Paesaggi dell’Arte, “Ritmi Aksak” con il laboratorio di percussioni con Giovanni Lo Cascio

Domenica 11 maggio, dalle 11 alle 13,30, al Centro di aggregazione giovanile di Tarquinia
Un viaggio nelle affascinanti sonorità dei Balcani e dell’Anatolia: domenica 11 maggio, presso il Centro di Aggregazione Giovanile di Tarquinia (via delle Torri, 56), si terrà un laboratorio gratuito di percussioni dal titolo “Ritmi Aksak”, condotto dal batterista, percussionista e compositore Giovanni Lo Cascio, con il supporto di Giorgio Gadotti ai fiati. Un’occasione unica per approfondire i cicli ritmici asimmetrici – detti appunto “aksak” – alla base di molte tradizioni musicali e danze popolari dell’Europa sudorientale.
Il laboratorio si svolgerà dalle 11 alle 13,30 e sarà dedicato allo studio di strumenti tradizionali come la Darbuka, il Riq e il Davoul, esplorando le principali tecniche esecutive, i ritmi fondamentali e la costruzione di fraseggi solistici. L’evento è aperto a tutti, non solo ai percussionisti: musicisti, curiosi e appassionati di culture musicali sono i benvenuti. La partecipazione è gratuita, ma è richiesta la prenotazione obbligatoria presso l’InfoPoint di Tarquinia (Barriera San Giusto), telefonando al numero 0766-849282 o scrivendo all’indirizzo turismotarquinia@gmail.com. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del festival Paesaggi dell’Arte, in collaborazione con il Nubras Ensemble. Paesaggi dell’Arte è un progetto finanziato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Tarquinia, dalla Regione Lazio – Direzione Cultura e Politiche Giovanili, ai sensi del bando per la valorizzazione del patrimonio culturale tramite lo spettacolo dal vivo, dalla Fondazione Carivit, con la collaborazione del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale. La direzione artistica è affidata al produttore e archeomusicologo Emiliano Li Castro.
Chi è Giovanni Lo Cascio
Batterista, percussionista e compositore, Lo Cascio ha studiato musica al Berklee College of Music ed Etnomusicologia all’Università La Sapienza di Roma. Ha collaborato – come autore e/o esecutore – con numerosi artisti in campo musicale, teatrale e cinematografico, tra i quali: George Garzone, Hector Zazou, Alexander Balanescu, Le Mystère des voix Bulgares, Louis Bacalov, Pivio & Aldo De Scalzi, Moni Ovadia, Daniele di Bonaventura, Petra Nachtmanova, Hosna Parsa, Vahid Hajihosseini, Peppe Frana, Carlo Faiello, Luigi Cinque, Urna Chahar Tugchi, Nando Citarella, Pejman Tadayon, Arturo Annecchino, Rita Marcotulli, Novalia, Banda Ikona, Agricantus, Giorgio Barberio Corsetti, Maurizio Scaparro, Giorgio Albertazzi, Giorgio Tirabassi, Mario Monicelli.
È stato finalista al Premio Ubu 2023 per le migliori musiche per teatro realizzate – ed eseguite dal vivo – per lo spettacolo “Furore”, tratto dal romanzo di J. Steinbeck, diretto e interpretato da Massimo Popolizio. Ha composto numerose colonne sonore per il cinema, tra le altre: Hotel Dajti (regia di Carmine Fornari), Rosa Funzeca (regia di Aurelio Grimaldi), Gli Angeli di Borsellino (regia di Rocco Cesareo). Ha tenuto concerti in Italia e all’Estero, e ha registrato oltre 50 CD.
Ha suonato in numerosi festival, tra cui Umbria Jazz, Gaia Music di Salonicco, Cairo Opera, Sete Sois/Sete Luas e varie rassegne di musica jazz, rock, folk e world music. Ha insegnato alla Jazz University di Terni, al Timba – Centro di Percussioni di Roma, alla Rome University of Fine Arts e privatamente. È stato il fondatore del Progetto Juakali Drummers e suo direttore artistico dal 2005 al 2010. Dal 2010 al 2015 è stato direttore musicale del gruppo Slum Drummers di Nairobi (Kenya), esibendosi in Etiopia, Spagna, Brasile, e in Inghilterra alla presenza della Regina Elisabetta. È stato consulente musicale per la Fondazione Alta Mane in Italia, Brasile e Mozambico.