Elena Rui presenta “Le vedove di Camus” a La Biblioteca incontra / Anteprima

Venerdì 28 novembre, alle 17.30, per il nuovo appuntamento della rassegna “La Biblioteca incontra / Anteprima”, Elena Rui ci parlerà del suo libro Vedove di Camus in dialogo con Pier Paolo Di Mino.
La scorsa settimana a Verona, con una felice coincidenza, la giuria della trentesima edizione del Premio letterario “Scrivere per amore”, presieduta da Milo Manara, ha assegnato il primo premio proprio a Vedove di Camus.
L’incontro si svolgerà, come di consueto, presso la sede della Bbiblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
L’AUTRICE
Elena Rui, nata a Padova nel 1980, vive in Francia dal 2005. Ha insegnato italiano ad Albi, Tolosa e Parigi. Ha già pubblicato La famiglia degli altri (Garzanti, 2021) e la raccolta di racconti Affetti non desiderati (Arkadia, 2024).
Vedove di Camus è il suo ultimo romanzo.
IL COORDINATORE DELL’INCONTRO
Pier Paolo Di Mino è nato a Roma nel 1973. Da molti anni scrive Lo splendore – del quale L’infanzia di Hans costituisce il primo volume – e lavora al progetto artistico e letterario «Il libro azzurro», la cui cura iconografica è affidata a Veronica Leffe.
IL LIBRO
Elena Rui, Vedove di Camus, L’Orma
Il 4 gennaio 1960, la Facel Vega guidata dal celebre editore Michel Gallimard sfreccia lungo una strada della Borgogna e va a schiantarsi contro un platano. Sul sedile del passeggero, Albert Camus, che solo tre anni prima era stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura, muore sul colpo.
Mentre il mondo intero rimane attonito, orfano di uno dei più grandi intellettuali del Novecento, quattro donne si ritrovano all’improvviso “vedove” dell’uomo che amavano: la moglie Francine Faure, la brillante attrice Catherine Sellers, la giovane pittrice Mette Ivers, di origini danesi, e Maria Casarès, immensa interprete del teatro francese, che Camus stesso – fedele ai paradossi del sentimento – definiva «l’Unica».
Con estro e rigore, Elena Rui indaga le vite e le voci di queste quattro figure femminili di fronte all’ineluttabilità della disgrazia. Si imbastisce così «un discorso sull’amore» che rifiuta viete certezze morali per restituire la trama sottile, contraddittoria e irriducibile degli affetti, offrendo a chi legge la libertà – e l’onere – di interrogarsi sui confini e sugli abissi dei rapporti umani.
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L’incontro sarà anche trasmesso in diretta sul canale YouTube della Biblioteca consorziale: https://www.youtube.com/@bibliotecaconsorzialeviterbo
