
La sindaca Terrosi: “Risorse problema principale. Siamo in attesa di risposta per i fondi richiesti sul Fondo progettazioni del Ministero dell’Interno”
In questo anno trascorso dal cedimento del muro di Piazzale dell’Orologio, avvenuto il 17 maggio 2024, il Comune di Acquapendente ha portato avanti tutte le attività necessarie per la messa in sicurezza e la riqualificazione della zona. Tra queste, la più recente è la richiesta di un contributo(tuttora in attesa di risposta) al Ministero dell’Interno per la progettazione esecutiva del consolidamento e ripristino del muro di sostegno.
Già dal febbraio 2023, quindi ben prima dell’accaduto, l’amministrazione comunale si era mossa per la sicurezza e il recupero dell’area, con l’affidamento della redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica e della relazione geologica preliminare.
Dopo il crollo, sono state effettuate tutte le interlocuzioni necessarie con Prefettura ed ex Genio Civile e forniti tutti i documenti richiesti, realizzando quindi gli interventi immediati per la messa in sicurezza tramite il personale del Comune e installando un sistema di monitoraggio, tuttora attivo.
A seguire, è stato richiesto e ottenuto un contributo di 200.000 euro alla Regione Lazio per il corposo intervento di messa in sicurezza, effettuato dal 12 settembre al 7 novembre 2024. Inoltre, a luglio 2024 è stata fatta la richiesta di inserimento dell’area tra quelle a rischio idrogeologico nel portale ReNDiS (Repertorio nazionale interventi per la difesa del suolo) di ISPRA.
“Ovviamente non neghiamo che ci siano tuttora disagi connessi al cedimento del muro di Piazzale dell’Orologio avvenuto un anno fa – spiega la sindaca di Acquapendente, Alessandra Terrosi – ma ricordo che la frana è stata messa in sicurezza con tempestività e non ci siamo mai fermati per risolvere la situazione. Le difficoltà tuttora non mancano, soprattutto per il reperimento delle ingenti risorse necessarie per la ricostruzione del manufatto. Ciò nonostante, siamo in attesa dell’esito per l’importante richiesta di contributo al Ministero dell’Interno per la progettazione esecutiva e abbiamo inserito l’intervento nel piano triennale delle opere pubbliche, con previsione per il 2025“.