
Potranno fregiarsi del Marchio collettivo i birrifici “Hilltop Brewery” di Bassano Romano e l’Azienda agricola “Terra Bianca di Andrea Fralleoni” di Tuscania, oltre alla Gelateria “Un sacco buono” di Viterbo, alla Pasticceria Natili di Civita Castellana e ad “Ala, la tua macelleria” di Viterbo
17 settembre 2025 – Importante novità per il paniere delle produzioni locali di qualità: la Birra artigianale della Tuscia è stata ufficialmente inclusa tra i prodotti a “Marchio Tuscia Viterbese”. La decisione, frutto di un lavoro di mesi e della redazione di un rigido disciplinare, è stata formalizzata nelle scorse settimane dalla giunta della Camera di Commercio di Rieti Viterbo e ieri, durante l’ultimo incontro del Comitato di gestione e controllo del marchio, sono state rilasciate le prime due licenze d’uso a due realtà produttive di eccellenza: “Hilltop Brewery” di Bassano Romano, nata nel 2014, e Azienda agricola “Terra Bianca di Andrea Fralleoni” di Tuscania, che opera dal 2011 con il brand Free Lions Beer.
Nel corso della riunione del Comitato di gestione e controllo del marchio sono state rilasciate le licenze d’uso anche alle imprese LGTD SRLS (Gelateria “Un sacco buono” per il disciplinare “Gelato della Tuscia”) di Viterbo, “Pasticceria Natili snc” di Civita Castellana (per il disciplinare “Pasticceria e prodotti da forno”) e “Ala srl” di Viterbo (per il disciplinare “Carni fresche e lavorate” e come Esercizio commerciale affiliato con il punto vendita denominato “Ala la tua macelleria”),
La birra artigianale si è affermata negli ultimi decenni come un prodotto di punta del territorio, grazie all’impegno di piccole imprese, spesso a carattere agricolo, che ne hanno valorizzato il legame con la Tuscia.
Il nuovo disciplinare, elaborato dalla Camera di Commercio di Rieti Viterbo, stabilisce i criteri per garantire la tipicità e la qualità della birra della Tuscia. Il marchio viene riconosciuto solo a quelle produzioni che rispondono a precisi requisiti: produzione artigianale indipendente (la birra deve essere prodotta in un birrificio artigianale che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altra azienda produttrice), la produzione annua non può superare i 200.000 ettolitri, e non è consentito operare su licenza di marchi di terzi, e per quanto riguarda il processo produttivo vengono esclusi l’uso di pastorizzazione e microfiltrazione, metodi che permettono di mantenere integro il gusto e i sentori originali del prodotto. L’acqua, ingrediente fondamentale, deve provenire esclusivamente dagli acquedotti della provincia di Viterbo.
Per aromatizzare il mosto, si valorizzano gli ingredienti a marchio ‘Tuscia Viterbese’ realizzati in provincia di Viterbo. Sono inoltre banditi i coloranti di qualsiasi origine. Eventuali additivi e coadiuvanti tecnologici devono essere conformi a quelli utilizzati per gli alimenti biologici.
Il Comitato di gestione e controllo del marchio vigilerà costantemente sul mantenimento di questi standard qualitativi, garantendo l’autenticità del prodotto.
Per informazioni: email marchiotusciaviterbese@rivt.camcom.it.



