
Con l’apertura della mostra “Clima: tempo di agire”, ospitata presso il Chiostro di San Francesco, prenderanno ufficialmente il via domani mattina le tappe di avvicinamento alla 41ª edizione della Scarpinata a Monte Rufeno.
L’iniziativa si inserisce nel programma dell’Edizione 2025 del Festival della Sostenibilità e del Paesaggio Rurale, a cura del Museo Naturalistico del Parco Marturanum, e affronta in modo diretto e divulgativo il tema della crisi climatica.
I curatori della mostra si pongono alcune domande fondamentali, che fanno da filo conduttore al percorso espositivo:
“Perché fa così caldo? Perché le alluvioni e gli eventi estremi sono sempre più frequenti?
Perché aumentano malattie prima sconosciute? Perché i flussi migratori crescono?
E soprattutto: perché non percepiamo la crisi climatica come un’urgenza, al pari della pandemia da Covid?”
L’obiettivo è spiegare cause, impatti e possibili soluzioni per affrontare la transizione ecologica oggi indispensabile.
Il messaggio è chiaro: il riscaldamento globale è causato principalmente dalle attività umane, in particolare dalla combustione di gas, petrolio e carbone.
Come evidenziano gli organizzatori, la scienza conferma ogni giorno, con dati sempre più precisi, l’urgenza di un cambiamento: tutte le fonti fossili, comprese quelle utilizzate nei trasporti e nell’industria, devono essere sostituite rapidamente con energie rinnovabili, per evitare il collasso di tre sistemi vitali per la sopravvivenza umana: agricoltura, foreste e ghiacciai.
Basti pensare che in Italia, negli ultimi 10 anni, si è registrato un calo del 30% della produzione di frutta, a causa degli effetti del cambiamento climatico.
In questo scenario, le aree protette – veri e propri laboratori di sostenibilità – devono diventare protagoniste della decarbonizzazione e promotrici di azioni concrete e quotidiane a favore del clima.
A supporto di questa visione è stato redatto un Decalogo per il Clima, mentre è già in corso il progetto “Parco a emissioni zero”, che punta a ridurre drasticamente l’impatto ambientale delle attività all’interno del parco.