“Tra terra e mare”, la docente universitaria Giulia Baratta prima ospite

Nella prima conferenza si parlerà delle residenze costiere dell’élite romana. Giovedì 3 agosto, alle 21,30, al parco Palombini, a Tarquinia
Un viaggio affascinante tra le eleganti residenze costiere dell’élite romana, sospese tra il piacere dell’otium e la funzionalità della produzione agricola e commerciale. Sarà questo il tema della conferenza inaugurale dell’edizione 2025 di “Tra Terra e Mare”, il ciclo di appuntamenti dedicati all’archeologia subacquea organizzato dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (STAS). L’incontro, dal titolo “Tra terra e acqua: le villae maritimae”, si terrà giovedì 3 luglio alle 21.30, nella suggestiva cornice del Parco Palombini, in via della Ripa 25, nel cuore del centro storico di Tarquinia.
Ospite della serata sarà Giulia Baratta, docente dell’Università degli Studi di Macerata, che accompagnerà il pubblico alla scoperta delle “villae maritimae”: residenze che punteggiavano le coste del Mediterraneo, in particolare in Italia, durante la Roma repubblicana e imperiale. Luoghi destinati al relax, ma anche centri produttivi, in stretta connessione non solo con il mare, ma anche con l’entroterra e i fiumi, fondamentali per i collegamenti commerciali.
Giulia Baratta è archeologa specializzata in archeologia classica e provinciale romana, con un focus su cultura materiale, mondo funerario, religione ed economia del mondo romano. La sua ricerca adotta un approccio interdisciplinare basato sull’integrazione di fonti archeologiche, epigrafiche e letterarie, supportata da una solida conoscenza del latino, del greco e da una collaborazione attiva con il progetto “Corpus Inscriptionum Latinarum (CIL)”. Ha pubblicato oltre 180 contributi scientifici tra monografie, articoli, traduzioni e curatele, e ha attualmente 12 lavori in corso. Ha diretto scavi archeologici in Italia e in vari paesi europei e mediterranei, tra cui Turchia, Spagna e Francia, promuovendo progetti finanziati da enti pubblici e privati.
È fondatrice e direttrice di tre collane scientifiche e del “Corso Internazionale di Archeologia e Culture del Mediterraneo Antico”. Ha partecipato come relatrice a circa 100 convegni internazionali, organizzato 20 incontri scientifici e curato attività di divulgazione in mostre e conferenze. Parla correntemente otto lingue e collabora con numerosi gruppi di ricerca internazionali. Docente nella Scuola di Dottorato in Scienze dell’Antichità (Università di Trieste, Udine, Venezia), è abilitata come professore associato (ANECA) e impegnata nella supervisione di tesi di dottorato e nella valutazione della ricerca a livello nazionale (MIUR) e internazionale.
Il ciclo di conferenze “Tra Terra e Mare” è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, Assonautica Provinciale Viterbo, Unicoop Tirreno – Sezione Soci Etruria e Centrale Ortofrutticola di Tarquinia. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’Università per Stranieri di Siena, la Fondazione Vulci, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale e quella per Ancona e Pesaro Urbino.