
Nell’ambito della vigilanza per il contrasto al fenomeno del caporalato disposta in ambito nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Roma d’intesa con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Viterbo ha eseguito controlli nell’ambito di questa Provincia in collaborazione con l’Arma Territoriale, conseguendo i seguenti risultati dal 31.07.2025 all’11.08.2025 nel controllo di aziende agricole:
AZIENDE CONTROLLATE nr. 11;
OPERAI CONTROLLATI nr. 39;
OPERAI IN NERO nr. 10, tra cui due clandestini non in regola con il permesso di soggiorno in Italia;
AZIENDE SOSPESE a seguito di presenza di lavoratori in nero nr.3;
TOTALE SANZIONI AMMINISTRATIVE contestate per lavoro nero: Euro 73.535,00;
TOTALE PERSONE DENUNCIATE alla Procura della Repubblica di Viterbo per violazioni sulla sicurezza sul lavoro nr. 5;
TOTALE PERSONE DENUNCIATE alle Procure di Viterbo e Civitavecchia per aver impiegato operai extracomunitari senza permesso di soggiorno nr. 2;
TOTALE AMMENDE contestate per violazioni sula sicurezza dei lavoratori come da DLGS 81/08 Euro 18.194,45;
Inoltre, a seguito delle violazioni accertate, due Aziende perderanno agevolazioni o benefici di Legge.
Tale attività, oltre a dimostrare la sinergia tra le diverse articolazioni dell’Arma dei Carabinieri, è in linea con le direttive dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, le cui finalità sono anche quelle di cercare, attraverso i controlli, di prevenire gli incidenti sui luoghi di lavoro, prevenire comportamenti illeciti ai danni dei lavoratori e contrastare la percezione indebita di erogazioni pubbliche.
Nel pomeriggio dell’8 agosto 2025, la Stazione Carabinieri di Pescia Romana interveniva unitamente al NORM della Compagnia Carabinieri di Tuscania per fare luce sul decesso di un uomo di origine Nord africana deceduto nella piscina di una villa a seguito di lavori di giardinaggio. Oltre al personale del 118 e allo SPRESAL della ASL di Tarquinia che ricostruivano la dinamica del fatto, allertavano anche il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Viterbo, militari del quale giunti sul posto accertavano che il deceduto ed un suo connazionale stavano eseguendo i lavori senza essere stati regolarmente assunti, quindi in nero; di conseguenza elevavano un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale alla ditta cui tali lavori di giardinaggio erano stati commissionati, sanzionando quindi il titolare per un ammontare di euro 8.300,00 per le violazioni di natura amministrativa accertate.
Tale attività, coordinata dalla Procura ella Repubblica di Civitavecchia competente per territorio, oltre a dimostrare la sinergia tra le diverse articolazioni dell’Arma dei Carabinieri, è in linea con le direttive dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro volte a contrastare il fenomeno del “lavoro nero”.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva. Il presente comunicato viene condiviso con le Procure della Repubblica di Civitavecchia e Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia. |