe l’estetica oltre a gelare i rami.
La DISTINZIONE delle erbe aromatiche può avvenire per coltivazione in perenni o annuali. Per parti utilizzabili della pianta: intera, foglie, fiori, radici, bulbi, rizomi, frutti, bacche o semi. Per sapori se delicati per uso a crudo in cucina oppure decisi per la cottura. Per dimensione da piantina, a cespuglio ad albero.

DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI ERBE AROMATICHE
acetosa, aglio orsino, aloe vera, alloro, aneto, artemisia, assenzio, basilico, camomilla, cappero, coriandolo, dragoncello, elicriso, erba cipollina, cumino finocchio, issopo, lavanda, melissa, maggiorana, menta, origano, peperoncino, prezzemolo, rosmarino, ruta, santoreggia, salvia, timo sono le piante aromatiche che appassionano maggiormente chi le coltiva a fronte di pochissime esigenze:

SALVIA (Salvia officinalis L., 1753)
FAMIGLIA Lamiaceae (Labiatae)
ORIGINE bacino del Mediterraneo, spontanea in Italia.
DEFINIZIONE piccolo arbusto erbaceo perenne, dai rami a sezione quadrangolare del genere spermatofite dicotiledoni, suffruticosa ossia con base del fusto legnoso e il resto erbaceo, può vivere allo stato spontaneo oltre 15 anni e circa la metà se coltivata.
UTILIZZO probabilmente è la più famosa delle aromatiche, da sempre conosciuta ed utilizzata in cucina per salse, carne, pesce e pastellate. In medicina viene usata per le sue proprietà antisettiche ed astringenti. In cosmesi si ottengono prodotti per capelli, denti e gengive e per il corpo.
MESSA A DIMORA da effettuarsi in primavera fino ad inizio estate. D’inverno la salvia coltivata in vaso va riparata dal gelo e dall’umidità e posta in un luogo luminoso.
ESPOSIZIONE predilige i climi miti, il caldo e il sole, in luoghi più rigidi occorre coltivarla in vaso e ripararla dal gelo e dall’umidità  in un luogo luminoso.
In piena terra scegliere un posto soleggiato, ben drenato e riparato.
Se collocata in posizione soleggiata e protetta sopporta anche gli inverni moderatamente freddi.
ALTEZZA anche fino a 1 m. larghezza la stessa dell’altezza.
FIORE le infiorescenze dal profumo delicato compaiono verso giugno-luglio sono bilabiati, tubolari, sono riuniti in verticillastri (i fiori sono disposti in verticillo ossia il raggruppamento degli elementi è ordinato circolarmente donando l’aspetto della spiga). La fioritura avviene in estate giugno e luglio, è di colore azzurro-violetto. I fiori della salvia sottraggono energia alla pianta e quindi il consiglio è di toglierli appena compaiono.
FOGLIE opposte di dimensione variabile, finemente dentate vellutate, picciolate, ovali lanceolate, disponibili fresche per gran parte dell’anno ossia da marzo a ottobre. Per essere essiccate vanno raccolte prima della fioritura.
MOLTIPLICAZIONE in primavera attraverso la divisione dei cespi, per seme e per margotta. Si moltiplica per talea apicale a fine primavera o a fine estate periodo fine agosto inizio di settembre semplicemente preparando dei piccoli vasi con terra da orto, torba e sabbia in parti uguali e inserendo un rametto semi legnoso di 15015 cm. di lunghezza prelevato da una pianta sana, incidendo la base del rametto per un cm e togliendo le foglie lasciando solo le prime tre o quattro in cima. Coprire con plastica e mantenere umidità moderata ma costante. Porre all’ombra e quando le radici saranno ben formate trapiantare il nuovo esemplare in un vasetto più ampio per poi mettere definitivamente a dimora quando la piantina sarà ben sviluppata. Ottobre è il momento ideale per piantare la Salvia che è una specie perenne sempreverde
INNAFFIATURA solo con terreno decisamente asciutto, in maniera moderata senza ristagni.
POTATURA se invecchia senza essere potata diventa legnosa, quindi in primavera apportare potature decise, anche per contenere e mantenere una forma definita.
CONCIMAZIONE usare un concime organico a lenta cessione una volta all’anno, per le piante in vaso usare un concime liquido da primavera ad inizio estate.
RINVASO ogni due o tre anni sostituire il vaso con uno leggermente più grande nel periodo primaverile, preparando un fondo che dreni e usando un terriccio leggero calcareo-sabbioso.
TERRENO calcareo-sabbioso leggermente alcalino ben drenato
TRATTAMENTI mantenendo la giusta irrigazione e areazione la salvia non ha grossi problemi. Eventuale oidio si combatte con fungicida specifici o vaporizzazione di macerato d’ortica. Mentre per debellare insetti come afidi, cocciniglie, cicaline ecc. è sufficiente effettuare spruzzature con una soluzione di sapone di Marsiglia.

-ROSMARINO (Rosmarinus officinalis L.)
FAMIGLIA Lamiaceae.
ORIGINE bacino del Mediterraneo, spontaneo in Italia lungo le coste.
DEFINIZIONE arbusto perenne cespuglioso sempreverde semirustico, fusto legnoso e ramificato.
UTILIZZO praticamente è sempre possibile raccogliere il rosmarino perché sempreverde e il suo uso in cucina per aromatizzare le pietanze è risaputo. In medicina vengono usate sia le foglie che l’olio essenziale usati per le proprietà antisettiche, tonificanti e diuretiche oltre che antinevralgiche. Il rosmarino si usa in cosmesi per prodotti specifici per capelli. In casa si può unire ad altre erbe per creare pot-pourri o semplicemente come profuma-biancheria o appeso in mazzi nelle cucine delle taverne. Può essere essiccato al sole o nell’essiccatore.
MESSA A DIMORA preferibilmente in primavera.
ESPOSIZIONE soleggiata
ALTEZZA circa 80-90 cm ma può raggiungere anche il metro e mezzo, la larghezza è pari all’altezza.
FIORE piccoli fiori di colore azzurro pallido aspetto bilabiato-tubolari, racemi apicali corti nel periodo che va da piena primavera a inizio estate. Piante poste in zone molto riparate possono rifiorire più volte nel corso dell’anno. I frutti sono tetracheni (quattro acheni) di colore bruno da maturi.
FOGLIE sono la parte interessante della pianta, hanno forma aghiforme e revoluta, di colore verde scuro sulla pagina superiore e argentee sulla pagina inferiore.
MOLTIPLICAZIONE nei mesi estivi quindi luglio-agosto si prendono da una pianta adulta delle talee semi legnose di una decina di cm e si infilano in un composto di torba al 50% e sabbia al 50%, si lasciano radicare per tutto l’inverno in un posto riparato. La primavera successiva si potrà procedere con la messa a dimora. In zone particolarmente riparate si può effettuare la messa a dimora diretta delle talee in autunno. La messa a dimora da vasetti acquistati nei vivai può avvenire in primavera o inizio autunno.
INNAFFIATURA solo con terreno decisamente asciutto, in maniera moderata senza ristagni.
POTATURA per ottenere un cespuglio più fitto, in primavera quando sfiorito o in autunno, è sufficiente cimare i getti principali, avendo cura di non accorciare i rami di quattro o cinque cm. dalla sommità. Asportare i rami secchi o storti.
CONCIMAZIONE usare un concime organico a lenta cessione da primavera ad inizio estate ogni due settimane. Per il rosmarino in vaso usare un concime liquido.
RINVASO ogni due o tre anni sostituire il vaso con uno leggermente più grande nel periodo primaverile, preparando un fondo che dreni e usando un terriccio leggero calcareo-sabbioso.
TERRENO calcareo-sabbioso leggermente alcalino ben drenato e leggero.
TRATTAMENTI contro attacchi fungini o parassitari con prodotti specifici a base naturale.

-TIMO (Thymus vulgaris L., 1753)

FAMIGLIA Lamiaceae.
ORIGINE Mediterraneo orientale
DEFINIZIONE sub-arbusto perenne, di cui esistono più di 300 specie, caratterizzato dalla profumazione intensa.
UTILIZZO in cucina, in aromaterapia e come pianta medicinale grazie alle sue proprietà balsamiche, antisettiche e antiinfiammatorie.
MESSA A DIMORA si effettua in primavera o autunno.
ESPOSIZIONE privilegiare una posizione soleggiata. E’ una pianta che sopporta il freddo, ma non il gelo prolungato.
ALTEZZA da 10 a 50 cm la larghezza.
FIORE di color bianco-rosa-lillà in maggio a luglio raggruppati in spighe.
FOGLIE di colore verde-grigio, opposte punteggiate molto piccole, lanceolate e aromatiche.
MOLTIPLICAZIONE da seme o in estate da talea prelevando da un esemplare adulto rametti semi-legnosi lunghi circa 10 cm privati dalle foglie per 3-4 cm dal punto del taglio e interrare in vasetti con substrato sabbioso mantenuto costantemente umido. Porre in luogo luminoso. La comparsa delle nuove foglioline evidenzierà l’inizio del radicamento. Le nuove pientine saranno pronte dopo alcuni mesi per essere poste a dimora o in vaso. La messa a dimora da vasetti acquistati nei vivai può avvenire in primavera o inizio autunno.
INNAFFIATURA solo a terreno decisamente asciutto.
POTATURA intervenire ad inizio primavera con un taglio moderato e togliendo tutte le parti secche. In inverno cimare con le forbici prelevando i getti apicali solo quando occorre.
CONCIMAZIONE ad inizio primavera distribuire un concime granulare bilanciato, oppure stallatico attorno alla base della pianta. Alle piante in vaso somministrare concime liquido specifico per piante aromatiche, due volte al mese. Evitare i concimi ad alto apporto di azoto.
RINVASO ogni due anni, in primavera, trasferire le piante in vasi di dimensione leggermente più grande.
TERRENO alcalino, anche pietroso e calcareo vista la sua natura rustica, ma sempre ben drenato.
TRATTAMENTI la pulizia delle piante aiuta a mantenere in salute le piante. Se si notano attacchi fungini ricorrere all’uso di prodotti fitosanitari specifici.

-LAVANDA (Lavandula L.,1753)
FAMIGLIA Lamiaceae
ORIGINE Mediterraneo occidentale
DEFINIZIONE arbusto mellifero, aromatico, officinale, sempreverde, semplice sia da coltivare che da mantenere. Durante la bella stagione è possibile imbattersi nel suo profumo inconfondibile e la fioritura romantica riporta nel giardino uno stile provenzale.
UTILIZZO, sia da fresca che da essiccata, in cucina, in cosmesi fin dai tempi più antichi veniva impiegata per profumare l’acqua dei bagni, nella medicina naturale, nell’aromaterapia e nei distillati da profumeria.
MESSA A DIMORA le piantine si pongono a dimora tra settembre ed ottobre se in luoghi miti oppure ad inizio primavera. Si può coltivare con successo anche in vaso, da sola o per composizioni, scegliendo varietà  rustiche, compatte per essere poi riparate d’inverno.
Indubbiamente coltivata in giardino raggiungerà il suo massimo splendore, sia sistemata come pianta solitaria, sia posta in fila per bordure o in aiuole miste per il suo fogliame argenteo.
Le varietà a disposizione non sono tutte uguali:
L. “Stoechas” molto profumata con fiori viola
L “Lanata” perchè ha fiori bianchi e da caratteristici steli lanuginosi e argentei. Arbusto alto e alto 1 metro.
L. “Hidcote” se si desidera una pianta compatta, alta fino a 50 cm con fiori blu-viola, questa scelta è ideale per formare siepi.
L. “Nana Alba” con fiori chiari
L. “Hidcote Pink” con fiori rosa
L. “Seal” o la L. “Hidcote Giant” se si desidera una pianta con chioma più aperta. Se si mettono a dimora più piantine disporle distanti 30-40 cm. l’una dall’altra.
L. Angustifolia Rosea cespugliosa compatta e profumata con fiori rosa e foglie verde-grigio e con un’altezza di 40-70 cm.
ESPOSIZIONE decisamente soleggiata.
ALTEZZA secondo la varietà può raggiungere anche il metro e mezzo, ma mediamente la sua altezza si aggira intorno agli 80 cm. così come la larghezza
FIORI di colore che varia dal viola all’azzurro, ma anche bianco e rosa. Sono raccolti in spighe lunghe dai 4 agli 8 cm. su steli lunghi in media 40 cm. La fioritura dura per l’intera stagione estiva.
FOGLIE di colore verde grigio, molto profumate.
MOLTIPLICAZIONE il metodo più adottata è di sicuro la talea: in estate si preleva un rametto semi-legnoso e si mette a radicare in un recipiente contenente terriccio misto di sabbia e torba
INNAFFIATURA moderata nelle prime fasi di attecchimento, poi solo in estate a terreno asciutto, senza provocare ristagni.
POTATURA a fine inverno accorciare tutti i rami massimo di un terzo, tagliare quelli cresciuti in maniera disordinata, quelli danneggiati e spezzati per mantenere la pianta in ordine e di bell’aspetto, evitando la formazione della parte legnosa che fa sembrare la pianta spoglia e secca. Dopo la fioritura a fine estate si possono eliminare tutti i fusti che hanno fiorito, tagliando sulla parte verde altrimenti la pianta non produrrà più nuovi getti.
CONCIMAZIONE ricordando che la lavanda è una pianta rustica che non richiede quindi una concimazione eccessiva e in particolare quella azotata, limitarsi ad un apporto granulare a lenta cessione ricco di potassio da fornire in primavera.
RINVASO circa ogni due anni sostituendo il vaso con uno più grande di due misure, ponendo sul fondo argilla o cocci per un buon drenaggio e una miscela formata da una parte di terriccio, una parte di sabbia e una parte di perlite che può essere sostituita con compost grossolano.
TERRENO mediamente ricco di sostanze organiche ma assolutamente ben drenato, i ristagni d’acqua sono dannosi.
TRATTAMENTI i ristagni e l’umidità sono i maggiori nemici della Lavanda, è opportuno quindi tenere d’occhio gli attacchi da malattie fungine, muffa grigia (Botrytis cinerea) e oidio e se necessario intervenire con olio di Neem o bicarbonato di potassio.
Afidi e cocciniglia si debellano con olio di Neem, sapone molle e irrorazioni con macerato di ortica.

ALLORO (Laurus nobilis L., 1753)
FAMIGLIA Lauracee
ORIGINE Asia minore
DEFINIZIONE arbusto dioico, aromatico ed officinale rustico, sempreverde o albero.
UTILIZZO in cucina per aromatizzare le pietanze e per marinature, tisane ed infusi. Ha anche proprietà antisettiche ed antiinfiammatorie.
MESSA A DIMORA in primavera o in autunno.
ESPOSIZIONE soleggiata o in semi-ombra
ALTEZZA dagli 80-100 cm da arbusto ai 10 m. e più da albero.
FIORE in marzo-maggio compaiono piccoli fiorellini giallastri riuniti in infiorescenze ad ombrello. Si distinguono piante maschio che producono stami, ma non frutti e piante femmine che producono fiori che in seguito ad impollinazione accresce nel periodo autunnale le classiche bacche dette “drupe” somiglianti a piccole e profumate olive dal colore nero-viola con proprietà antiossidanti ed antiinfiammatorie.
FOGLIE dal caratteristico profumo deciso, forma ellittica, colore verde scuro, glabre e lucide nella pagina superiore e opache nella pagina inferiore, coriacee, margine spesso ed ondulato, lunghe 10 cm., apice acuto.
MOLTIPLICAZIONE per talea semi-legnosa in autunno.
INNAFFIATURE regolari durante la bella stagione, ma senza ristagni.
POTATURA: non ha molti problemi; resiste bene alle potature che vanno eseguite quando non gela più. Le forme particolari come quelle tonde o a piramide, necessitano di potature di mantenimento da effettuare una volta al mese tranne che in inverno.
CONCIMAZIONI liquida azotata due volte al mese in primavera estate, sospendere in autunno-inverno.
RINVASO ogni due anni in primavera trasferendo la pianta in un vaso di due misure più grande.
TERRENO si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno purché leggero e senza ristagni d’acqua.
TRATTAMENTI la cocciniglia va debellata con olii minerali, la psilla con olio di Neem o sapone molle. In presenza di afidi o di fumaggine trattare con sapone molle.

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Il frutteto di Luglio e Agosto

Il frutteto

Viste le temperature molto elevate di questo periodo le ore da trascorrere nel frutteto saranno quelle fresche del mattino in cui si potrà  procedere alla raccolta dei frutti, effettuare un controllo generale e qualche leggero lavoro di sistemazione del terreno con zappa e rastrello. Per le operazioni di irrigazione si procederà  nelle ore serali, ma non troppo frequentemente, ad esempio in assenza di pioggia sarà sufficiente irrigare abbondantemente una volta a settimana, avendo cura di sospendere due settimane prima della raccolta dei frutti.

Eccedere con le innaffiature fa perdere gusto e sapore al frutto, mentre l’assenza di acqua provoca la caduta dei frutti.

FRUTTI di BOSCO effettuare la potatura verde.

MELO e PERO si potano i succhioni.
ALBICOCCO CILIEGIO PESCO e ARBUSTI DA FRUTTO si esegue la potatura estiva.

Per TUTTE le piante si effettuano le sarchiature e il taglio dei polloni.

DRUPACEE innestare a gemma dormiente e comunque in generale tutti i frutti, preferibilmente nelle ore più fresche della giornata.

PESCO è consigliabile asportare i rami che pur avendo frutti, non presentano foglie.

Non diradate la frutta: è tardi.

INTERROMPERE tutti i trattamenti chimici come norma, almeno 20-30 giorni prima del raccolto.

Il terreno deve essere lavorato tramite fresature e taglio dell’erba.

Raccogliere la frutta matura solo se asciutta e non dopo una forte piovuta o al mattino molto presto: mele, pere, pesche, mandorle, noci, fichi, ciliegie, fragole, albicocche, susine, mirtilli, ribes, more e uva per usarle per il consumo fresco e per ottenere ottime marmellate da conservare per la prima colazione o da utilizzare per dolci e crostate in autunno e inverno.

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Laghetto e giardino roccioso di Luglio e Agosto

Laghetto e giardino roccioso

Nel laghetto provvedere alla rimozione di foglie e alghe ed incrementate le piante ossigenanti e accendere i giochi d’acqua almeno per alcune ore al mattino e alla sera per ossigenare più a lungo.

Se il giacinto d’acqua o altre piante galleggianti hanno prolificato troppo, intervenire per ridurle prelevandole con il retino.

Regolare il livello dell’acqua se è sceso, esclusivamente al mattino quando tutto è più fresco e provvedere alla pulizia degli apparati di filtraggio controllando il corretto funzionamento.

Il giardino roccioso richiede irrigazioni e pacciamature per affrontare il grande caldo del periodo.
Le piante più adatta per allestire un giardino roccioso sono le tappezzanti come ad esempio l’alyssum con i suoi fiorellini gialli e la saxifraga oppure le aromatiche quali timo, lavanda e le salvie, anche le succulenti come sedum e sempervivum, piccoli arbusti come il pino mugo e poi mesembryanthenum e delosperma.

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Vigna e vino di Luglio e Agosto

Vigna e vino

La vigna vive il periodo dell’invaiatura, quando il colore del grappolo raggiunge la tonalità della varietà a cui appartiene.
Passata la fase più aggressiva degli attacchi di peronospora adesso si deve controllare l’oidio che si combatte con lo zolfo ventilato in polvere molto più efficace di quello bagnabile a causa della vegetazione fitta. Il trattamento si effettua la mattina e si ripete due volte a distanza di due settimane. Attenzione a non trattare con il caldo e in maniera eccessiva perchè lo zolfo brucia diventando fitotossico.

I primi giorni di Luglio si innestano ad occhio le viti selvatiche e quelle vecchie da ringiovanire, fate attenzione alla percentuale di riuscita che è molto bassa e quindi conviene effettuare più di un innesto dove si desidera.

A metà  Luglio si effettua l’ultima ramatura e si inizia la cimatura per controllare lo sviluppo vegetativo a favore della produzione.

Si sopprimono i grappoli troppo esili e si tolgono i residui della fioritura quale possibile ricettacolo per parassiti.

In Agosto non avvengono avvenimenti degni di nota, si prosegue con la cimatura, l’uva continua a maturare, si interviene solo se necessario dal punto di vista fitosanitario e se l’apporto idrico è mancante da troppo tempo, intervenire con irrigazioni notturne.

VINO
In questo periodo si rabboccano le botti di vino.

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I proverbi di Luglio e Agosto

I proverbi

Quando luglio è ardente, miete lesto.

Se piove tra luglio e agosto, piove miele, olio e mosto.

A San Bonaventura (15 luglio) s’è finito di mietere in pianura.

Per Santa Maddalena (22 luglio) la noce -e la nocciola- è piena.

Per Santa Maddalena (22 luglio) si taglia l’avena.

Per Santa Cristina (24 luglio) la sementa della saggina.

San Giacomo (25 luglio) dei meloni.

San Giacomo (25 luglio) con i tetti bagnati, del vin siamo privati.

La pioggia di Sant’ Anna (26 Luglio) è una manna.

Per San Giacomo e Sant’Anna entra l’anima nella castagna.

Luglio poltrone porta la zucca col melone.

Se piove con solleone le castagne son tutte guscioni.

Per Santa Maddalena se il grappolo è serrato, il vino è assicurato.

A Luglio gran calura, a Gennaio gran freddura.

PROVERBI di AGOSTO

Luna d’Agosto illumina il bosco.

Acqua d’agosto, olio, miele e mosto.

Di Settembre e di Agosto bevi vino vecchio e lascia stare il mosto.

Agosto ci matura grano e mosto.

D’Agosto l’uva fa il mosto.

A san Lorenzo l’uva si tinge.

Agosto matura, Settembre vendemmia.

L’acqua del 24 Agosto rovina olio e mosto.

Agosto, s’è trebbiato e s’è riposto.

Da San Lorenzo (10 agosto) si sbraccia il granturco.

Se vuoi buona rapa che per Santa Maria (15 agosto) sia nata.

Alla Madonna di agosto (15 Agosto) si rinfresca il bosco.

Per l’Assunta l’oliva è unta.

Per san Rocco (16 Agosto) la rondine fa fagotto.

Chi mangia l’uva in agosto, non arriva a ottobre a bere il mosto.

D’agosto cura la cucina, di settembre la cantina.