Lettera d’amore a Giacomo Leopardi: una serata con Antonio Moresco

Sabato 12 luglio alle 21, al chiostro dei Padri Agostiniani alla SS. Trinità.
La Biblioteca consorziale di Viterbo ha l’onore di concludere la stagione 2024/2025 della sua rassegna di incontri con un appuntamento straordinario: una serata con Antonio Moresco, tra i più radicali e visionari scrittori della letteratura italiana contemporanea, dedicata al suo ultimo libro, Lettera d’amore a Giacomo Leopardi, edito da Solferino.
A dialogare con lui sarà Franco D’Intino, professore ordinario di Letteratura italiana presso Sapienza Università di Roma, tra i massimi esperti di Leopardi.
L’evento si terrà la sera di sabato 12 luglio, alle 21.00, nel suggestivo Chiostro degli Agostiniani, uno scrigno architettonico raramente accessibile a manifestazioni esterne. Questo luogo, carico di silenzio e memoria, con i suoi archi eleganti, i magnifici affreschi e il cielo che si apre alla vista, rappresenta un contesto ideale per accogliere un dialogo poetico e metafisico tra due voci fuori dal tempo: Moresco e Leopardi.
Sarà un momento di intensità rara, non solo per la presenza dell’autore, che presenterà e leggerà brani del suo testo, ma anche per l’ascolto di alcuni canti leopardiani. Un incontro tra parola e voce, tra scrittura e suono, che promette di lasciare una traccia profonda in chi sarà presente.
Lettera d’amore a Giacomo Leopardi è un libro necessario, forse urgente, «in questi anni folli e terribili in cui il mondo umano è attraversato da guerre devastanti, deliri identitari, catastrofi ambientali». Moresco ci invita a fermarci, ad ascoltare, a ritrovare lo sguardo largo e tremendo di Leopardi — uno sguardo capace di attraversare il dolore senza cedere al cinismo o alla rassegnazione, uno sguardo che ancora oggi può insegnarci a vedere e a sentire in profondità.
In un’epoca che sembra aver perso il senso della grandezza, della bellezza e del pensiero critico, questa lettera è un atto d’amore ma anche una chiamata alla veglia: alla necessità di ritrovare l’essenziale, di riaprire un varco nell’ottundimento collettivo.
Questa serata rappresenta il momento culminante e conclusivo della rassegna “La Biblioteca incontra”, che dal 27 settembre 2024 al 27 giugno 2025 ha animato la vita culturale di Viterbo con ben 46 incontri, attraversando letteratura, filosofia, scienza, arte e attualità.
Concludere questa stagione con Antonio Moresco nel Chiostro degli Agostiniani, in un dialogo idealmente sospeso tra la voce del passato e l’urgenza del presente, è più di un evento: è un rito collettivo, un’occasione per ritrovare il senso della parola e del pensiero in un tempo disorientato.
Una serata per chi non ha smesso di cercare.
Una serata per chi crede ancora nella forza della letteratura.
L’AUTORE
Antonio Moresco è uno dei più importanti autori del panorama italiano. Ha pubblicato numerosi libri, tra cui Lettere a nessuno (1997, 2008, 2018), La lucina (2013, 2023, 2024) e la trilogia di Giochi dell’eternità, costituita da Gli esordi (1998), Canti del caos (2001, 2003, 2009) e Gli increati (2015). Tra le sue ultime opere Canto di D’Arco (SEM 2019), Chisciotte (SEM 2020) e Canto del buio e della luce (Feltrinelli 2024). È stato tra i fondatori nel 2003 del blog «Nazione Indiana» e nel 2005 ha creato la rivista telematica e cartacea «Il primo amore».
Ha fondato «Repubblica nomade», con la quale ha compiuto lunghi cammini in Italia e in Europa.
IL LIBRO
Antonio Moresco, Lettera d’amore a Giacomo Leopardi, Solferino
Viviamo tempi folli e terribili: anni di guerre, di deliri identitari, di odio e fobie. Quale momento migliore per una lettera d’amore? E non una qualsiasi: una lettera a Giacomo Leopardi, il poeta che più di ogni altro ha raccontato i tormenti del suo presente e la difficoltà di trovare un proprio posto nel mondo, aprendo al contempo spazi di sovrumani silenzi e profondissima quiete dove portare in salvo i suoi lettori, almeno per un attimo.
Incontrato in anni formativi difficili, Leopardi è diventato per Antonio Moresco il compagno di viaggio di tutta una vita, e allo stesso modo può esserlo per noi: un amico che non ci tradisce, che non ci abbandona, che sa farci sognare ma anche colpirci con la verità.
Moresco compone così il più vivo, lirico e universale dei libri su Leopardi: racconta una giovinezza macerata di dubbi e illuminata di illusioni; ne attraversa il pensiero e l’opera ragionando su cosa sia – e cosa non dovrebbe essere – la letteratura; riscopre assieme a lui l’amore e la ribellione, la libertà e la morte; indaga sull’incombenza del male e sulla tentazione della felicità. Infine, con lui si libra in volo, alto sulle miserie del mondo, per raccontare il nostro presente come lo avrebbe visto e interpretato Leopardi e per regalarci, sul tempo in cui viviamo, un punto di vista nuovo: quello delle rondini, quello dei poeti.