
Sabato scorso, i Carabinieri della Compagnia di Civita Castellana hanno arrestato in flagranza di reato un noto pregiudicato quarantaseienne residente a Fabrica di Roma, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre, è stato deferito in stato di libertà un 43enne, attualmente sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali per lo stesso reato.
L’operazione è stata condotta dai militari del Nucleo Operativo Radiomobile di Civita Castellana e della Stazione di Fabrica di Roma che, con il supporto del Nucleo Cinofili Carabinieri di Santa Maria di Galeria, hanno eseguito un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo, rinvenendo all’interno del veicolo dell’arrestato 24 dosi di cocaina, confezionate in due involucri sottovuoto. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di recuperare ulteriori 2 dosi di cocaina, un ovulo di hashish del peso di 10 grammi, due bilancini di precisione e la somma di 900 euro in contante. Contestualmente, presso l’abitazione del secondo individuo, sono state sequestrate 3 dosi di cocaina, per un peso complessivo di circa 7 grammi, e un bilancino di precisione.
Tutti i materiali rinvenuti, inclusi la sostanza stupefacente e il denaro contante, sono stati posti sotto sequestro. L’arrestato è stato collocato agli arresti domiciliari, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
L’operazione, che si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione e contrasto dei reati in genere, costituisce una concreta e decisa risposta al crescente allarme sociale suscitato dal consumo di droghe, soprattutto tra giovanissimi, e conferma il costante impegno dell’Arma nelle attività di contrasto all’uso ed allo spaccio di stupefacenti.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art. 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.