Agenda
Giugno vede il frutteto in piena attività : si affiancano alberi con frutta matura ad altri con i frutti in accrescimento e maturazione.
Di norma i primi frutti di un albero andranno a maturazione solo al secondo anno successivo all’impianto.
Il noce nel passato ma ancora oggi è una pianta da frutto molto interessante, le sue dimensioni da adulto sono circa 15 m. di altezza e 10 m. di larghezza, quindi maestoso e generoso.
Il 24 giugno è tradizione raccogliere le noci tenere non ancora mature e metterle a macerare in alcool, zucchero e spezie per ottenere un liquore detto appunto “nocino”.
I contadini di un tempo usavano piantare un albero di noce alla nascita di una figlia femmina, sarebbe stata la sua dote quando in età da marito per il pregio del legno di noce.
Un albero di noce regala ombra fitta d’estate e un raccolto di frutti in autunno.
Coltivare un albero di noce non è complicato, richiede un buon terreno non pesante e senza ristagni idrici. Per i primi anni di vita occorrono abbondanti innaffiature nei periodi successivi all’impianto e concime azotato, negli anni successivi richiede fosforo e potassio.
L’antracnosi è un fungo che si manifesta con macchie nere sulle foglie e si combatte con un fungicida specifico, mentre il “vermetto” delle noci si chiama invece Cydia pomonella e si previene con trattamenti specifici primaverili.
Giugno ci riserva lunghe giornate di sole da godersi su terrazzi e giardini. E’ tempo di rinnovamenti, vacanze e divertimento, ma per il giardiniere è un altro mese importantissimo per l’impianto e il mantenimento. Troviamo il tempo per fermarci ad osservare il giardino nelle prime ore del mattino quando i fili d’erba sono bagnati e persiste la freschezza della notte o nelle ore più calde quando tutto sembra rallentare o la sera quando il sole va a dormire e i profumi inebriano l’aria. Il giardino come luogo dove ritrovare se stessi, dove l’energia dell’Universo è racchiusa in ogni fiore seppur piccolo e semplice.
CONSIGLIO: irrigare a scorrimento e comunque evitando di bagnare le foglie di qualsiasi tipo di pianta evita attacchi di peronospora.
Lunario
LUNARIO GIUGNO 2025
3 Primo quarto
11 Luna piena
18 Ultimo quarto
25 Luna nuova
21 Giugno Solstizio d’ Estate è il giorno più lungo dell’anno, quando il Sole culmina la sua elevazione rispetto all’orizzonte e riesce ad illuminare per oltre 15 ore le terre dell’emisfero settentrionale.
FESTIVITA’ e RICORRENZE GIUGNO
2 Festa della Repubblica
TRADIZIONI
La notte di san Giovanni tra il 23 e il 24 Giugno, si prepara un’acqua “odorosa” detta anche acqua delle 100 erbe dalle “qualità prodigiose”: questa è una delle innumerevoli ricette: come detto la notte tra il 23 e il 24 Giugno si raccolgono quante più erbe aromatiche ed odorose possibili: petali di rose, lavanda, fiori e foglie di iperico o erba di san Giovanni, fiori di camomilla, salvia e rosmarino, foglie di noci, finocchio, erba Luisa, ruta, timo e salvie, facendo attenzione che non siano state trattate con prodotti chimici.
Immergere tutto in una bacinella con acqua fredda e lasciar macerare tutta la notte esponendo il contenitore all’aperto. La mattina del 24 filtrate e usare l’acqua così ottenuta per lavare il viso e il corpo.
Questa cerimonia è una consuetudine antica volta ad attrarre salute, amore e ricchezza.
Giardino e Terrazzo
Ottenere un bel terrazzo o un bel giardino è prerogativa di chi si munisce di pazienza e di sapienza.
La pazienza è una dote innata, la sapienza si ottiene dall’esperienza e per quanto riguarda il giardinaggio soprattutto dalla pratica e dalla conoscenza che viene dall’osservazione, dalla lettura e dallo scambio di informazioni. Un ruolo importante lo riveste la scelta delle piante più adatte al tipo di ambiente, al terreno e all’esposizione in cui si desidera porle, la fantasia e il gusto negli accostamenti saranno il completamento necessario per ottenere ottimi risultati.
Consigli di base per principianti:
le annuali e le perenni vanno concimate regolarmente ogni 10 giorni.
Arbusti e alberi vanno zappettati alla radice per togliere le erbe infestanti.
Diradare e ripiantare subito le iris.
Annaffiare regolarmente di sera o al mattino presto evitando di bagnare le foglie e i fiori, ma solo il piede delle piante.
Alcuni esemplari come ad esempio i gladioli, in fase di accrescimento hanno bisogno di sostegni tipo cannucce, mentre per sostenere le dalie o i cosmos occorrono delle canne un poco più robuste.
Asportare le bulbacee primaverili con fogliame ingiallito, separare i bulbi dai bulbilli: i primi verranno posti in luogo fresco e asciutto per qualche giorno, puliti dai residui di terra e poi conservati in sacchetti di carta o nei contenitori di cartone usati per le uova; i bulbilli che invece devono crescere verranno subito ripiantati in terriccio nuovo; lasciare a dimora tutti i bulbi da inselvatichimento come crochi e narcisi;
Seminare le perenni a fioritura primaverile;
Trapiantare le perenni a fioritura annuale;
I crisantemi devono essere cimati;
Con luna crescente fate talee e margotte;
Con luna calante effettuare le sarchiature;
Sul terrazzo spostare i vasi o le fioriere che soffrono l’esposizione prolungata al sole e proteggere le piante che non amano il vento.
Ripulire dai fiori appassiti le surfinie e le petunie, lavoro impegnativo che non va rimandato per non compromettere il nuovo getto di fiori.
Controllare che nei sottovasi non ristagni troppa acqua e usare argilla espansa tra vaso e sottovaso perchè lasciare le radici immerse potrebbero provocare marciume.
Rose
Le rose protagoniste del giardino, generose, incantevoli e poco esigenti, offrono anche in questo mese uno spettacolo estasiante con le loro fantastiche fioriture, ripagando largamente le piccole attenzioni che richiedono.
Eliminare i fiori appassiti recidendo alla seconda foglia dall’alto, questo non farà compiere sforzi inutili alla pianta che emetterà nuovi germogli e boccioli garantendo fioriture ininterrotte.
Con luna calante, sarchiare i piedi delle rose badando di non danneggiare le radici e i fusti, questa operazione serve a togliere le malerbe, ma anche ad eliminare i polloni sotto il punto d’innesto con un taglio netto senza ferire la pianta.
Innaffiare regolarmente evitando di bagnare le foglie.
Legare attentamente le rose che ne avessero bisogno per evitare che il vento spezzi i rami.
Tenere sotto controllo ruggine, peronospora e oidio e insetti quali: afidi, ragnetto rosso, tortricidi e cocciniglia. L’azione preventiva per le malattie e interventi mirati sugli insetti dovrebbero garantire la salute delle rose.
Calendario delle concimazioni:
-primo impianto: apportare nelle buche una giusta quantità di stallatico ricoperto da uno strato torboso evitando il contatto diretto con le radici della rosa, fatto ciò le rose per un anno non necessitano di altre concimazioni.
-gennaio non concimare
-da fine febbraio a fine marzo effettuare la prima concimazione a base di azoto e fosforo
-da metà maggio a metà giugno occorre somministrare la seconda concimazione con concime organico, meglio se a base vegetale, specifico e ben equilibrato (es. NPK 10.5.5) le rose hanno bisogno di macroelementi quali: azoto (N) che serve a far vegetare bene, fosforo (P) per e una migliore qualità delle fioriture e potassio (K) per irrobustire fiori, radici e rami e di microelementi quali: boro, ferro, rame, zinco, manganese, magnesio.
-luglio e agosto non concimare
-da settembre e ottobre concimare come in marzo
-novembre effettuare l’ultima concimazione dell’anno per concedere alle piante il giusto riposo
distribuire superficialmente letame secco e maturo ovino o bovino per una lunga cessione, interrando con una zappettatura molto leggera senza intaccare le radici, ma in modo che le piogge possano far penetrare i nutrienti nel terreno e sufficienti fino a marzo
-dicembre non concimare
Le concimazioni devono essere seguite da innaffiature, meglio ancora se da piogge.
La riproduzione dei testi è vietata se non se ne cita la fonte.
Piante di casa
Con Luna calante portare all’aperto tutti i vasi compresi quelli delle piante grasse ma inizialmente porli in zone d’ombra, dopo qualche giorno spostare al sole solo le più adatte.
Aumentare le dosi di acqua proporzionalmente all’aumento del caldo.
Ficus e Dracena possono essere moltiplicate attraverso le margotte.
Effettuare i rinvasi dell’ultimo momento se questo significa ridare vita ad una pianta sofferente. (IL RINVASO vedi mese di Aprile)
I colori del giardino
Giugno è vivace e allegro, variopinto e colorato di rosa, bianco, rosso, viola, blu, arancio e giallo: rose, gerani, fucsie, papaveri, allium, surfinie, salvie splendenti, begonie, delphinium, zinnie, tageti, begonie, lobelie, margherite, cosmos, garofani, calendule, ortensie, campanule, passiflora, ageratum, margherite, lavande, amaranti, verbene, helichrysum, coleus…poi spunta spontaneo un papavero…che dona un senso diverso al nostro giardino…
Il Fiore del mese
BEGONIA (Begonia L.)
Famiglia Begoniaceae
E’ una tuberosa, annuale, semirustica.
Una delle piante che meglio si adatta alla coltivazione in vaso, importante però non collocarle in una posizione troppo calda, ma ben areata.
Innaffiare moderatamente, evitando i ristagni.
Produce fiori multicolori: bianchi, rosa, rossi….
Il fogliame è verde o bronzeo.
Ci sono varietà con portamento ricadente.
L’altezza delle piante a portamento eretto è da 15 a 30 cm.
La messa a dimora i tuberi avviene alla fine delle gelate.
CAMPANULA (Campanula medium)
famiglia Campanulaceae
-originaria della nostra penisola, poi attraverso le operazioni di ibridazione sono comparse le numerose varietà che troviamo nei garden
-usata nelle bordure, rifiorirà puntualmente ogni anno.
-terreno acido
-esposizione in una zona mediamente ombreggiata e fresca del giardino
-mantenere il terreno leggermente umido, evitando di bagnare le foglie perchè uno dei nemici principali di questa pianta è il mal bianco
-impiantare abbastanza vicine le une alle altre senza disperderle e privilegiando un solo colore, l’effetto cromatico sarà più marcato
FORSITIA (Forsythia) e LILLA’(Syringa vulgaris) vanno potate in questo mese in Luna calante
BOCCA DI LEONE (Antirrhinum majus)
Famiglia Scrophuliaraceae
-vive bene anche in vaso
-la fioritura è duratura inizia i primi di Aprile fino ad autunno inoltrato
– fornire un buon drenato
-esporre al sole
-innaffiare non troppo frequentemente
-concimare almeno due volte al mese
-eliminare la spiga quando avrà terminato la fioritura, affinché la pianta possa fiorire nuovamente
BEGONIA (Begonia L.)
Famiglia Begoniaceae
-fioriscono fino all’autunno
-è facile che si ammalino per attacchi fungini (muffa grigia)
-esistono varietà nane, a fiore grande e le tuberose
-la posizione migliore è sotto un’ombra non troppo fitta, mai al sole
-pulire le piante eliminando le foglie che presentano marciume
-concimare una volta al mese
-annaffiare ,senza bagnare i fiori, spesso d’estate, due volte la settimana e una volta al mese d’inverno.
EUPHORBIA (Euphorbia eritrea) si può trapiantare in Luna crescente
GERANIO (Pelargonium)
Famiglia Geraniaceae
Ogni balcone, ogni terrazzo, ogni giardino ha ospitato o ospiterà almeno un geranio
-ne esistono diverse varietà : Pelargonium zonale quello a portamento eretto -Pelargonium peltatum più conosciuto come geranio edera quello a portamento strisciante-ricadente, -geranio parigino, geranio odoroso, -geranio regale, -geranio angel (P. Crispum) con il centro del fiore scuro, -gerani a foglia variegata, -gerani imperiali (Pelargonium Macranthum o P. grandiflorum) fiori grandi e colorazioni particolari
-acquisto: scegliere piante dall’aspetto vigoroso, cespugliate e ben radicate e non interamente fiorite ma con qualche bocciolo ancora chiuso
-rinvaso: deve essere collocato in un vaso di dimensioni appropriate e mai troppo grande perchè con troppa terra al geranio viene voglia di fare foglie e non fiori
-fioritura da primavera inoltrata al tardo autunno
-colori: dal bianco alle più disparate sfumature del rosa e del rosso
-terriccio: quello che troviamo nel vaso del vivaio è solitamente leggero e sarebbe meglio cambiarlo o almeno se c’è spazio nel vaso aggiungerne altro
-la vigoria del geranio non richiede molte cure
-posizione soleggiata
-innaffiature regolari ma moderate per non provocare marciumi radicali a cui il geranio è molto predisposto
-concimazione liquida specifica ad alto contenuto di potassio e microelementi ogni 10 giorni durante tutta la fioritura, le foglie che ingialliscono sono sintomo di carenza di nutrienti
-togliere sempre i fiori e le foglie appassite
-in inverno riparali dal freddo ponendoli tutti insieme in cassette riempite di terriccio da tenere leggermente umido ad una temperatura di 5-10 gradi
-in primavera finito il rischio di gelate, potare i rami vigori ad 1/3 della loro lunghezza, eliminare i rami storti, secchi o rovinati direttamente alla base con taglio deciso e obliquo, pulire bene da ogni residuo e rinvasare singolarmente sostituendo il terriccio
-la riproduzione avviene per talea in tarda estate tagliando rami vigorosi al terzo nodo dall’alto lasciando solo un paio di foglie apicali, affondando il rametto in vasetti con terriccio adatto a talee e ponendo in luogo caldo e asciutto, dopo alcuni giorni annaffiare dal sottovaso. Cimare il nuovo esemplare quando sarà alto 12-15 cm affinché possa emettere nuovi getti laterali
-intervenire sulla ruggine delle foglie con un fungicida specifico.
GAZANIA (Gazania rigens)
Famiglia Asteraceae
-è una pianta perenne con condizioni climatiche invernali miti, ma diventa stagionale dove gli inverni sono rigidi
-resiste molto bene al sole
-fioritura prolungata da maggio a settembre, di grande effetto grazie all’appariscente coloratissima corolla nelle varie tonalità del giallo, marrone, rosso bianco e arancio
-terreno ricco con fondo ben drenato
-innaffiare regolarmente ma con moderazione
-concimare due volte al mese
-ripulire dai fiori appassiti
-in giardino spicca se si formano aiuole con almeno tre o quattro esemplari
GLORIOSA superba (Gloriosa Rothschildiana) o Giglio rampicante
Famiglia Colchicaceae
-pianta da vaso di grande effetto estetico
-fiore appariscenti formati da sei tepali colorati di un rosso deciso con contorni gialli che vanno all’indietro e stami che si pronunciano in avanti
-si ottiene da tubero che si impianta a primavera verso marzo quando cessa il pericolo delle gelate, in un vaso abbastanza profondo, ponendo il tubero obliquamente coprendolo con 5/6 cm di terriccio
-produce una vegetazione che raggiunge anche i 2 m di lunghezza e che ha quindi bisogno di arrampicarsi su graticci o cannucce poste tutte attorno al vaso
-in autunno quando la pianta muore si deve togliere il tubero da terra e una volta asciugato va riposto in sacchetti di carta pieni di segatura e conservato in luogo asciutto fino a marzo
-non richiede eccessi di acqua
-esposizione mezz’ombra in estate con attenzione alla scarsa umidità che potrebbe bruciare la sommità dei fiori
-fondo del vaso drenante, terriccio molto fertile con aggiunta di sabbia
-concime liquido specifico per bulbose contenente sia i macroelementi azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K), sia i microelementi in particolare Ferro (Fe) e Manganese (Mn) ogni 15 giorni durante la fioritura
-non occorre potare, è sufficiente eliminare le parti secche e danneggiate
-moltiplicazione per divisione dei tuberi
-se comparissero degli acari intervenire con soluzioni contenenti sapone molle di potassio
DIPLADENIA (Mandevilla sanderi)
Famiglia Apocinaceae
-pianta decorativa da vaso, rampicante, i cui rami possono raggiungere i 4 m di lunghezza, usata su balconi e terrazzi
-necessita di un buon sostegno circolare fatto di cannucce o di un traliccio
-non tollera le basse temperature
-fiori ad imbuto color rosa e porpora
-fioritura da giugno a settembre
-richiede ottimo terriccio fertile
-esposizione in un luogo soleggiato almeno tre o quattro ore al giorno
-innaffiare solo quando il terriccio in superficie è asciutto
-fornire concime liquido per piante fiorite ogni 10 giorni
TAGETE (Tagetes)
Famiglia Asteracee
Di sicura riuscita data la facilità di coltivazione per bordure, aiuole o macchie di colore anche sotto agli alberi e nell’orto dove è utile contro la lotta agli afidi, mosche bianche, mentre le radici diffondono una sostanza che allontana i nematodi dagli ortaggi e attira gli insetti pronubi
-seminare in piena terra quando non gela più, non coprire eccessivamente
-germinazione in 1 o 2 settimane
-fioritura da maggio a settembre
-fiore a petalo doppio colore brillante giallo, arancio, bordeaux che va tolto quando secco
-terreno fertile e ben drenato
-esposizione al sole diretto
-innaffiature regolari
-propagazione tramite seme raccolto al termine dell’estate scegliendo gli esemplari più belli
-varietà principali:
-T. erecta o Garofano d’India gigante, altezza 60-90 cm
-T. patula adatto a bordure, aiuole e impiegato nell’orto per il suo potere antiparassitario
-T. tenuifolia bel fogliame e fiori piccoli, adatto a bordure e fioriere
PAPAVERO comune (Papaver rhoeas)
Famiglia: Papaveraceae di specie annua (10 mesi)
Origine: Europa
Terreno: predilige terreni sciolti e campi coltivati.
Fusto: peloso a contenuto lattilagineo, alto circa 30 cm.
Foglie: in genere lunghe e frastagliate.
Fiori: con petali ricchi di antociani di colore rosso scarlatto
(invece P. somniferum è il papavero da oppio la cui coltivazione in Italia è proibita perchè contiene alcaloidi)
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Tappeto Erboso
Il prato necessita in questo periodo di un maggiore apporto di acqua, l’impianto di irrigazione deve quindi funzionare alla perfezione. Se l’irrigazione avviene manualmente si rischia di far asciugare eccessivamente l’erba e comunque irrigare il prato almeno ogni due giorni è la norma da non superare.
Tosare l’erba con regolarità almeno una volta a settimana e non oltre i dieci giorni, l’altezza del taglio deve essere aumentata con l’aumento della temperatura.
A marzo è avvenuta la prima concimazione, a fine mese è tempo della seconda da effettuarsi con erba asciutta e facendo seguire da una annaffiatura abbondante.
A metà mese ripetere il trattamento diserbante selettivo contro le infestanti a foglia larga, il diserbante agisce per via fogliare eliminando le dicotiledoni e le altre forme infestanti.
Il diserbante sistemico invece si usa quando si desidera eliminare tutta la vegetazione, va usato con molta cautela solo in casi estremi, il consiglio è di creare manualmente un’alternativa ecologica, coprendo ad esempio lo spazio con telo nero per il periodo di tempo necessario ad eliminare l’erba.
E’ consigliabile effettuare la posa in opera del prato in zolle o a rotoli fatelo con luna crescente.
Si potrebbe ancora tentare la semina del prato, se il caldo non è eccessivo e solo se può essere garantita un’innaffiatura copiosa e soprattutto regolare.
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Le siepi
La passione per le fantastiche siepi in edera nasce dal fatto che questa pianta è insuperabile per ciò che riguarda velocità di crescita, resistenza, ancoraggio, freschezza, foltezza, insonorizzazione e barriera contro la polvere. Intrecciandola semplicemente su una rete si possono formare stupendi archi o giochi geometrici.
E’ l’ideale per chi desidera riappropriarsi velocemente della propria privacy e tutelarsi dai vicini non troppo discreti.
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L'orto
L’orto di Giugno segna l’inizio dell’accrescimento, della produzione e della raccolta.
Zucche, zucchini, cetrioli e pomodori hanno bisogno di ricevere acqua regolarmente per crescere bene ma non amano essere bagnate sulle foglie perchè questo provoca malattie e bruciature, quindi irrigare con attenzione al mattino presto o la sera e preferibilmente a scorrimento, per non provocare shock termici alle piante.
L’irrigazione, in una stagione regolare, rappresenta uno degli aspetti più importanti, magari verrà in aiuto qualche temporale, ma non rimandare in quanto le ortive hanno radici superficiali e la carenza idrica si ripercuote sulla qualità degli ortaggi, che da tenera e generosa si trasforma in dura, fibrosa e secca.
Legare i pomodori ai tutori che li sostengono.
Anche piselli e fagiolini hanno bisogno di avere a disposizione tutori adatti che li sostengano nel loro arrampicarsi.
Tenere sotto controllo la crescita delle infestanti che potrebbero soffocare le piantine ancora tenere.
Con Luna calante seminare: zucchine, fagiolini. fagioli e porri che si ricalzeranno poi molto bene in Settembre.
Trapiantare: pomodori, peperoni, peperoncini, meloni e tutte le piantine dei semenzai.
Si raccolgono: spinaci, biete, alliacee, fiori di zucca, cicoria, insalate, patate, zucchine, cetrioli, i primissimi pomodori, piselli, fagiolini.
Sfemminellare ossia rimuovere i getti ascellari dei pomodori.
Cimare le cucurbitacee.
Piselli, fagioli, peperoni, melanzane e patate sono da rincalzare.
Tutte le orticole vanno trattate con i macerati.
Con Luna crescente seminare: prezzemolo, bieta e carote.
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La serra
In estate possono restare in serra solamente le piante più termofile: peperoni, melanzane, meloni, angurie, cetrioli, pomodori, zucche.
Aprire completamente la serra e se possibile togliere il telo di rivestimento ed ombreggiare.
Provvedere alla pulizia e al riordino della serra.
Tagliare ed eliminare le infestanti che potrebbero arrivare a formare i semi.
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Le aromatiche
Le aromatiche da essiccare vanno raccolte prima della fioritura, legandole in mazzi per poi appenderli a testa in giù in luogo fresco, asciutto e ben ventilato. Invece le foglie di menta e di salvia vanno essiccate al sole.
-le aromatiche non raccolte vanno cimate.
-SALVIA la pianta della salute, non manca mai nelle nostre cucine e si riproduce a fine primavera o a fine estate periodo fine agosto inizio di settembre semplicemente preparando dei piccoli vasi con terra da orto, torba e sabbia in parti uguali e inserendo un rametto semi legnoso di 15015 cm. di lunghezza prelevato da una pianta sana, incidendo la base del rametto per un cm e togliendo le foglie lasciando solo le prime tre o quattro in cima. Coprire con plastica e mantenere umidità moderata ma costante. Porre all’ombra e quando le radici saranno ben formate trapiantare il nuovo esemplare in un vasetto più ampio per poi mettere definitivamente a dimora quando la piantina sarà ben sviluppata.
-ORTICA ed EQUISETO si raccolgono per ottenere i macerati.
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Il frutteto
Il frutteto in questo periodo è ricchissimo di frutti pronti per il consumo e di quelli che matureranno in autunno.
La cascola è il fenomeno per cui le piante lasciano cadere spontaneamente un certo numero di frutti che risultano in sovrannumero e si dice fisiologica, invece se causata da altri fattori che possono essere sia esterni come ad esempio funghi o insetti, sia interni quali carenze nutrizionali e stress ambientali derivanti da condizioni ambientali sfavorevoli viene denominata patologica.
Il consiglio per chi ha tempo è quello di controllare con attenzione i rametti degli alberi in modo tale da asportare o pulire tutto ciò che può risultare infestante. I rametti e le foglie recise verranno raccolti con attenzione e bruciate per eliminare tutti i parassiti ma solo come ultima soluzione ricorrere ai prodotti chimici se gli attacchi si manifestassero in modo violento.
Continuano il taglio dell’erba e la fresatura superficiale.
Le concimazioni del mese si limitano alla somministrazione dei microelementi dove ce ne fosse carenza.
La costanza nelle irrigazioni è basilare per tutto il frutteto ma in particolare per fragole e mirtilli che hanno radici piuttosto superficiali e a quei frutti che si trovano dopo la fioritura e in fase di allegagione come fichi, ciliegie, albicocche.
Per quanto riguarda gli AGRUMI, nella fase dopo la fioritura e dell’ allegagione, l’irrigazione diventa una delle operazioni più importanti per avere successo, ecco tutti i suggerimenti utili:
le irrigazioni devono essere costanti.
Se poco innaffiati perdono gran parte dei fiori e del raccolto e comunque i frutti non sono di pregio ma avranno buccia spessa e saranno poco succosi, piccoli e stopposi.
Se oltre a non irrigare si interviene poi con dosi abbondanti di acqua il danno sarà quello di avere frutti spaccati, è quello che succede su tutte le Drupacee (es: ciliegie e albicocche) e sui fichi nelle stagioni molto piovose.
Drupacee, ulivo e rovo senza spine continua la potatura verde nelle fasi specifiche di spollonatura e insacchettamento dei frutti vicini alla raccolta direttamente sull’albero con sacchetti in garza o in rete fitta. E’ un’operazione certosina che dà risultati eccellenti, impedendo l’attacco di insetti carpofagi, ma anche una qualità più elevata: nella dimensione, nel sapore e nella colorazione.
Continua la fioritura di kiwi e kaki e poi fiorisce il fico e il castagno.
Con Luna crescente si pongono a dimora actinidia (kiwi) .
Preparare una buca adatta a contenerla, assicurandovi che abbia un buon drenaggio. Ricoprire con terriccio ricco e sciolto e fornire acqua a sufficienza almeno fino a settembre.
Si raccolgono: fragole, drupacee (albicocche, ciliegie, pesche e prugne, pere, piccoli frutti, fichi e nespole; la grande quantità di frutta raccolta servirà per il consumo fresco e per produrre marmellate, gelatine, gelati, crostate e torte, succhi e sciroppi.
Fragole: con luna crescente moltiplicarle per stoloni.
Actinidia: se l’avete allevata in vaso è tempo di trapiantarla a dimora.
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Laghetto e giardino roccioso
Con il caldo tutti gli animali che popolano il laghetto riprendono vitalità: pesci, rane, libellule, lumache, uccellini e a volte vediamo affacciarsi anche qualche giovane biscia, in un brulichio veloce e continuo.
Le piante ossigenanti svolgono il loro importante lavoro, tenere sotto controllo le più ribelli per evitare che si crei disordine.
Si possono risistemare in loco le piante galleggianti non rustiche, come i Giacinti d’acqua (Eichornia crassipes) e le lattughe d’acqua (Pistia stratiotes) e anche spostare o reimpiantare le piante fuori forma.
Fare attenzione alle alghe che devono essere eliminate.
Occorre fare attenzione per individuare malattie, eventuali predatori e Afidi (Rhopalosiphon nymphaea) succhiatori di linfa, che si attaccano su foglie e sui germogli, sono ammassi scuri che si formano con più facilità in situazioni caldo-umide, un getto d’acqua farà cadere gli insetti in acqua per la gioia dei pesci. Se si desidera aumentare le ninfee, questo è il momento giusto anche per risparmiare sul loro costo, visto che è il periodo della fioritura.
Le pompe con sistemi di filtraggio devono essere pulite con una certa regolarità.
Nel giardino roccioso pulire le malerbe e controllare le piante messe a dimora da poco.
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Vigna e vino
La vite in questo periodo termina la fioritura ed inizia l’allegagione, si iniziano ad intravedere i piccoli grappoli.
Dopo la fioritura i germogli che non hanno fiorito e quindi non porteranno frutti vanno diradati.
Continua a rendersi necessaria qualche legatura.
Si irrora contro oidio e peronospora.
Si inizia con una prima sfogliatura per permettere al sole e all’aria di arrivare ai piccoli grappoli.
Si concima per apportare azoto, fosforo e potassio.
VINO:
con Luna calante deve essere completata l’operazione del secondo travaso.
I proverbi
Di maggio ciliegie per assaggio, di giugno ciliegie a pugno.
La vigilia di San Giovanni ( 24 Giugno) piove tutti gli anni.
Per San Giovanni (24 Giugno) si svellon le cipolle e gli agli.
In Giugno, o in bene o in male c’è sempre un temporale.
Per S. Pietro (29 Giugno) o paglia o fieno.
Giugno ventoso, porta presto il grano sull’aia.
Tra Maggio e Giugno fa il buon fungo.