Il prof. Giulio Maira torna a “La Biblioteca incontra” domenica 4 maggio

Domenica 4 maggio, alle 17.30, per il nuovo appuntamento della rassegna “La Biblioteca incontra”, sarà a Viterbo il prof. Giulio Maira con la conferenza Il valore del cervello e della condizione umana nell’era digitale. A dialogare con lui, il commissario straordinario Paolo Pelliccia.
L’incontro si svolgerà, come di consueto, presso la sede della Biblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” di viale Trento, 18/E.
In occasione della conferenza saranno donati due libri:
– Giulio Maira, Il telaio magico. Brevi lezioni sul cervello, Solferino
– Stefano F. Cappa, 1255 grammi. Un viaggio nel cervello e nelle sue fragilità, Il Margine
Per sostenere le iniziative di ricerca e sensibilizzazione della fondazione Atena onlus, costituita nel 2001 dal prof. Maira, la Biblioteca organizzerà inoltre una piccola “festa del libro” mettendo a disposizione, con offerta libera, diversi libri donati da alcune case editrici per l’occasione.
Atena onlus ha tra i propri obiettivi la promozione della ricerca nel campo delle neuroscienze e della cura delle malattie degenerative del sistema nervoso (tra le quali Alzheimer, morbo di Parkinson e Sclerosi Laterale Amiotrofica) e attività divulgative su vari temi che riguardano il cervello.
L’AUTORE
Giulio Maira è uno dei massimi chirurghi italiani del cervello a livello internazionale. Ha insegnato tra l’altro all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Policlinico Agostino Gemelli e adesso all’Istituto Clinico Humanitas di Milano. Ha pubblicato numerosi articoli scientifici su riviste e libri internazionali, è membro della New York Academy of Sciences, è presidente della Fondazione Atena Onlus da lui creata per favorire la ricerca e la divulgazione delle neuroscienze, è stato a lungo membro del Consiglio Superiore di Sanità e, attualmente, componente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita (Presidenza del Consiglio).
È Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana.
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Da qualche tempo si sente parlare molto di digitale e di IA e tutti noi abbiamo potuto cogliere quanto questa tecnologia sia straordinaria e pervasiva.
Gli algoritmi dell’IA, per la loro capacità di accedere e processare dati a una scala prima nemmeno pensabile, ci battono in tante cose, e i vantaggi che tutto ciò comporta sono evidenti.
Per questo l’impatto dell’IA è destinato a cambiare in maniera radicale la nostra società, in modi che non sempre riusciamo ancora a cogliere e che difficilmente si raggiungerebbero attraverso uno sviluppo indipendente delle capacità umane.
Da studioso delle neuroscienze mi occupo di IA perché quando si parla di questa tecnologia, consciamente o inconsciamente, la si paragona all’intelligenza umana. Lo stesso termine intelligenza, utilizzato da Turing, è prerogativa dell’uomo e del suo cervello.
I software di IA, inoltre, le cosiddette reti neurali, sono modelli computazionali ispirati alle sinapsi che connettono i neuroni del nostro cervello. Proprio per i loro studi sulle reti neurali artificiali John J. Hopfield e Geoffrey E. Hinton hanno ricevuto quest’anno il premio Nobel per la fisica, a conferma di quanto tutto questo sia considerato rilevante.
Probabilmente, nel futuro, tutto ciò che riguarda l’IA sarà visto come una grande rivoluzione culturale, e forse antropologica.
Ma allora, come già diceva Bertrand Russell negli anni ’50, mettiamo in soffitta il cervello umano?
La risposta, per nostra fortuna, continua ad essere: no!
Il cervello umano possiede punti caratterizzanti, risultato di un’evoluzione lunga milioni di anni, che forse le macchine non riusciranno mai ad emulare.
Un’analisi del funzionamento del cervello ci permette di coglierne la grandezza e di riflettere sulla condizione umana nell’era della rivoluzione digitale, facendoci capire come l’uomo debba sempre essere in grado di governare la macchina, così come è sempre avvenuto nel progresso della scienza.
Ma questo contributo dell’uomo, che ha un alto valore filosofico, deve esserci, è fondamentale, è importantissimo, altrimenti la macchina rischierà di perdersi per strade impervie e l’uomo di perdere interamente i suoi spazi di libertà.
(Giulio Maira)
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L’incontro sarà anche trasmesso in diretta sul canale YouTube della Biblioteca consorziale: https://www.youtube.com/@bibliotecaconsorzialeviterbo