È in programma sabato 11 ottobre, alle 17.30 nella sala consiliare di piazza Marconi, la presentazione del libro “Heinz Inlander. Il pittore perduto” di Ron Burnett, pubblicato da Davide Ghaleb Editore. Si tratta di un evento che rientra nel programma del Festival del Pensare “InCastro”, che in estate vivrà la sua seconda edizione dopo il successo della prima. 

L’incontro, organizzato dal Comune di Grotte di Castro, sarà condotto da Natalia Tulli, con la partecipazione dell’autore e della curatrice del testo, Gabriella Quercia. Ron Burnett è un autore canadese e leader accademico nel campo dei media e dell’arte, attualmente Presidente emerito della Emily Carr University of Art and Design in Canada. I suoi libri più significativi includono “How images think” e “Cultures of vision”. Ha inoltre pubblicato oltre 150 articoli sulla cultura dei media e della comunicazione.

La sua opera “Heinz Inlander. Il pittore perduto” racconta la vicenda del pittore Heinz Inlander e della sua famiglia, costretti a fuggire da Vienna alla vigilia dell’annessione dell’Austria da parte della Germania nazista. Attraverso una prosa densa e suggestiva, Burnett intreccia memoria, finzione e riflessione per restituire il ritratto di un artista che, tra dolore e speranza, ha saputo ricostruire la propria vita tra l’Italia e l’Inghilterra nel dopoguerra. Il libro è una biografia in parte romanzata che esplora il significato e il ruolo dell’arte nella storia del Novecento. L’autore lo definisce “un tentativo di comprendere come una famiglia, e in particolare un artista, siano sopravvissuti alla Seconda Guerra Mondiale”.

Le opere di Inlander, maestro dell’espressionismo astratto, della ritrattistica, delle nature morte e del paesaggio, sono oggi conservate in musei e gallerie di tutto il mondo. Il volume, pubblicato nel centenario della sua nascita, diventa così anche un omaggio alla forza dell’arte come resistenza alla violenza e alla perdita.