“Il Viterbese verso l’Unità d’Italia: storie di confine tra Lazio, Umbria e Toscana”

Si terrà il prossimo 23 ottobre presso la sala conferenze dell’Archivio di Stato il 5° convegno organizzato dal Comitato Provinciale di Viterbo dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. Il tema del convegno è “Il Viterbese verso l’Unità d’Italia: storie di confine tra Lazio, Umbria e Toscana”. L’iniziativa ha il patrocinio e la collaborazione dell’Archivio di Stato di Viterbo e dell’Istituto centrale per la Storia del Risorgimento italiano presso il Vittoriano. Con l’obiettivo di presentare un panorama più ampio riguardo alle relazioni e ai fatti accaduti nel percorso unitario risorgimentale del Viterbese sono stati coinvolti altri Istituti e Centri di studi della Bassa Toscana e dell’Umbria, in particolare il Centro di studi storici di Terni, il Comitato Maremmano Tutela Valori Risorgimentali e l’Associazione Storico Culturale “Il Risorgimento a Cala Marina”.
Viterbo e il suo territorio si sono trovati durante l’Ottocento nella condizione di “frontiera”, prima con il Granducato di Toscana e poi con il Regno d’Italia sabaudo. Questa fisionomia di “terra di confine” è appunto al centro delle ricerche che saranno presentate dai numerosi relatori nel corso del Convegno che si svilupperà per l’intera giornata. Un tema di particolare interesse storiografico per la nostra provincia che ha avuto, soprattutto nel decennio tra il 1860 e il 1870, un ruolo di area di confine in cui sono avvenuto vicende storiche che hanno avuto conseguenze anche nelle fasi successive dell’Unità d’Italia. Inoltre, sono anche analizzati i rapporti con la vicina Orvieto per le vicende del Comitato di emigrazione viterbese in quella città.
Sulla base di ricerche inedite saranno ripercorse le tappe che hanno portato alla definizione dei confini, alla istituzione delle dogane e dei corpi militari che ne hanno avuto il controllo durante gli anni più complessi della storia risorgimentale tra insurrezioni e restaurazioni. Un periodo che ha contribuito alla trasformazione della città di Viterbo e del suo territorio da realtà consolidata storicamente come possedimento della Chiesa alla nuova condizione di ambito compreso nella provincia di Roma nuova capitale italiana.
Molti sono gli aspetti che avranno spazio nelle relazioni degli studiosi che prenderanno parte al convegno, come riportato nel programma che segue.
Programma
ore 10,00 – Saluti di apertura
Gaetano Petraglia – Direttore Archivio di Stato di Viterbo
Domenico Cialfi – Presidente Centro Studi Storici Terni
Piero Simonetti – Presidente Comitato Maremmano Tutela Valori Risorgimentali
Antonio Quattranni – Direttore Comitato Provinciale Viterbo Istituto Storia Risorgimento Italiano
Introduzione
Enrico Fuselli – 1860-1870: il confine permeabile
Micaela Merlino – Le dogane pontificie e il contrabbando di libri e stampe proibite agli albori dell’Unità d‘Italia
Giorgio Fanti – La genesi dell’emigrazione politica viterbese
e il Comitato di emigrazione in Orvieto
Ore 12,30 – Dibattito
Ore 14,30
Danila Dottarelli – Un Memoriale degli anni 1860-65 e l’annessione della città di Orvieto al Regno d’Italia
Massimiliano Marzetti, Normando Onofri – Moti antiunitari, mobilitazione di volontari a Montefiascone e marcia verso il confine toscano
Angelo Biondi – Per l’Unita’ d’Italia: emigrati, disertori, contrabbandieri e briganti sul confine tosco-laziale intorno al 1860
Bonafede Mancini, Fabrizio Mancini – Relazioni patriottiche tra l’area del Castrense-Lega dei Comuni e la Toscana meridionale
Ore 17,00 – Dibattito e conclusioni
Info 0761253140 – as-vt@cultura.gov.it
https://risorgimento-viterbo.jimdofree.com
Comitato Provinciale Viterbo -ISRI



