BolsenArte 2025 si chiude con “EIGHT”

Il 12 agosto, alle 21,30, a piazza Santa Cristina il concerto finale del festival
Sarà un evento straordinario a chiudere BolsenArte Summer Music Festival: “EIGHT”, spettacolo sinfonico che vedrà protagonista l’Orchestra delle Cento Città, in un programma ideato come omaggio al numero 8, simbolo e filo conduttore dell’edizione 2025. Un viaggio musicale tra capolavori senza tempo e suggestioni inaspettate, per una serata carica di emozione, energia e significato. L’appuntamento è per il 12 agosto alle 21,30, a piazza Santa Cristina, nel cuore di Bolsena. La serata si aprirà con Sequenza VIII per violino solo di Luciano Berio, un omaggio nel centenario della nascita del grande compositore italiano, figura cardine del Novecento. Interprete della pagina, intensa, virtuosistica e carica di tensione drammatica, sarà il giovane e talentuoso violinista Matteo Cristofori.
Seguirà la Sinfonia n. 8 in Si minore “Incompiuta” di Franz Schubert, fra le più amate e misteriose dell’intero repertorio sinfonico. Due soli movimenti bastano a restituire l’anima romantica e tormentata di un autore che, proprio nell’incompiutezza, ha toccato la perfezione. In chiusura, la brillante “Sinfonia n. 8 in Fa maggiore op. 93” di Ludwig van Beethoven, straordinario esempio di leggerezza e spirito giocoso, in netto contrasto con le grandi architetture delle sinfonie precedenti. Una pagina vitalissima, perfetta per concludere il festival con energia e slancio.
Ma non è tutto. Come fuori programma, una vera sorpresa attende il pubblico: a cento anni dalla sua affermazione internazionale, verrà eseguito un brano iconico dal titolo di otto lettere, celebre per ritmo e vivacità, qui proposto in una nuova, scintillante versione per orchestra firmata da Francesco Traversi in esclusiva per BolsenArte. Un bis solo in apparenza leggero: la sua melodia principale, infatti, richiama vagamente il secondo tema del Rondò dal “Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra” di Beethoven, in un gioco di rimandi tanto raffinato quanto godibile. Un epilogo brillante e spettacolare per un festival che, anche quest’anno, ha saputo coniugare alta qualità artistica, bellezza del territorio e spirito di condivisione, regalando al pubblico un’esperienza culturale autentica e memorabile.
Il segno dell’8
Tema simbolico e visivo di questa 19ª edizione di BolsenArte, il numero 8 racchiude e riflette l’anima dell’intero progetto artistico. È simbolo d’infinito, se ruotato; di equilibrio, tra spirito e materia; di ciclicità, rinnovamento e continuità. Richiama graficamente anche la “B” di Bolsena, città che ospita e ispira il festival, e riecheggia nelle due isole – Martana e Bisentina – che come due cerchi sull’acqua disegnano un otto naturale e sospeso. Otto sono anche gli eventi principali in programma, come otto sono i comuni legati al lago di Bolsena per storia, cultura e tradizione. Un numero semplice ma ricco di significati, che attraversa la musica, il paesaggio, la spiritualità e la visione artistica di questa edizione. Un segno che collega cielo e terra, come nei quadri di Chagall, a cui quest’anno si ispira l’intera identità visiva del festival: figure sospese, colori onirici, emozione che supera il reale. Un invito a guardare oltre le forme, e ad ascoltare con occhi nuovi.